World of Warcraft: Wrath of the Lich King – Naxxramas
Sapphiron
Sapphiron è il boss che precede lo scontro finale col braccio destro di Arthas, Kel’Thuzad. Questo drago glaciale non è nulla di straordinario. Una volta appreso come si svolgerà lo scontro, vi verrà naturale eseguirlo perfettamente; vedrete così che non ci saranno problemi ad abbattere questo boss. Lo scontro si suddivide in due fasi ben distinte, che si alterneranno. Durante la prima, il drago sarà a terra. Fate dunque attenzione alle solite abilità da drago, ovvero fiammate, cleave, codate etc, e state bene attenti a non finire nella Blizzard che apparirà per la mappa. Nel complesso, nulla di tremendamente difficile. I problemi potrebbero nascere nella fase due, quando il nostro Sapphiron inizierà a volare.
A quel punto, sparerà 5 Frost Bolt su 5 giocatori differenti, congelandoli al suolo e trasformandoli in blocchi di ghiaccio. Nel mentre, preparerà una Ice Bomb devastante, che distruggerà chiunque si trovi a terra non appena cadrà dal cielo. L’unico modo per evitare la morte sarà allora quella di individuare i nostri amici ghiacciati e nasconderci dietro di loro; questo ci salverà dall’onda d’urto glaciale e ci permetterà di ricominciare a combattere non appena Sapphiron tornerà al suolo.
Durante l’alternarsi delle due fasi, continuate a fare attenzione alla vita del raid. Per tutto lo scontro sarà infatti presente un noioso debuff che infliggerà continui danni di tipo Ice a chiunque si trovi nella stanza del boss. Se ne avrete la possibilità, mettete quindi totem e resistenze varie, in modo da prevenire parte dei danni e, nel caso, curatevi con pozioni e caramelline per semplificare il lavoro agli healer.
Kel’Thuzad
Arriva finalmente la resa dei conti. Per Kel’Thuzad si avvicina l’ora della sconfitta. Quello con Kel’Thuzad è uno scontro molto particolare, non certo difficilissimo ma pieno di insidie; una minima mancanza di attenzione potrebbe causare la fine dell’intero raid. Lo scontro inizierà nel momento in cui metterete piede nella stanza; Kel’Thuzad non vi riterrà degni di affrontarlo e vi manderà contro i suoi scagnozzi. E’ importante che i ranged ammazzino le fantasmone molto velocemente, mentre gli abomini obesi andranno uccisi dai melee.
Una volta finita questa prima fase, Kel’Thuzad entrerà in scena. Assicuratevi che un tank sia svelto ad aggrare e disponetevi. Il boss andrà tankato esattamente al centro del cerchio che si trova nella stanza, mentre i dps melee dovranno disporsi alle sue spalle, facendo bene attenzione a stare a debita distanza l’uno dall’altro. Quando verrà castato il Frost Blast, infatti, questo rimbalzerà su tutti i giocatori a meno di 10 yard da chi ne verrà colpito, fino ad infliggere il 104% della vita dei players in 4 secondi. Fate quindi in modo che il Frost Blast colpisca il minor numero di giocatori possibili e curatevi in modo massiccio.
Oltre a questa fastidiosa abilità, Kel’Thuzad dispone di un odiosissimo Mind Control, che verrà sparato su uno o due giocatori alla volta. Andranno inoltre dispellate, se ne avrete la possibilità, le Shadow Fissure, che altro non sono se non delle pozze messe a terra che shotteranno se rimarrete al loro interno per 5 secondi, e il Mana Detonation. Quest’ultima abilità colpirà le classi che usano il mana (tutte meno i rogue, i warrior e i DK); dopo 5 secondi, il giocatore colpito esploderà, infliggendo 20000 danni a chiunque nel raggio di 10 yard, senza però venir danneggiato in termini di vita; sarà invece privato di 2000 mana. E’ scontato consigliarvi di dirigervi in zone deserte per esplodere senza causare danni a nessuno.
Quando la vita del Lich scenderà al 45%, chiamerà aiuto e in suo soccorso arriveranno 4 Nerubiani; uno o due off tank dovranno occuparsene. Cercate nel contempo di uccidere il più velocemente possibile Kel’Thuzad, perchè questa fase sarà veramente la più concitata di tutte.