Ori and the Will of the Wisps: come battere i boss

Vi abbiamo già parlato di Ori and the Will of the Wisps nel dettaglio con la nostra recensione; oggi vogliamo darvi qualche consiglio per battere tutti boss nel gioco di Moon studios nel modo più semplice possibile.

Ululo

La prima boss fight di Ori and the Will of the Wisps è quella contro Ululo, lupo che ci inseguirà per parte dei primi livelli e che dovremo infine affrontare armati soltanto di una torcia infuocata: un consiglio per concludere la sfida nel più breve tempo possibile e senza rischi è quello di restare sulla zona a destra, aspettando che Ululo esegua la sua sequenza di attacchi e quindi avvicinarsi e infliggere non più di 2 o 3 colpi e poi arretrare nuovamente sulla destra. Ripetendo quest’operazione più volte – e con un po’ di pazienza – riusciremo a trionfare nella battaglia senza difficoltà.

Coleottero Cornuto

Questo boss è una versione ingigantita di una tipologia di nemici più comuni e, proprio come queste bestie più classiche, sarà importante evitare le sue cariche saltando dal lato opposto aiutandosi con gli oggetti dello scenario e con gli scatti aerei. Una volta che il mostro avrà sbattuto il muso contro una delle pareti, si potranno sfruttare diversi secondi di frastornamento per colpirlo ripetutamente nella sua parte debole, cioè la parte posteriore del suo corpo che non è coperta da corazza.

Kwolok

Dopo una fase iniziale costituita da una delle classiche fughe di Ori and the Will of the Wisps, in cui dovremo muoverci rapidamente sott’acqua evitando gli ostacoli mentre scappiamo, ci troveremo faccia a faccia con l’enorme nemico.

Nella prima fase potremo colpirlo senza problemi, con un cristallo sulla destra che ci permetterà anche di recuperare la vita. È importante non restare vicini a Kwolok che altrimenti cercherà di attaccare con la sua lingua, provando a rispedire al mittente – utilizzando il Colpo – le tante sfere che ci scaglierà contro. Un metodo che consentirà di togliere una grande quantità di vita in poco tempo prevede l’equipaggiamento di fendente spirituale e distruzione spirituale: arrampicandosi sulle pareti (per cui bisognerà aver equipaggiato l’apposita abilità, fondamentale per riuscire in questo scontro) e saltando verso il boss, sarà possibile eseguire un gran numero di colpi alternando i due attacchi – con la distruzione spirituale che ci consentirà di stare più tempo sospesi in aria e quindi di sferrare più attacchi.

Nella seconda fase, quando lo scenario sarà pieno d’acqua, bisognerà ripetere la stessa operazione balzando fuori dall’acqua nelle vicinanze del boss, sfruttando le pareti per evitare gli attacchi ad area, anche se sarà importante continuare a colpire e non dare tregua al nemico.

Mora

Questa lotta è una delle più difficili di Ori and the Will of the Wisps e ci vedrà fronteggiare un temibile ragno gigante. Anche qui sarà importante avere equipaggiata l’abilità per arrampicarsi sulle pareti per raggiungere il cristallo blu situato in alto a sinistra e quella per produrre luce attorno Ori per fare sì che non si muoia quando – a un certo punto della battaglia – si farà improvvisamente buio. Per evitare facilmente gli attacchi bisognerà passare quanto più tempo possibile a mezz’aria o attaccati alle pareti, scendendo per eliminare i piccoli ragni quando appariranno per poi tornare al sicuro. È bene ricordare che l’unico punto in cui è possibile colpire l’animale è la testa e, quando ce ne sarà l’occasione, si potranno spedire indietro con il Colpo le sfere infuocate che ci scaglierà contro. Seguirà poi una fase di fuga e poi un’altra di combattimento, nella quale però si potranno seguire i meccanismi delle precedenti.

Pietra del Salice

Questo mini-boss che si incontrerà nella parte finale non sarà troppo complesso da battere. Per sconfiggerlo basterà rispedire al mittente le sfere lanciate tramite il Colpo, sfruttando anche i portali presenti nell’arena per variare le direzioni.

Stridula

Stridula sarà ovviamente il boss finale di Ori and the Will of the Wisps: anche qui il modo più efficace di affrontare il nemico sarà quello di schivare i tanti attacchi dell’animale (che saranno preceduti da alcuni segnali visivi sullo schermo) e poi colpirlo con fendente spirituale e distruzione spirituale sulla testa, alternando i colpi per restare più tempo possibile in aria. Subito dopo ci sarà una piccola fase di fuga e poi la seconda fase: bisognerà fare attenzione all’urlo di Stridula, attacco dal range molto ampio, evitando gli altri attacchi e cercando di colpirla come nella prima fase. Volendo ci si potrà aiutare equipaggiando l’arco, ma anche qui il miglior modo per fare danni a Stridula sarà quello di utilizzare il Colpo sugli attacchi a distanza dell’animale.

Nella terza e ultima bisognerà evitare di cadere planando per rallentare la discesa e utilizzando il Colpo, per mantenersi in aria, sulle pietre in caduta. Se il numero delle vite lo permette, per fare più in fretta, ci si potrà lanciare vicino al muso dell’animale colpendolo a ripetizione con i nostri due classici attacchi spirituali e, una volta in caduta, cercare di rilanciarsi ancora verso l’alto e colpirlo nuovamente.