Overwatch 2 – Guida agli eroi attaccanti (Parte 1)

La prima parte dedicata ai veri dispensatori di danno dell'hero shooter di Blizzard.

Dopo aver parlato degli eroi tank e di supporto nelle settimane passate (lasciandovi comodamente i relativi link), siamo giunti alla conclusione del nostro viaggio dedicato ai tre ruoli principali di Overwatch 2 con la classe degli attaccanti, i veri macinatori di danno della squadra che, seppur fragili a livello di resistenza, sono in grado di schiacciare gli avversari grazie al loro continuo lavoro oppressivo da qualsiasi range di distanza.

Considerando l’alto numero di eroi catalogati nel suddetto ruolo, questa volta abbiamo voluto dividere la guida agli attaccanti in due parti per comodità di lettura, altrimenti vi attendeva un papiro di proporzioni bibliche e non era conveniente! Andiamo immediatamente al dunque cominciando dai primi nove attaccanti dell’hero shooter di Blizzard Entertainment in ordine alfabetico.

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Ashe

L’ambiziosa leader della Deadlock Gang impugna la sua amata Vipera, un fucile semiautomatico con la possibilità di mirare per danni e precisione maggiori. Può lanciare una dinamite che esplode dopo un po’ o nel momento in cui la colpisce, mentre può utilizzare la doppietta quando si trova in balia di un avversario aggressivo per respingerlo lontano. L’Ultra di Ashe è B.O.B., un robotico e grosso “compagno di giochi” che corre senza freni in avanti fino a quando non incontra uno o più avversari sulla scia, scaraventandoli in aria e mitragliando chiunque gli capiti a tiro con la sua artiglieria.

Come si evince dal kit leggermente complesso per un novizio, Ashe è un’ottima colpitrice dalla media-lunga distanza. L’eroina è in grado di controllare benissimo la situazione dalle retrovie e con la doppietta può allontanare qualunque aggressore nelle sue vicinanze, una distanza che soffre particolarmente essendo specialista a medio-lungo raggio. Utilizzando la doppietta verso terra, Ashe può sfruttare il suo rinculo per raggiungere piattaforme non troppo elevate e mettersi in una posizione strategica a lei favorevole. Agite spesso da posizione più arretrata rispetto alla squadra, ancor meglio se da altezze maggiori. E soprattutto utilizzate B.O.B. con molta attenzione posizionandolo nei punti in cui può ingaggiare liberamente.

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Bastion

I veterani di Overwatch sanno bene quanti giocatori ha fatto delirare Bastion nei primissimi giorni di vita dell’hero shooter. Adesso il possente robot ha ricevuto numerosi cambiamenti al suo kit, rimanendo comunque nella classe degli attaccanti. L’Assetto Ricognitore (la posizione di default di Bastion) è rimasto tale se non con qualche modifica al rateo di fuoco e alla precisione. La Riconfigurazione mantiene le caratteristiche di prima e permette di passare (e viceversa) dall’Assetto Ricognitore al nuovo Assetto Torretta che adesso si chiama Assetto Attacco: qui Bastion spara una veloce raffica di colpi non più in un punto fisso ma mentre si muove. L’abilità di cura Autoriparatore è stata sostituita da una granata tattica che rimbalza sulle pareti ed esplode a contatto con un avversario o sul terreno. Altro cambiamento importante lo riceve l’Ultra Assetto Carro Armato, dove si fissa in un punto e spara fino a tre colpi a grappolo in un’area qualsiasi.

A confronto del primo Overwatch, ora Bastion ha perso buona parte della cadenza di fuoco con l’arma di default, ma è molto meno statico e più incisivo quando deve ingaggiare, soprattutto mentre è in Assetto Torretta che gli consente di muoversi sparando la raffica di colpi per un certo periodo di tempo; una modifica che gli dona più dinamicità al suo approccio in battaglia, anche in virtù del tank in meno nella composizione 5v5 di base di Overwatch 2. Complessivamente Bastion è un eroe dal kit abbastanza intuitivo ed efficace per i nuovi giocatori.

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Cole Cassidy

Ormai i tempi del fu McCree sono ben lontani. Con il cambio di nome all’anagrafe, il pistolero più veloce del west si affida al suo revolver Pacificatore per colpire gli avversari in due diverse modalità di fuoco e con la capriola può rotolare in qualsiasi direzione ricaricando automaticamente l’arma. L’unico cambiamento ricevuto in Overwatch 2 è la Granata magnetica che prende il posto della Stordente, in grado di appiccicarsi sugli avversari infliggendogli danni extra. Ciò che è immutato è il suo marchio di fabbrica, l’Ultra Scarica di Piombo, perché “da qualche parte nel mondo è mezzogiorno!”. Cassidy si concentra, aggancia qualsiasi avversario situato nel suo campo visivo e li colpisce con un colpo mortale se su di loro compare il simbolo del teschio.

Come per Ashe, il pistolero è un colpitore molto potente ma non semplice nell’approccio iniziale. Il suo Pacificatore è un’arma temibile dagli eroi con abilità di volo come Pharah ed Echo, i quali possono essere eliminati senza troppi rischi con la giusta mira. Nonostante nell’uno contro uno riesce a stare sul pezzo, contro i tank o gli eroi da mischia ha una marcia in meno. A maggior ragione nelle situazioni critiche non possiede alcuna abilità di movimento efficace nel disingaggio se non con la capriola, abilità comunque non sufficiente a garantire un ampio spostamento. Armatevi di precisione, giocatelo spesso sulla media distanza e puntate in primis agli eroi volanti se presenti.

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Echo

Un’intelligenza artificiale che si muove con grazia ed eleganza nonché l’ultima eroina inserita nel primo Overwatch. L’arma base di Echo spara tre colpi a triangolo dal suo arto destro. Lancia una salva di bombe adesive che esplodono dopo un po’ appiccicandosi su qualsiasi cosa ed emette un raggio focalizzante che infligge danni più gravi ai nemici con meno di metà punti vita. Ha un’abilità di Volo che la fa muovere senza vincoli per un po’ e può planare in fase di caduta con la sua passiva. Molto particolare è l’Ultra Duplicazione, con la quale consente ad Echo di copiare l’identità di un nemico bersaglio acquisendo le sue abilità compresa l’Ultra.

Echo ha un kit molto particolare e dall’alto tasso tecnico. L’ottima padronanza del volo è fondamentale per risaltare a pieno le sue potenzialità combattive e la destrezza dei suoi spostamenti. Inoltre la Duplicazione non è semplice nell’uso e va sfruttata in correlazione all’attuale situazione di gioco: considerando che in questo stato la velocità di carica dell’Ultra “presa in prestito” è aumentata di molto rispetto al normale, assumere l’identità di un eroe con l’abilità suprema in grado di cambiare le carte in tavola fa un enorme differenza. Echo non è l’eroina che consigliamo a cuor leggero ai novizi. Potreste ritrovarvi un po’ disorientati dall’elevata complessità del suo kit.

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Genji Shimada

Un buonissimo attaccante utilizzato spesso e volentieri nel competitivo di Overwatch. Il fratello di Hanzo Shimada lancia tre shuriken (in sequenza rapida o a sventagliata) e ha la passiva Cyber-agilità che gli permette di scalare i muri e saltare fino a due volte. Può deviare qualsiasi proiettile nella direzione in cui è rivolto e può scattare in avanti con Assalto rapido, un’abilità che azzera il tempo di recupero se si ottiene un’uccisione. L’Ultra Spada del Drago offre a Genji la possibilità di combattere in mischia sferrando potenti fendenti con la sua spada.

Genji è un buon assassino ma molto tecnico e di difficile approccio per un principiante di Overwatch. La capacità di coprire ogni spazio grazie all’Assalto rapido, alle scalate sui muri e al doppio salto in verticale lo rende ottimo in fase di disingaggio e per attaccare la squadra avversaria ai fianchi o nelle retrovie, oltre che a essere un bersaglio difficile da colpire. Tuttavia il ninja cyborg è particolarmente inefficace contro gli eroi con armi da mischia o privi di proiettili, come i cannoni di Zarya e Winston, il mazzafrusto di Brigitte o l’attacco base di Moira; questi non solo riescono a tenere a bada Genji ma rendono del tutto inutile la sua abilità difensiva Deviazione. Il consiglio con quest’eroe è quello di essere sempre aggressivi dai fianchi e padroneggiare benissimo l’uso di Assalto rapido. Ancor più importante, puntate in primis i curatori per indebolire la sopravvivenza della squadra avversaria.

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Hanzo Shimada

Il fratello di Genji Shimada è un abile arciere capace anch’egli di scalare i muri con la sua passiva, ma il salto doppio lo effettua lungo una traiettoria orizzontale con l’abilità Balzo. La sua arma è l’Arco della Tempesta, con il quale permette di scagliare frecce contro gli avversari. Le stesse può lanciarle fino a 5 volte in rapida successione con la tempesta di frecce, oppure scagliare una freccia sonica che rivela la posizione dei nemici entro un raggio d’azione dal punto d’impatto. L’Ultra di Hanzo è in qualche modo legata ai draghi come Genji; l’Assalto del Drago consente all’arciere di evocare con una speciale freccia un drago spiritico che viaggia in linea retta e divora qualsiasi avversario sulla sua scia distruttiva.

Il kit di Hanzo è sicuramente interessante. Un buon colpitore a medio-lungo raggio e dalla buona mobilità data dalla passiva e dal salto orizzontale, che gli offrono i giusti mezzi per disingaggiare discretamente quando è sotto attacco ravvicinato di un eroe resistente o di un eroe altamente sfuggente come Tracer. Ovviamente quando si sceglie l’arciere il primo elemento di assoluta importanza è la precisione, alla quale si deve unire anche la reattività dei colpi per trovare la giusta dinamicità di gioco e allo stesso tempo arrecare danni ingenti. Inoltre la sua freccia sonica si rivela un prezioso aiuto alla squadra per capire come procedere con le azioni d’attacco in base alla posizione degli avversari rivelati. Siate più lesti con la mira e i colpi tesi delle frecce e cercate di gestire la media distanza per massimizzare l’efficacia di Hanzo in battaglia.

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Junkrat

L’eroe più folle ed esplosivo di Overwatch, proprio come tutto il suo kit di armi ed equipaggiamenti. Junkrat ha a disposizione un lanciagranate come arma di base, due mine dirompenti che può lanciarle e detonarle a distanza come se fossero delle C4 e una tagliola che immobilizza un malcapitato passante di lì una volta posizionato in un punto. Dispone di una passiva chiamata Botto finale, in grado di non subire danni dai suoi esplosivi e rilasciare delle bombe quando muore. Infine l’Ultra Rotobomba fa pilotare a Junkrat un copertone esplosivo che esplode al comando, lasciando però l’eroe fermo in un punto e vulnerabile da qualsiasi attacco nemico.

Junkrat è un attaccante che si sposa discretamente in mano a un novizio di Overwatch grazie ai danni elevati del suo lanciagranate e al fatto che non richieda una precisione assoluta. La sua arma, unita alle esplosioni delle sue mine dirompenti, lo rendono molto forte negli spazi stretti. Inoltre le mine può utilizzarle anche su se stesso per spingersi in aria e collocarsi nei punti più alti della mappa. Nonostante il suo kit possa far pensare che sia un eroe totalmente aggressivo, in realtà il bombarolo folle è molto meglio predisposto quando deve gestire la sua zona di riferimento dalle incursioni nemiche. Attenzione però agli eroi volanti come Pharah e quelli dalla lunga gittata come i colpitori e i cecchini, sui quali Junkrat ha più di una difficoltà perché non in grado di esprimersi al meglio con i suoi attacchi da quelle distanze.

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Mei-Ling Zhou

Fredda come tutto il suo kit, questa brillante climatologa stanziata in Antartide utilizza una pistola endotermica con due modalità di fuoco: quello primario a corto raggio infligge piccoli danni costanti e rallenta il movimento dei nemici (senza più congelare, come nel caso del primo Overwatch); il secondario spara un dardo di ghiaccio a lunga gittata. Il Muro di ghiaccio offre a Mei la possibilità di ergere una barriera verticale molto resistente e quando ha i punti vita bassi può sfruttare l’Ibernazione per proteggersi da qualsiasi danno e autocurarsi entro un periodo di tempo. La Tormenta, l’Ultra di Mei, crea un’impetuosa bufera di neve che congela tutti gli avversari situati nel raggio d’azione del drone.

Mei è una tra gli attaccanti più gestionali di Overwatch ed è abbastanza versatile a qualsiasi range di distanza con le due modalità di fuoco della pistola endotermica. Il suo approccio in battaglia richiede un’attenta lettura alla situazione in corso, soprattutto perché con il corretto uso del Muro di ghiaccio è in grado di smontare la compattezza o impedire la fase di disingaggio della squadra avversaria. Anche la Tormenta richiede una giusta valutazione su come e quando è conveniente lanciarla per avere la meglio sui nemici. Consigliata per tutti coloro che vogliono giocare con pazienza e attenti a ogni singola azione di gioco.

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Pharah

Se vi è sempre piaciuto combattere in volo e volete provarne l’ebbrezza, allora la figlia di Ana Amari fa al caso vostro. Munita della tuta da combattimento Raptora, quest’eroina alata utilizza un lanciarazzi che infligge danno ad area e i propulsori della tuta per decollare e rimanere in quota fino all’esaurimento del carburante. Quando ha bisogno di liberare una zona dai nemici, Pharah spara una Scarica esplosiva che respinge ogni avversario vicino al punto d’impatto. Molto potente è la Pioggia di Fuoco, l’Ultra con cui l’eroina spara un’incessante raffica di missili.

Pharah è un’eroina mobile e dannatamente letale contro gli eroi da mischia e quelli non abili sulle lunghe distanze. In coppia con una buona Mercy costituisce un duo molto efficace garantendosi le cure nei momenti critici e i potenziamenti offensivi per infliggere danni maggiori. La raccomandazione da prendere con Pharah (e la Mercy che vi sostiene) è quella di stare attenti ai colpitori e agli eroi con armi automatiche dalla buona gittata, poiché il movimento in volo è sufficientemente lento da far diventare l’eroina un bersaglio succulento per questi famelici predatori. Anche la capacità di hacking di Sombra è efficace contro Pharah (o la Mercy a sostegno) e in entrambi i casi bisogna attuare un approccio più cauto e ragionato.

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Altri trucchi Overwatch 2

Overwatch 2 – Guida agli eroi tank

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