Overwatch 2 – Guida sugli eroi curatori
Alla scoperta di uno dei ruoli fondamentali dell'hero shooter di Blizzard per la sopravvivenza e l'efficienza della squadra.
Overwatch 2 è disponibile in accesso anticipato su tutte le piattaforme (Nintendo Switch, Xbox Series X|S, Xbox One, PlayStation 4, PlayStation 5 e PC) ed è inutile negare come lo sparatutto di Blizzard Entertainment sia riuscito a tornare in auge nonstante il lungo silenzio di tomba degli ultimi anni. Lo ha fatto grazie alla formula free-to-play e a un universo ricco di personaggi differenti, ben caratterizzati l’uno dall’altro e che hanno saputo fare breccia nel cuore degli appassionati fin dagli inizi.
Proprio per via della formula free-to-play, Overwatch 2 ha saputo accogliere nella sua platea tantissimi nuovi giocatori, i quali avranno già notato la divisione degli eroi in tre ruoli principali: tank, attacco e supporto. Per tutti i nuovi arrivati nell’universo dell’hero shooter di Blizzard abbiamo deciso di darvi delle dritte con una serie di guide di base sui tre ruoli. A cominciare dalla classe supporto, la principale fonte di sopravvivenza ed efficienza della vostra squadra.
Ana Amari
Cominciamo con la prima eroina in assoluto ad essere stata inserita dopo il lancio del primo Overwatch. Ana impugna un fucile di precisione che infligge danni agli avversari e cura gli alleati. Dispone di un dardo soporifero che addormenta temporaneamente i nemici (con possibilità di interrompere anche le loro Ultra attive) e di una granata biotica che cura la squadra e infligge danno agli avversari con effetto ad area, togliendo a quest’ultimi la possibilità di essere curati per un breve tempo. Infine l’Ultra di Ana, il Biostimolatore, colpisce un alleato a media distanza potenziandone i danni che infligge. Come facilmente intuibile dal suo kit, si tratta di un’eroina che lavora benissimo dalla lunga distanza, ma può trovare un impiego anche a medio raggio se in squadra c’è un solidissimo tank come Reinhardt o Orisa e che garantisca una buona protezione dagli eroi con alta mobilità come Sombra, Tracer o Genji, che risultano assai letali per Ana. Non sarà l’eroina migliore da consigliare ai principianti, però non è neanche il peggiore dei personaggi. Il consiglio per iniziare con la cecchina è quello di saper sfruttare un buon posizionamento nella mappa per avere una copertura dai fianchi e garantire supporto dalle retrovie mantenendo il campo visivo.
Baptiste
Baptiste è un eroe molto complicato per chi comincia a giocare a Overwatch. La sua arma spara una raffica da tre colpi e lancia delle granate che curano ad area gli alleati. Dispone di un impulso rigenerativo che cura all’istante chi si trova vicino (oltre che sé stessi) e del campo d’immortalità che salva da una morte certa qualsiasi alleato presente nel suo raggio d’azione, mentre la Matrice d’Amplificazione è l’Ultra di Baptiste, in grado di proiettare in avanti una sorta di matrice che raddoppia i danni e gli effetti di cura dei proiettili provenienti dalla squadra. Il perché Baptiste sia un personaggio difficile da usare per i novizi risiede nei lunghi cooldown delle abilità e nell’uso corretto dell’Ultra, caratteristiche che richiedono una buona gestione e padronanza delle stesse affinché diano il meglio per il supporto alla squadra. Se volete comunque provarlo, il consiglio è di fare sempre attenzione al modo di utilizzare le sue abilità e di sfruttare spesso le grandi altezze.
Brigitte Lindholm
Per chi ha vissuto il primo Overwatch sa bene che Brigitte Lindholm è stata un’autentica macchina da guerra al suo debutto, subendo in seguito un restyling all’intero kit d’abilità per bilanciare il personaggio nel miglior modo possibile. Nonostante questo, non è un’eroina dal facile approccio iniziale: parliamo di una curatrice da mischia molto resistente rispetto agli altri eroi del suo ruolo, equipaggiata di uno scudo che la protegge frontalmente e di un mazzafrusto che brandisce in avanti curando allo stesso tempo gli alleati attorno a lei per ogni colpo andato a segno. Può anche curare a distanza lanciando i moduli riparatori, stordire gli avversari con una botta di scudo, respingerli via con il mazzafrusto o fornire salute aggiuntiva grazie all’Ultra Adunata. Forte da avanguardia e negli spazi stretti, Brigitte è un’eroina “gestionale” e che richiede molta pazienza nell’ingaggio in quanto può affidarsi solo sulla distanza ravvicinata per massimizzare il sostegno alla squadra. State attenti agli eroi “esplosivi” come Pharah o Junkrat, efficaci nel distruggere lo scudo di Brigitte e a tenerla a bada dalla distanza.
Kiriko Kamori
La prima nuova curatrice a essere introdotta in Overwatch 2. Il kit di Kiriko è senza dubbio interessante ed efficace in molte situazioni: utilizza i kunai per infliggere danni e gli ofuda per curare gli alleati; può scalare i muri, può teletrasportarsi verso un compagno attraversando anche le superfici e può lanciare un portafortuna che toglie malus e offre invulnerabilità momentanea. Infine l’Ultra Scatto Kitsune evoca lo spirito di una volpe che scatta in avanti donando agli alleati presenti sulla scia movimenti, attacchi e tempi di recupero più veloci del normale. Kiriko è un’eroina tanto tecnica quanto versatile nel curare sia da vicino che da lontano, a patto che i compagni si trovino lungo il suo campo visivo così da permettere agli ofuda di raggiungerli. Grazie alla sua buona mobilità può raggiungere svariati punti della mappa e con il teletrasporto può disingaggiare facilmente quando è in pericolo. Anche se ci sono eroi migliori in fatto di comodità d’uso, Kiriko può rivelarsi comunque una buona scelta per i novizi.
Lúcio
Un eroe molto divertente quanto difficile da padroneggiare. Lúcio supporta i suoi compagni in un’area circoscritta e può curare oppure aumentare la velocità di movimento in base al tipo di vibrazioni sonore emesse dalla sua arma, potenziandone inoltre la loro efficacia con il volume al massimo. Ha un’abilità chiamata onda d’urto che consente all’eroe di respingere gli avversari e una passiva che gli dà modo di “correre” sui muri una volta saltato contro. Infine l’Ultra Barriera Sonora ha un utilizzo strettamente difensivo in quanto fornisce salute aggiuntiva temporanea agli alleati nelle vicinanze, salvandoli da situazioni di morte certa in molti casi. Lúcio ha un kit complessivamente buono e dall’alto potere difensivo, ma richiede un’ottima padronanza dei suoi movimenti sfruttando le corse sui muri e l’effetto di aumento velocità per non diventare una preda facile dei nemici. Per questo motivo, essendo un personaggio molto tecnico, diciamo che non è l’eroe più adatto a chi ha appena iniziato Overwatch.
Mercy
Avrete spesso sentito la frase “Gli eroi non muoiono mai”, resa celebre grazie a Mercy e alla sua vecchia Ultra Resurrezione, divenuta in seguito un’abilità dal cooldown elevato che rianima un solo compagno ucciso. Venendo al resto delle sue caratteristiche, Mercy ha due armi: un bastone caduceo che cura o fornisce bonus d’attacco a un alleato vicino e una pistola automatica per attaccare. Ha una discreta mobilità data da due abilità: Angelo Custode che raggiunge in volo un alleato e può rallentarne la caduta grazie alla passiva Discesa Angelica, e l’attuale Ultra Valchiria che la fa muovere a suo piacimento potenziando al contempo l’efficacia del suo intero kit. Mercy è un’eroina facile da utilizzare per i novizi di Overwatch ed è molto forte in fatto di cure, sostegno e potenziamenti. Rimanete sempre vicino agli alleati e usate spesso l’Angelo Custode per spostarvi con frequenza diventando inoltre un bersaglio difficile per gli aggressori. Con un po’ di bravura acquisita potete provare Mercy in coppia con una buona Pharah per un duo aereo letale!
Moira O’Deorain
Oltre a essere un’ottima scelta ai giocatori più esperti, Moira è molto probabilmente l’eroina che consigliamo caldamente ai principianti di Overwatch. Utilizza le mani sia per curare “a spray” gli alleati consumando energia dal serbatoio, sia per infliggere danno continuo a un avversario ricaricando al contempo la riserva delle cure. Quando si trova in una situazione scomoda può utilizzare la dissolvenza per fuggire dal pericolo, mentre può lanciare un globo biotico rimbalzante che cura o infligge danno a seconda della vostra scelta. Infine l’Ultra Coalescenza permette alla genetista di sparare un raggio in avanti che cura e infligge danno contemporaneamente. Come detto all’inizio, Moira è dannatamente efficace in tutte le situazioni a prescindere dal rango del competitivo. Con il fascio delle mani può attaccare anche a lungo raggio e non ha bisogno di mirare, risultando superefficace contro la maggior parte degli eroi e in particolare quelli dalla ottima mobilità (es. Genji, Kiriko, Lúcio, Tracer). L’unica sofferenza di Moira è contro gli eroi dotati di scudo, ma per il resto non ha ulteriori pecche.
Zenyatta
Zenyatta è un curatore tra i più utilizzati nel panorama competitivo di Overwatch, ma la sua particolarità del kit lo rende inizialmente tosto da approcciare. Usa dei globi d’energia che scaglia velocemente sugli avversari in due modalità di fuoco diverse, mentre con due globi speciali può applicare i seguenti effetti: il globo dell’armonia cura un alleato e il globo della discordia amplifica il danno subito da un nemico. Molto potente è la Trascendenza, l’Ultra con il quale il monaco Omnic diventa invulnerabile e fornisce parecchie cure agli alleati vicini mentre si sposta veloce, ideale per salvare la squadra in balia di un’iniziativa nemica. Zenyatta non eccelle in fatto di efficacia di cure ed è ottimo come dispensatore di danni grazie al potenziale d’attacco e la lunga gittata dei globi d’energia che lo rendono forte nelle retrovie. Come per Ana, l’Omnic teme gli eroi altamente mobili e un suo buon posizionamento sulla mappa garantisce la sua massima utilità sul campo.