NBA 2K20: I migliori giocatori - Posizione 70-60

La nostra scalata verso le posizioni più alte del power ranking di NBA 2K20 continua imperterrita. Dopo la scorpacciata di “lunghi” presenti nella precedente classifica (posizioni 80-71) anche stavolta siamo dinnanzi ad una decade di atleti principalmente impegnati nella lotta “sotto le plance”. Non manca, però, qualche “piccolo” dal talento cristallino e dalla velocità supersonica. Scopriamoli insieme, comunque. Il campionato NBA (o, per meglio dire, di NBA 2K20) è ormai tra noi, almeno su PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch e PC!

70 – Spencer Dinwiddie – PG (Brooklin Nets), 82

Sul fatto che Dinwiddie non vincerà mai il premio di giocatore più altruista in circolazione, siamo tutti d’accordo. Ciò che bisogna ammettere, però, è che il californiano, giunto alla sua quinta stagione NBA, dopo tanta gavetta ha finalmente trovato una dimensione all’interno della Lega. Sì, non possiede un istinto altruistico tanto spiccato, ma sa spaccare in due le difese avversarie come pochi. Quest’anno sarà il vice di Irving. Si prevedono tempi bui? Non necessariamente!

69 – Paul Millsap – PF (Denver Nuggets), 82

Paul Millsap è uno di quei giocatori eterni, sia nel fisico sia nel rendimento. Il nativo della Louisiana è giunto ormai alla sua tredicesima stagione NBA e continua, nonostante tutto, ad essere uno degli elementi più validi e granitici del campionato a stelle e strisce. A Denver fa da collante per un team tutto sommato giovane e arrembante, nonché da “maestro” per il mostruoso Jokic. Tanto di cappello.

68 – Myles Turner – C (Indiana Pacers), 82

Myles Turner è il simbolo di una generazione di atleti polivalenti e dal talento smisurato. Arrivato tra mille scetticismi, a causa di un fisico troppo esile e di un carattere non propriamente amichevole, il centro titolare dei Pacers si è lentamente affermato come uno dei giocatori più abili sotto il ferro, nonché ottimo tiratore, addirittura da fuori. Ha esteso il suo gioco in modo clamoroso e lo sta dimostrando anche ai mondiali. Caparbio!

67 – Marcus Smart – SG (Boston Celtics), 82

Parlando di talento ancora inespresso e difficile da gestire, è impossibile non menzionare Marcus Smart, guardia/play dei Boston Celtics, atteso quest’anno al grande salto di qualità. Irving è andato via, ma è arrivato Kemba Walker; c’è però un Rozier in meno e, dunque, potenzialmente più spazio e minuti per il numero 36 texano. Sarà in grado di sfruttarli?

66 – Marc Gasol – C (Toronto Raptors), 82

D’accordo, Marc Gasol non è forse più il centro dominante della Lega, ma rimane comunque uno dei giocatori più validi in circolazione. Il centro spagnolo è sicuramente uno dei più affidabili e versatili in quel ruolo, ed ha ricoperto una parte fondamentale nel trionfo dei Raptors nella scorsa stagione. Senza Leonard lo aspetta (e un po’ a tutta Toronto) una stagione diversa, ma non possiamo non elogiarne lo spirito di sacrificio e applicazione che da sempre porta con sé.

65 – Jaren Jackson Jr. – PF (memphis Grizzlies), 82

Il diciannovenne gigante di 211 cm si è reso protagonista di un esordio col botto, che gli è valso l’inserimento nel quintetto ideale della stagione scorsa. Il figlio d’arte è ora chiamato a confermare le buone cose mostrate l’anno scorso, ma non sarà affatto facile. Memphis è un cantiere aperto, ed esprimersi al meglio non sarà semplice per nessuno.

64 – Deandre Ayton – C (Phoenix Suns), 82

La sua prima stagione NBA è stata tutto sommato positiva. Il bahamense centro, prima scelta assoluta nello scorso Draft del 2018, ha fatto valere tutti i suoi numeri, piazzandosi tra i rookie migliori della stagione, inserito anche nel quintetto ideale nelle matricole. Non ha vinto il “Rookie of the Year” perché preceduto da un mostro come Luka Doncic, ma ha già messo in chiaro molte cose. Quest’anno, a soli 19 anni, è già chiamato a fare la stella in una delle squadre con meno ambizioni della Lega. Riuscirà a fare il salto di qualità?

63 – Kevin Love – PF (Cleveland Cavaliers), 83

Kevin Love è ormai stabilmente fuori dal giro delle superstar NBA. Da quando è andato via LeBron, poi, non ha saputo prendere per mano una squadra come i Cavalieri in cui, alla fine, a far voce grossa è stato il rookie Sexton, nettamente più leader e trascinatore del biondo da LA. Ha rifiutato il passaggio ai Lakers, e rimane come uno dei talenti più sprecati della Lega. Ma attenzione: sotto canestro è sempre un signor rimbalzista e lasciarlo libero da tre punti non è una buona idea…

62 – Montrezl Harrell – PF (Los Angeles Clippers), 83

Da quando è approdato ai Clippers è diventato un giocatore totalmente diverso. La “cura” Rivers ha sicuramente giovato al corpo e soprattutto alla mente di un giocatore talentoso sì, ma con tanti limiti di natura prettamente psicologica. Quest’anno, però, con l’arrivo del mostruoso duo composto da George e Leonard potrebbe avere meno spazio del solito. Riuscirà una stagione da oltre 16 punti e 6 rimbalzi a partita a garantirgli continuità in campo?

61 – Marvin Bagley III – PF (Sacramento Kings), 83

Il lungo al secondo anno, anche lui inserito nel quintetto ideale dei rookie della passata stagione, è uno di quei giocatori molto complicati da valutare e da gestire. Talento e doti fisiche non mancano, ma la dedizione è un altro paio di maniche. Se riuscirà a sentirsi importante, nel vuoto di Sacramento, può fare veramente il botto. Non gli manca niente ed ha solo vent’anni… Tempo e talento sono dalla sua, ma attenzione alla testa!