Overwatch 2 – Guida agli eroi attaccanti (parte 2)
La seconda (e ultima) parte relativa ai dispensatori di danno dell'hero shooter di Blizzard.
Tutto ha un inizio e una fine, come si suol dire. Dopo avervi guidato nelle settimane precedenti con le basi sugli eroi tank e di supporto e avervi illustrato la prima parte degli attaccanti di Overwatch 2 (vi lasciamo i relativi link), siamo giunti a destinazione con la seconda parte della guida agli attaccanti dell’hero shooter di Blizzard Entertainment, eroi che dispensano danni e schiacciano la squadra avversaria con estrema tranquillità. Senza troppi indugi andiamo a vedere gli ultimi otto personaggi rimasti della lista in ordine alfabetico.
Reaper
In Overwatch sappiate che con questo inquietante eroe la morte cammina tra voi. Le Bocche Infernali sono le armi di base di Reaper, due enormi fucili a corto raggio e dal danno elevatissimo. Le sue abilità sono un autentico richiamo alla notte di Halloween: con il Passo d’ombra si teletrasporta in un punto selezionato, la Forma spettrale lo fa muovere più veloce in stato d’invulnerabilità, mentre la passiva Mietitura è un’autocura ogni volta che infligge danno. Dulcis in fundo con il terrore è l’Ultra Spirale della Morte, con il quale Reaper vortica su se stesso innescando una tempesta di proiettili attorno a se che danneggia i nemici.
Con un kit di abilità piuttosto semplice e adatto ai novizi di Overwatch, Reaper è un attaccante letale per qualsiasi tank e eroe da mischia. Quando serve, la Forma spettrale gli permette di fuggire dalle situazioni più scomode e riordinare la sua manovra offensiva. Utilizzata con accuratezza, soprattutto cadendo dall’alto in un mucchio di nemici, la Spirale della Morte può regalare numerose soddisfazioni. Essendo maggiormente predisposto per i combattimenti ravvicinati, fate moltissima attenzione ai tiratori, ai cecchini e agli eroi volanti come Pharah, sui quali Reaper non riesce ad esprimere il meglio.
Sojourn
La primissima eroina introdotta in Overwatch 2. Questa cibernetica soldatessa impugna un fucile a rotaia dalla buona cadenza di fuoco che consente, a ogni colpo andato a segno, di immagazzinare energia per un colpo secondario più o meno potente a seconda del valore accumulato. La scivolata energetica gli permette un veloce slittamento a terra con l’aggiunta di un grande salto alla fine, mentre il colpo distruttivo spara una scarica energetica che infligge danno e rallenta i nemici all’interno. Con l’Ultra Overclock il fucile a rotaia della soldatessa si carica automaticamente di energia e i colpi secondari sono in grado di penetrare i nemici.
Sojourn è un’eroina che ricorda similmente lo stile di gioco di Apex Legends con la sua scivolata energetica. Ottima nell’ostacolare gli eroi volanti come Pharah e discreta negli spostamenti, il suo kit è versatile in ogni situazione adattandosi perfettamente nelle mani di un novizio di Overwatch, ancor più se proviene da altri FPS come il già citato Apex Legends o Call of Duty (giusto qualche esempio). Per quanto immediata nel suo intero kit, c’è da dire che l’Overclock non è semplice da padroneggiare e metterà alla prova la vostra capacità di mira sui bersagli. Sfruttate Sojourn dalle grandi altezze e ponetevi sulla linea di tiro dei nemici per favorire il caricamento del vostro colpo secondario.
Soldato-76
Chiamasi anche Jack Morrison, è un eroe simile a Sojourn. L’unico membro del roster in grado di correre senza limiti, il soldato utilizza un classico fucile d’assalto automatico che può anche sparare una salva di razzi Helix per chiudere ogni ostilità con danni più accentuati. Nelle situazioni d’emergenza può posizionare un rigeneratore biotico per offrire cure a se stesso e gli alleati situati nel suo raggio d’azione. Ma il tocco di classe è l’Ultra Visore Tattico, praticamente un’automira sui bersagli presenti nel campo visivo: basta semplicemente sparare avendo i nemici a vista lasciando all’eroe il compito di mirare.
Guardando il suo kit, Jack Morrison è praticamente un soldato di Call of Duty in piena regola. Il fucile automatico e la corsa sono elementi famigliari ai giocatori dell’FPS di Activision e questi sono dei plus a chi si avvicina la prima volta a Overwatch per testarne le fondamenta e avvicinarsi poi agli altri eroi più complessi meccanicamente. L’autocura vi verrà d’aiuto qualora vi troviate vicini alla morte o quando volete curare quel poco che basta i vostri alleati feriti, ma fate attenzione al suo cooldown elevato. Condividendo gli stessi pregi di Sojourn, il soldato si distingue dal fatto che è molto più statico dell’altra non disponendo di alcuna abilità che gli dia modo di coprire ogni altezza o disingaggiare con sicurezza. Utilizzatelo spesso dalle grandi altezze e sulla linea di tiro dei nemici, ancor meglio se in posizione leggermente più defilata rispetto ai vostri compagni.
Sombra
Un’eroina molto carismatica e misteriosa che sa il fatto suo. L’hacker messicana è dotata di una pistola mitragliatrice dall’elevata cadenza di fuoco e ha una particolarità unica tra tutti gli eroi del roster: l’hacking. Quest’abilità/effetto permette a Sombra di hackerare temporaneamente i nemici disattivandoli le abilità e far sì che essi possano essere visti attraverso le superfici. L’hacking funziona anche su sentinelle, torrette e medikit; in quest’ultimi l’effetto accelera la loro ricomparsa e ne impedisce l’utilizzo agli avversari. Il Rilocatore è una delle abilità chiave di Sombra, dove lancia un dispositivo che gli consente di teletrasportarsi in quel punto specifico; tuttavia il Rilocatore può essere disattivato al nostro comando oppure distrutto dai nemici e trova una combo perfetta con l’Occultamento, abilità che conferisce invisibilità e movimenti più veloci. Altra abilità chiave di Sombra è la passiva Opportunismo, con cui può vedere ogni nemico gravemente ferito attraverso le superfici e infligge danno extra a chiunque sia sotto gli effetti dell’hacking. Infine arriviamo all’Ultra EMP, un impulso elettromagnetico generato da Sombra che hackera qualsiasi cosa (nemici, sentinelle, torrette, medikit) e distrugge ogni tipo di scudo e barriera.
Sombra è un’assassina e una stratega eccellente (se non la migliore) nel suo ruolo, ma di difficile immediatezza per un novizio di Overwatch data la complessità del suo kit. L’hacking è il vostro miglior amico per creare pressione agli avversari e fornire supporto indiretto alla vostra squadra, oltre al fatto che può hackerare mentre è in Occultamento. Il Rilocatore non solo gli consente di disingaggiare senza troppe grane, ma anche di muoversi a piacimento coprendo ogni spazio della mappa e garantendo infinite possibilità di azioni d’attacco. L’EMP può rivelarsi distruttiva se utilizzata con estrema cautela e preferibilmente comunicata alla squadra per poter dare il via a un pericoloso ingaggio sui nemici; immaginate solo cosa succederebbe se si combinasse l’EMP con un’Ultra offensiva come l’Autodistruzione di D.Va al momento giusto, praticamente una vittoria assicurata di quello scontro. Il consiglio più importante con Sombra è quello di utilizzarla quasi spesso “alla mordi e fuggi”, di sfruttare a pieno l’Opportunismo e di lavorare molto sui fianchi aiutandosi dall’Occultamento e dal Rilocatore.
Symmetra
L’architech della Vishkar utilizza un proiettore fotonico che spara un raggio dai danni incrementali e delle sfere di luce solida per colpire a distanza. Può generare un Televarco temporaneo che fa viaggiare istantaneamente ogni alleato da una parte all’altra e può posizionare fino a tre droni sentinella su qualsiasi superficie, i quali danneggiano e rallentano i nemici con un fascio di luce (piccolo aneddoto: il Televarco fu la prima Ultra di Symmetra nel primo Overwatch). A proposito dell’Ultra, la Barriera Energetica è a scopo prevalentemente difensivo, con il quale l’architech erge una gigantesca barriera lungo la direzione scelta da voi.
Il kit di Symmetra è adatto a uno stile più gestionale e difensivo. Il suo proiettore fotonico è in grado di ricaricare le munizioni quando colpisce scudi e barriere nemiche, motivo del quale può risultare pericolosa in presenza di eroi che ne sono dotati. Se posizionate nei modi giusti, la Barriera Energetica e i droni sentinella sono in grado di fortificare e controllare diversi punti specifici della mappa rendendo difficile ogni incursione nemica. Una piccola dritta simpatica per avere un vantaggio iniziale in modalità Controllo, cioè la modalità con un punto centrale da conquistare e difendere, è quella di attivare il Televarco dal punto di rientro; in questo modo i compagni della tua squadra possono teletrasportarsi in avanti e raggiungere in anticipo la parte centrale della mappa. Con Symmetra dovete stare molto attenti all’hacking e all’EMP di Sombra, in grado di inibire con un attimo l’utilizzo del Televarco e qualsiasi forma di difesa messa in piedi. Siate molto pazienti, attaccate solo se necessario con il raggio e possibilmente dalla distanza con le sfere di luce.
Torbjörn Lindholm
Padre di Brigitte Lindholm, quest’ingegnere svedese è equipaggiato di uno sparachiodi con due modalità di fuoco e di un martello da forgia per deboli attacchi in mischia. Similmente a Symmetra con i droni sentinella, Torbjörn può posizionare una torretta che si costruisce automaticamente e pronta per ingaggiare qualsiasi nemico; inoltre con il martello da forgia, può ripararla se ha subito danni. Il Sovraccarico conferisce all’ingegnere un aumento dei punti vita e della velocità dei movimenti, degli attacchi e della ricarica dello sparachiodi. Infine con l’Ultra Nucleo Ardente, Torbjörn spara della lava fusa dal manico creando delle pozze che infliggono danni extra alle armature e danneggiano i nemici.
Come per Symmetra, Torbjörn è un eroe gestionale e forte per controllare punti specifici, ma è leggermente più offensivo dell’architech. Lo sparachiodi richiede una buona mira per infliggere danni dalla media distanza e la torretta può fare una grande differenza se collocata essenzialmente a ridosso dei muri o nei punti sopraelevati, ovviamente avendo un buon campo visivo da permettere l’ingaggio sui nemici. Il Sovraccarico aiuta l’ingegnere ad aggredire con maggior pressione sia quando deve attaccare sia in fase di difesa quando c’è una mischia attiva. Attenzione anche qui alle abilità da hacking di Sombra che possono disattivare la torretta attiva e lasciarvi privi di ogni mezzo difensivo. Così come è da stare attenti agli eroi altamente mobili come Tracer o D.Va che possono infastidirvi con facilità. La pazienza e l’attenta visione di gioco saranno i vostri ingredienti principali con Torbjörn tra le mani.
Tracer
“Niente paura, arrivano i nostri!”. Oppure “Il mondo ha sempre bisogno di eroi”. Frasi divenute la storia di Overwatch e che hanno reso quest’eroina l’icona per antonomasia dell’hero shooter di Blizzard. Tracer utilizza due pistole a impulsi automatiche e dal rateo di fuoco elevato, ideali per un combattimento a corto raggio. Con la Traslazione può scattare rapidamente fino a tre volte nella direzione in cui si sta muovendo e con il Flashback può riavvolgere il tempo tornando nella posizione e con la salute precedenti. La Bomba a Impulsi è un’Ultra di difficile padronanza con la quale Tracer sgancia un potente esplosivo che può appiccicarsi sui nemici e sulle superfici.
Altamente tecnica e molto efficace come assassina, Tracer è un’eroina che oscilla in un livello medio di immediatezza per un principiante di Overwatch. A causa dei suoi punti vita bassissimi, con la giovane agente non dovete mai attaccare frontalmente. Piuttosto puntate sui fianchi e muovetevi con costanza aiutandovi con gli scatti di Traslazione, così da rendere la vita difficile per chi tenta di colpirvi. A meno che non troviate contro un eroe da mischia come Brigitte o Reinhardt capaci di brandire le loro armi senza la preoccupazione di dover mirare, oppure una Moira con la sfera biotica e l’attacco base che aggancia automaticamente i bersagli. Sappiate che la vostra maggior priorità con Tracer sarà l’eliminazione dei curatori avversari.
Widowmaker
Un’autentica femme fatale di Overwatch priva di qualsiasi emozione o rimorso. Widowmaker si affida in combattimento al suo Bacio della Vedova, un fucile d’assalto automatico che può diventare una micidiale arma di precisione dalla distanza. Il rampino è utile per raggiungere sporgenze e zone distanti da lei, mentre la mina venefica è una trappola attaccabile ovunque che si innesca appena un nemico ci capita sopra e lo avvelena. Quando ha bisogno di fornire un supporto alla squadra, Widowmaker può attivare l’Ultra Visore Termico, in grado di rivelare temporaneamente la posizione dei nemici sulla mappa.
Come si evince dal kit, Widowmaker è una formidabile cecchina capace di autodifendersi discretamente con il fuoco automatico del Bacio della Vedova e l’utilità della mina venefica. Il rampino è l’unico mezzo che gli conferisce ampi spostamenti ed è fondamentale per mettersi a debita distanza dai nemici e operare a lunga gittata dove compete senza pari. Naturalmente l’unico consiglio con Widowmaker è rimanere sempre nelle retrovie della vostra squadra, collocandovi nei luoghi difficilmente raggiungibili dagli aggressori.