Guida atipica a The Witcher 3: Uccidere il Grifone

Il mondo in cui si muove lo Strigo è vasto e irto di pericoli. La vastità di The Witcher 3: Wild Hunt può risultare spiazzante a primo impatto, e con l’arrivo del titolo CD Projekt RED su Nintendo Switch tutti i giocatori della prima ora dovranno fare i conti con la prima bestia cacciata da Geralt: il Grifone Reale.

Denominata la bestia di Bianco Frutteto in onore della prima area di gioco, la missione è un duro rito di iniziazione a The Witcher 3, perché la creatura alata può risultare soverchiante.

Si, mezzo aquila e mezzo gatto, proprio come sul sigillo del lord. Solo che questo portava la mia mucca morta al posto di uno scettro.

— Testimone anonimo di un attacco di grifone

Abbattere il grifone è un requisito essenziale per poter procedere con la storia di gioco: fa parte infatti della macro-missione “Lillà e uva spina”, in cui Geralt viene incaricato da un generale nilfgaardiano di uccidere un grifone che sta vessando la zona in cambio di informazioni sulla posizione dell’avvenente fiamma dello Strigo, Yennefer.

In questa guida vedremo come liberarci del grifone, il mostro “mezzo aquila e mezzo gatto” che infesta i Regni Settentrionali.

Dal diario:

Il comandante della guarnigione nilfgaardiana stanziata a Bianco Frutteto sapeva dov’era andata Yennefer. Astutamente, non era disposto a cedere queste informazioni in cambio di nulla. Essendo un uomo di una certa esperienza, sapeva bene che Geralt avrebbe fatto di tutto per trovare la maga. Fortunatamente, in zona c’era un grifone… Una bestia che i soldati del comandante non riuscivano a uccidere. Il comandante non poteva che chiedere una cosa: la testa del mostro in cambio del suo aiuto.

La ricerca:

Da bravo cacciatore qual è, Geralt avrà bisogno di fare due cose prima di combattere apertamente il grifone:

• Trovare dello Spincervino (buckthorn) in fondo al lago con l’aiuto dell’erborista locale, che servirà da esca per attirare il grifone allo scoperto.
• Interrogare un altro cacciatore testimone della carneficina di alcuni soldati nilfgaardiani per opera del Grifone.

Seguendo le sue tracce di morte e sangue, Geralt arriverà al vecchio nido del grifone. Il nido è stato abbandonato di recente, e allo Strigo basta un’occhiata per capire cosa ha reso così aggressivo il grifone: i soldati nilfgaardiani hanno ucciso la sua compagna per poi dare fuoco al nido. Visto il piumaggio e altri dettagli, lo Strigo deduce che il grifone femmina deve aver avuto dodici anni e che il compagno avrà la stessa età: queste ibride creature, infatti, si accoppiano in giovane età e rimangono fedeli per tutta la vita al proprio lui o lei.

Dal diario:

Il witcher compì le sue indagini e scoprì che il grifone incontrato lungo la strada principale fuori da Bianco Frutteto aveva un buon motivo per cacciare la popolazione locale: i soldati del comandante nilfgaardiano avevano inviato degli esploratori per uccidere la compagna del grifone. I grifoni sono noti per scegliere un compagno per tutta la vita, e Geralt provò un pizzico di pietà per la bestia… Ma, da buon professionista, non poteva permettere che i suoi sentimenti interferissero con il lavoro.

Una volta parlatone con Vesemir sarà il momento di piazzare la trappola in un’area lontana da quelle popolate. Attirato dall’odore erbaceo, il grifone non si farà attendere molto e quando arriverà comprenderà subito di essere stato gabbato.

Conosci il tuo nemico:

Scriveva Sun Tzu nel suo trattato “L’Arte della Guerra”: “Se conosci il nemico e te stesso, la tua vittoria è sicura”. Nel mondo di The Witcher 3, il modo migliore per conoscere il nemico è leggere le sue caratteristiche (e le sue debolezze) nel bestiario. Capiremo così che il Grifone è un’animale implacabile che utilizza assalti aerei e, una volta a terra, becco e artigli. Allo stesso tempo, capiremo che è vulnerabile a diverse cose, tra cui:

• Unguento anti-ibridi.
• Bomba: mitraglia.
• Aard (segno).

Facciamo scorta alla locanda locale e prepariamo, come consigliato dalla missione, la pozione Tuono (Thunderbolt) che aumenterà il nostro attacco fisico se ingerita. Il livello consigliato per la battaglia è 2-3.

Il combattimento:

Essendo una bestia andremo a utilizzare una Spada d’Argento contro il grifone. Vesemir inoltre ci donerà una balestra leggera (da equipaggiare) che ci tornerà molto utile quando la bestia tenterà di colpirci in aria.

Il mentore stesso si unirà alla battaglia distraendo occasionalmente il grifone. Non vi adagiate sugli allori: sarete sempre voi il suo bersaglio preferito. Il suo punto critico è la testa, ma a volte si proteggerà con le lunghe ali. Il grifone dispone di sei attacchi principali:

• Beccata.
• Colpo d’ala.
• Carica.
• Assalto aereo.
• Schianto.
• Gran voce.

Tra questi, l’attacco più pericoloso è di sicuro la carica: da terra il grifone si lancerà contro Geralt se ci troveremo a media-lunga distanza. Conviene schivare questo fulmineo attacco con una schivata. La beccata e il colpo d’ala sono attacchi con cui il grifone cercherà di farci allontanare quando ci avviciniamo troppo e quindi sono i mezzi più comuni con cui tenterà di danneggiarci. In volo, il grifone può ricorrere allo schianto (in cui vola per breve tempo compiendo una specie di salto) o più comunemente l’assalto aereo: in questa fase tenterà di colpirci da lontano con gli artigli delle zampe. È un attacco semplice da schivare, ma ciò che è inteso fare è colpire il grifone con la balestra. È possibile sparare il dardo alla cieca oppure mirando, ma assicuratevi che la balestra sia carica (di solito Geralt ricarica automaticamente dopo aver lanciato un dardo, osservate l’animazione).

Una volta colpito il grifone cadrà a terra, esposto per (pochi) colpi. La bestia di Bianco Frutteto, infatti, ha tempi di recupero piuttosto veloci quindi l’importante è non essere avidi. Il numero di attacchi che è possibile fare varia ovviamente a seconda di dove vi trovate o se è impegnato con Vesemir. Di solito se il grifone punta Geralt due attacchi di fila sono anche troppi, ma ancora una volta è possibile farli, a patto di avere riflessi pronti e schivare una potenziale beccata o un colpo d’ala.

Come abbiamo accennato il grifone è suscettibile ad Aard, una spinta telecinetica che lo farà arretrare per poco tempo. Sfruttiamo questa possibilità se ci sta troppo con il fiato sul collo e magari scambiamo ogni tanto Aard con Igni, che ha una sua efficacia.

Quando il grifone reale arriverà a metà vita circa si sposterà dal campo di battaglia prescelto da Vesemir volando e atterrando vicino il mulino a vento. Non temete: non c’è rischio di perderlo e se non lo doveste vedere, attivate i sensi da witcher. Il grifone vibra di rosso e si troverà sempre al mulino. Solo lì il grifone, messo alle strette, inizierà ad utilizzare il suo verso stridente per stordire i due cacciatori.

Una volta compreso il suo comportamento, il primo boss di The Witcher 3 diventerà molto più semplice di quanto appare. Arriverà il momento di sferrare l’ultimo colpo e di reclamare la sua testa come trofeo. È tempo di ricongiungere questo esemplare di grifone reale con la sua compagna di vita, non con un pizzico di pietà.

Dal diario:

Quando venne il momento di tendere un’imboscata al mangiauomini pennuto, Geralt chiese aiuto a Vesemir. Con due witcher alla gola, il grifone di Bianco Frutteto si rivelò un agnellino pronto al macello. Com’è usanza del suo ordine, Geralt prese la testa della bestia come trofeo e la consegnò alla guarnigione nilfgaardiana in cambio della sua ricompensa, che, come ricorderete, consisteva in informazioni su Yennefer.

Accettiamo il denaro una volta arrivati guarnigione nilfgaardiana per annunciare la morte del grifone e chiudere il contratto. Yennefer si trova a Vizima, la città capitale di Temeria invasa dall’esercito di Nilfgaard e il loro re, Emhyr van Emreis.

Epilogo:

I grifoni scelgono un unico compagno per tutta la vita e lo difendono fino alla morte. Per questo motivo, sono spesso considerati l’incarnazione del coraggio, della lealtà e dello spirito combattivo.

The Witcher 3, con Geralt di Rivia e il suo intero bestiario arrivano nel corso dell’anno anche su Nintendo Switch. Siamo pronti per ritornare a essere cacciatori della miglior (o peggior) specie? Forse non lo saremo mai.