Wolfenstein: Youngblood: i benefici della co-op
La co-op costituisce le fondamenta del prossimo titolo della serie Wolfenstein, investendo storia e gameplay.
Wolfenstein: Youngblood è in dirittura d’arrivo. Il titolo MachineGames rispolverato durante l’E3 2019 fa sua per la prima volta nella storia della serie la co-op: le protagoniste, sorelle gemelle e figlie di B.J. Blazkowicz, saranno infatti controllabili da 2 giocatori (o da un giocatore e una IA).
Jerk Gustafsson, co-fondatore MachineGames, ha affermato come il titolo punti molto sul debutto di questa meccanica, al punto che l’intera casa di sviluppo è più nervosa e curiosa nel vedere le risposte degli esperti del settore.
“Ci sono molte cose nuove in Youngblood, tra cui la co-op, la non-linearità dell’avventura e il sistema di progressione“, ha affermato Gustafsson, spiegando come la cooperazione ha aperto una nuova strada e nuove sfide:
Il titolo [Youngblood, n.d.r.] si riferisce a una nuova generazione. Non avevamo molta esperienza con il mondo co-op; è stata una sfida, ma era un passo che ci sentivamo di compiere. La natura cooperativa ci ha spinto a pensare in maniera atipica, non solo in termini di gameplay ma anche per quanto riguarda la storia.
Wolfenstein Youngblood, spin-off della serie in una Parigi alternativa, arriva il 26 luglio su PlayStation 4, Xbox One, PC e Nintendo Switch. Ecco quanto terrà impegnati e il nostro provato direttamente in quel di Los Angeles.