The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom – Come sconfiggere Octokos
La nostra guida su come avere la meglio sul boss del Tempio dell'Acqua per ottenere il potere di Sidon.
Il boss del Tempio dell’Acqua in The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom è una viscida creatura di nome Octokos, una piccola piovra artefice della creazione della melma che ha sporcato le acque cristalline e i dintorni del Villaggio Zora. Considerate che per breve tempo è apparso nell’ultimo trailer pubblicato da Nintendo.
Piccole premesse
Sidon, il principe Zora e fratello minore della defunta campionessa Mipha di Breath of the Wild, vi offre il suo supporto per arrivare al Tempio dell’Acqua in Zelda: Tears of the Kingdom, assistendovi anche alla battaglia contro il boss.
Dopo aver sbloccato il cosiddetto “ponte d’acqua”, il percorso per raggiungere il tempio, nonché il dungeon stesso, è un po’ come trovarsi sulla Luna: è caratterizzato essenzialmente dalla bassa gravità, con la portata orizzontale dei salti più lunga e l’atterraggio più lento.
Anche quando si risalgono le cascate grazie all’effetto dell’Armatura Zora, la portata del balzo in altezza è maggiore del normale e questo vi aiuta in alcuni punti a tagliare il tempo necessario ad arrivare al tempio. Così come la spinta durante la scalata su una parete è migliore rispetto al solito.
Chiuse queste brevi premesse, vediamo insieme la battaglia contro Octokos.
Come battere il boss al Tempio dell’Acqua
In Zelda: Tears of the Kingdom la creatura si trova sotto un profondo strato di melma che gli fa assumere l’aspetto di un rettile mutaforme, permettendogli di attaccare in diversi modi dalla lunga distanza e di proteggersi allo stesso tempo.
Oltre a infliggere un buon danno, i suoi attacchi fangosi sporcano l’area circostante, limitandovi i spostamenti e conferendo a Octokos la possibilità di muoversi più agilmente nuotando nella melma da lui prodotta.
Lavare è la parola d’ordine
L’approccio da adottare in battaglia è quello di ripulire Octokos dal fango finché non si mostra in tutta la sua bella lucentezza (non per lui sicuramente – N.d.R.). Agite quasi sempre a distanza di sicurezza per avere il tempo di schivare le sue mosse, e togliete il più possibile la melma intorno a voi per agevolarvi nei spostamenti.
Quando la creatura fuoriesce dalla melma, correrà goffa in modo casuale. Inoltre, quando è sotto il 50% di salute, tenterà perfino di buttarsi nelle pozze sporche per muoversi meglio. Colpitelo un’altra volta per stordirlo brevemente e imperversatelo di danni fino a quando non si ritira nuovamente.
Il potere dell’acqua di Sidon si rivela uno strumento enorme in quanto non solo consente di proteggervi in una bolla dagli attacchi a distanza del boss, ma vi dà la facoltà di lanciare un’ondata d’acqua sul nemico e ripulire al contempo la superficie brandendo l’arma in uso.
Consigliamo di equipaggiarvi con una lancia o un’arma composita molto lunga per cercare di attaccare Octokos sulla distanza mentre è stordito, soprattutto se volete velocizzare l’operazione ignorando la melma. La lancia Zora, combinata con il potere di Sidon, è l’ideale per massimizzare i danni inflitti.
Le alternative alla pulizia
Gli idrofrutti e le gelatine Chuchu normali sono degli ottimi strumenti per aiutarvi nell’impresa. Quando dovete attendere la carica completa del potere di Sidon, lanciate questi materiali per eliminare la melma sulla superficie.
Aiutatevi con le frecce unite agli idrofrutti o alle gelatine per colpire Octokos mentre è all’interno del fango. Richiederà leggermente più tempo del previsto, ma l’effetto è sempre il medesimo.
Anche l’Idrante degli Zonau è una buona alternativa alla pulizia, sebbene questo vi lascia un po’ vulnerabili qualora lo tenete in modalità Ultramano. La soluzione più congeniale è piazzarne una buona quantità in alcuni punti strategici dell’area e lasciar fare tranquillamente il loro lavoro.
Battete Octokos con questi consigli e ricevete senza problemi il potere di Sidon, da utilizzare ovunque voi siate. Come di consueto, per maggiori dettagli vi rimandiamo alle nostre guide e alla nostra recensione di Zelda: Tears of the Kingdom.