Overwatch 2 – Guida agli eroi tank
Diamo uno sguardo ai veri e propri incassatori di danno dell'hero shooter di Blizzard.
Continuamo il nostro viaggio all’interno dell’universo di Overwatch 2 e dei suoi tre ruoli principali che vanno a dividere il roster di eroi in base alle loro caratteristiche. Dopo aver dato un assaggio agli eroi curatori (se non lo avete ancora letto, date un’occhiata alla nostra guida), è arrivato il momento di focalizzarci sugli eroi tank, i veri pilastri portanti della squadra capaci di ergere scudi difensivi e assorbire una quantità abnorme di danni senza ulteriori rischi.
D.Va
La pilota di mech è uno dei tank più versatili da utilizzare su Overwatch. In pratica vi troverete a combattere all’interno di un mech dotato di cannoni a fusione che sparano a corto raggio e ad ampia rosata, di micromissili per un danno ancora maggiore e di retrorazzi che vi permettono di volare per un periodo di tempo dandovi una notevole mobilità. D.Va dispone anche di un mezzo di difesa chiamato matrice difensiva, con la quale assorbe qualsiasi proiettile nemico. L’Autodistruzione è un bel “Nerfa questo!” agli avversari: è una delle Ultra che vi regalerà più di una soddisfazione in quanto, una volta balzata fuori dal mech, D.Va manda in sovraccarico il velivolo provocando una potente esplosione che distrugge letteralmente tutto e tutti; quando questo accade oppure esauriti i punti vita del mech, l’eroina si troverà a combattere armata di una pistola automatica e senza possedere alcuna abilità se non di una seconda Ultra chiamata Richiama Mech.
Grazie alla sua versatilità, D.Va è la scelta ideale per iniziare come tank. L’alta mobilità dei retrorazzi gli dà modo di trovare l’ingaggio facilmente e di fuggire con sicurezza dalle situazioni più scomode. Non ha un buon potere difensivo e l’unico “scudo” a disposizione è dato solo dalla matrice difensiva, ottima soprattutto per neutralizzare alcune Ultra nemiche se usata con tempismo. Sfruttate a pieno la sua mobilità per trovare l’ingaggio diretto sui bersagli e dosate con accuratezza la matrice difensiva per annullare i proiettili.
Doomfist
Il combattente muscoloso ha subito molteplici cambiamenti in Overwatch 2, tra cui il passaggio dalla classe d’attacco a quella dei tank. Attacca dalle nocche della mano sinistra sparando quattro colpi a corto raggio e ad ampia rosata. Il pugno a reazione è l’abilità chiave del personaggio, con il quale si lancia in avanti e respinge i nemici una volta caricata una certa quantità d’energia. Il pugno può essere potenziato dalla nuova abilità baluardo (sostituisce il montante del precedente Overwatch) che protegge Doomfist dai danni frontali, mentre lo Slancio sismico fa compiere un balzo in avanti frantumando il suolo quando torna a terra. L’Impatto Devastante è l’Ultra con il quale l’eroe, una volta balzato in alto, atterra violentemente in un punto stabilito dal giocatore infliggendo danni ad area.
Doomfist è un eroe dalla buona mobilità ma molto tecnico. Richiede tanta pazienza quando si vuole ingaggiare al momento giusto e bisogna fare attenzione a come si gestisce l’uso del pugno a reazione, soprattutto in combinazione con le abilità baluardo e Slancio sismico. Visto il tipo di approccio in battaglia, personalmente non è un eroe facile nell’immediatezza per un principiante di Overwatch.
Orisa
Come per Doomfist, anche l’eroina robotica ha subito importanti cambiamenti, per certi versi anche più massicci. La sua mitragliatrice a fusione ora non ha più un caricatore e può sparare continuamente fino al suo surriscaldamento. Addio allo scudo e alla mina traente, sostituiti da un giavellotto energetico che utilizza sia per distruggere frontalmente i proiettili e bloccare gli attacchi corpo a corpo, sia come arma da lancio che stordisce e respinge un nemico colpito. Addio alla vecchia Ultra Sovralimentatore che lascia spazio all’Impeto Terrestre con il quale Orisa attrae i nemici verso di sé e si fissa al suolo accumulando danni e guadagnando gli effetti di Fortificazione, l’unica abilità mantenuta del suo kit che funge da mitigatore di danni e aumenta temporaneamente i suoi punti vita.
Rispetto al primo Overwatch, Orisa è adesso più offensiva e può incassare senza rischi una notevole quantità di danni fortificandosi e neutralizzando i proiettili con il giavellotto. Tuttavia è importante saper gestire i cooldown delle abilità mitigatorie come Fortificazione e Giavellotto Rotante per la sopravvivenza dell’eroina. Inoltre gli eroi dall’elevata mobilità possono creargli qualche fastidio in più a causa delle sue limitate capacità di spostamento.
Regina dei Junker
Portatrice di una ventata d’aria fresca al gameplay, è il primo nuovo eroe tank inserito da Overwatch 2. La Regina dei Junker è un’eroina molto efficace a corto raggio equipaggiata di un fucile a pompa chiamato Frantumatore, di un coltello che può lanciarlo e poi riprenderlo tra le mani trascinando il nemico colpito verso di sé e infine un’ascia che può brandire per infliggere danni a chiunque si trovi di fronte a lei. Quando ne ha bisogno può utilizzare l’Urlo di Comando per aumentare temporaneamente i suoi punti vita, la sua velocità e quella degli alleati, utile per aprire un’iniziativa d’attacco quando ha un buon numero di compagni al suo fianco. L’Ultra chiamata semplicemente Furia carica in avanti l’eroina, infligge danni ai nemici sulla scia e impedisce che essi possano essere curati per un periodo di tempo.
Tornando all’inizio, il motivo del quale la Regina dei Junker porta una ventata d’aria fresca al gameplay risiede nella capacità di infliggere danni da sanguinamento tramite il coltello, l’ascia e la Furia; questi poi sono legati alla sua passiva Scarica di Adrenalina, dove in base ai danni da sanguinamento inflitti si cura i suoi punti vita di quella quantità. Per questo motivo la Regina dei Junker è un’eroina difficilissima da eliminare e il consiglio è di puntare prevalentemente sulla distanza ravvicinata, utilizzando l’Urlo di Comando solo per intraprendere un azione aggressiva e coordinata con i compagni.
Reinhardt Wilhelm
Il possente omaccione è un eroe prevalentemente da mischia come per la Regina dei Junker ma più difensivo. La sua arma è un enorme martello a reazione con la quale sferra violenti colpi a sventaglio e lancia fino a due dardi di fuoco che supera anche le barriere nemiche. Può ergere un enorme scudo energetico per un’ottima difesa dagli attacchi frontali e può caricarsi in avanti per catturare il primo nemico in scia e schiacciarlo contro una parete. Lo Schianto Sismico (o anche detto “Cala il martello!”) è un’Ultra molto potente a corto raggio in grado di bloccare a terra ogni avversario presente davanti all’eroe per alcuni secondi. Molto efficace da avanguardia e nei spazi stretti, Reinhardt è senza dubbio un eroe dall’approccio paziente e calcolato al millimetro, probabilmente non la scelta ideale per chi comincia a giocare. L’uso della carica in avanti e dello Schianto Sismico non è così immediato da padroneggiare perché serve un timing preciso per essere sfruttate nel migliore dei modi, altrimenti il rischio di essere morti (oltre che sprecare l’occasione) è molto alto. Il consiglio è di affidarsi sempre allo scudo e alternarlo ai suoi dardi di fuoco per arrecare danno e nel frattempo caricare la barra dell’Ultra. Solo quando ci sono i presupposti per un attacco senza rischi, potete ingaggiare e creare scompiglio nel mucchio di nemici con il martellone.
Roadhog
Il tank con i punti vita più alti della classe e dell’intero roster (per il momento, in attesa dei nuovi arrivi e i bilanciamenti). Il colossale killer australiano si affida alla sua Rottamatrice per sparare un mucchio di rottami in due modalità di fuoco differenti e al suo temibile gancio per acchiappare i nemici dalla distanza, trascinarli verso di noi e colpirli con l’arma principale. Se i suoi punti vita sono bassi, grazie alla Boccata d’Aria può autocurarsi e mitigare i danni che subisce. Infine l’Ultra chiamata Porcata (e chi l’avrebbe mai detto dal suo nome) permette all’eroe di scaricare una pioggia di rottami che infligge danno e respinge violentemente tutti i nemici davanti a lui.
Il kit di Roadhog è semplice quanto efficace e lo rende adatto come tank prettamente offensivo. Il gancio richiede una certa precisione nell’afferrare i nemici, ma quando va a segno diventa letale: dopo aver acchiappato un bersaglio, colpitelo prima con il fuoco primario della Rottamatrice e poi con l’attacco corpo a corpo; in questo modo potete anche ottenere un uccisione pulita sulla malcapitata vittima. Sappiate però che Roadhog non offre alcun mezzo di protezione come gli scudi e non ha una grande mobilità, ragione del quale dovete fare molta attenzione alle iniziative d’attacco avversarie. In ogni caso, il colossale eroe può rivelarsi una buona scelta per i novizi di Overwatch.
Sigma
Eccentrico e folle come non mai, l’astrofisico Siebren de Kuiper è un tank versatile sia in attacco che in difesa. La sua arma principale (o meglio i suoi due proiettili) sono delle ipersfere che può lanciare dalle mani ed esplodono poco dopo arrecando danni nella zona circostante. Possiede una barriera sperimentale che proietta lungo la direzione del suo sguardo (richiamandola a sé quando vuole), utilizza la presa cinetica per assorbire ogni proiettile e convertirli in uno scudo che si applica ai suoi punti vita e l’accrescimento per colpire e stordire un nemico dalla media distanza con un ammasso di detriti. Molto forte è il Flusso Gravitazionale, un’Ultra con il quale Sigma si alza in volo, solleva in aria qualsiasi nemico presente nel raggio d’azione e li fa precipitare violentemente al suolo.
Il suo kit è costituito prevalentemente da abilità difensive, ma dispone di buone capacità offensive date dalle ipersfere. Il fatto che esse possono anche rimbalzare sulle superfici consentono all’astrofisico di colpire abilmente i nemici fuori dal suo campo visivo senza necessariamente inseguirli, mantenendosi a una debita distanza di sicurezza. Quando state in prima linea, utilizzate la barriera e richiamatela quando non ci sono più pericoli davanti a voi o se vi spostate in un’altra zona. Agite spesso sulla media distanza evitando possibilmente il contatto ravvicinato dove Sigma soffre particolarmente; dovesse succedere, la presa cinetica e l’accrescimento saranno i vostri validi mezzi di soccorso.
Winston
Insieme a D.Va, lo scimmione responsabile della riunificazione della Overwatch è uno dei tank dalla mobilità molto elevata. Il Cannone Tesla è un’arma elettrica a corto raggio che non richiede alcuna precisione se non con il campo visivo. L’ipersalto è un’abilità di movimento d’eccellenza per Winston che con un poderoso balzo in avanti atterra e danneggia i nemici vicini al suo punto. Una volta fatto, può affidarsi al suo proiettore difensivo per attivare una grossa barriera protettiva da terra. E se le cose dovessero mettersi male, la sua Ultra Furia Primordiale lo abbonda di rabbia aumentando notevolmente i suoi punti vita, riducendo il cooldown dell’ipersalto e attaccando solo a mischia con i pugni. Winston ha un kit molto particolare e allo stesso tempo immediato nell’uso. Agisce solamente a distanza ravvicinata e può coprire distanze molto lunghe con l’ipersalto, utile anche per tornare in sicurezza dai propri compagni quando la situazione lo richiede. La tattica di base è quella che viene definita “alla mordi e fuggi”: si raggiungono i bersagli con il balzo, si posiziona il proiettore per proteggersi il più possibile, si infliggono danni costanti con il cannone elettrico ai nemici vicini e all’occorrenza si disingaggia grazie nuovamente al balzo.
Wrecking Ball
Quello del criceto Hammond e la sua palla demolitrice è un duo molto bizzarro in Overwatch. E, se vogliamo dirlo, anche divertente. I suoi quadricannoni hanno un’alta cadenza di fuoco e, tra un attacco e un altro, può rotolare velocemente per la mappa. Mentre rotola, può utilizzare un rampone da arpionare su qualsiasi superficie per darsi una maggior spinta orizzontale o verticale e danneggiare i nemici alla collisione. Con la stella cadente si schianta violentemente al suolo e respinge verso l’alto qualsiasi nemico coinvolto e con lo scudo adattivo si fornisce di vita supplementare proporzionale al numero di avversari vicini. L’Ultra Campo Minato getta una mole considerevole di mine di prossimità che coprono una determinata area ed esplodono a contatto.
Wrecking Ball è un eroe altamente dinamico e tecnico, per nulla semplice da utilizzare se messo in mano a un novizio. La sua altissima mobilità data dal rotolamento e dall’arpione gli consente di coprire meglio le distanze e trovare facilmente l’uno contro uno, perfetto per un approccio simile a quello di Winston ma più aggressivo. La capacità di spostarsi con totale libertà, unita al fatto che non offra alcuna copertura difensiva, rende il criceto un eroe maggiormente adatto nelle formazioni con personaggi mobili e individualisti.
Zarya
La forzuta donna di origini russe è (personalmente) tra i tank più efficaci del roster di Overwatch ma anche quella più “gestionale”. Il suo enorme cannone a particelle emette un raggio a corta gittata che può essere potenziato dalla sua passiva Energia tramite le barriere protettive. Queste possono essere proiettate su se stessi e sugli alleati per assorbire qualsiasi fonte di danno nemico e aumentare i danni inflitti dal cannone a particelle con la passiva menzionata anzitempo. La Bomba Gravitonica, l’Ultra di Zarya, è una sfera gravitazionale che attira i nemici e li impedisce qualsiasi spostamento.
La poderosa eroina è molto forte come avanguardia ed è l’ideale per schiacciare la squadra avversaria sfruttando le barriere e il conseguente accumulo di danni alla sua arma. Inoltre garantisce un bel sostegno ai propri compagni proteggendoli dalla distanza e allo stesso tempo riceve il loro favore potenziandosi il raggio del cannone. Nonostante questo kit distruttivo, Zarya non è un’eroina facile nell’uso per un principiante di Overwatch in quanto richiede una perfetta gestione dell’uso delle sue abilità di base e della Bomba Gravitonica.