Diablo II: Resurrected – Guida ai principianti
Vademecum essenziale per affrontare il remake Blizzard di uno dei titoli più iconici della storia del videogame.
Lo sappiamo, parlare di una guida per principianti riferendosi a un titolo di 20 anni fa, per quanto rimasterizzato, può sembrare strano. Eppure nonostante lo zoccolo duro non abbia mai mollato il titolo, ci sono persone che affrontano Diablo II: Resurrected per la prima volta. E restano spiazzati.
Cominciamo con il dire che Diablo II: Resurrected è un RPG Hack and Slash molto di più RPG che hack and slash. Se affrontate il titolo dopo aver goduto per esempio di Diablo III rimarrete spiazzatati perché affrontare il secondo capitolo a testa bassa vuol dire andare incontro a una dipartita sicura. Ecco quindi qualche consiglio di base per affrontare al meglio il remaster di un capitolo senza pari nella storia dei videogames.
Online o Offline
Se siete nuovi, per prima cosa affrontate il titolo in offline o online con amici nabbi quanto voi. Affrontarlo con veterani vi farà aumentare di livello prima, ma quando sarete da soli non saprete da che parte girarvi. Bisogna familiarizzare con un approccio più ragionato e con un inventario dalle dimensioni ridotte, e seguire come cagnolini il pro della situazione non aiuta. Una volta aperte le ladder il discorso non cambia molto, anche in quel caso vi consigliamo di affiancarvi sempre a player del vostro stesso livello.
Ladder e difficoltà di gioco
Le ladder sono partite online classificate. Il personaggio creato in ladder non può essere utilizzato offline, ma offre un vantaggio incredibile: drop di item rari e magici che fanno la differenza nel completo di gioco. In ogni caso, sia in ladder che offline, selezionate sempre un livello di difficoltà rapportato alla vostra esperienza di gioco. Partire con difficoltà elevate prevede item migliori nel drop ma vi porta inevitabilmente a una morte devastante.
Paladino, barbaro o assassina
Presumendo che conosciate almeno le classi tra cui scegliere in Diablo II: Resurrected ci accingiamo a suggerire chi selezionare per la prima run. Paladino o Barbaro sono le scelte ideali. Il danno cresce in fretta ed entrambi hanno un livello di difesa decoroso. Il paladino si difende meglio mentre il barbaro attacca con più potenza. All’atto pratico ricordate che il vostro giocatore muore, muore frequentemente e perde tutto l’equipaggiamento attivo alla morte. Non avete modo di perderlo definitivamente, ma per riprendervelo dovrete tornare sul luogo della vostra dipartita, e se non avrete pulito per bene il percorso o se sarete morti contro un avversario particolarmente duro riappropriarvi delle vostre cose non sarà affatto semplice. Un piccolo tips per voi: sloggarvi e riloggarvi sposterà il vostro cadavere al punto di respawn cittadino, ma anche tutti i mostri torneranno in vita, o riacquisteranno le energie. Altra piccola curiosità: la vostra morte non ripristina la salute del nemico, boss o avversario che sia. In pratica potrete uccidere chiunque anche solo una freccia alla volta, se avete pazienza… molta pazienza.
L’inventario e gli item
Diablo II: Resurrected ha un inventario ridotto. Molto ridotto. Ogni item consuma uno spazio libero e potrete stipare qualcosa solo nel baule all’accampamento. In compenso potrete disporre di due set di armi attive, ma spesso questo non vi basterà. Se farmate per salire di livello o accumulare denaro sarete costretti a tornare a casa dai punti di teletrasporto frequentemente e questo è un impiccio. Però avrete un piccolo aiuto: le pergamene. Per prima cosa vi conviene acquistare il tomo del portale del cittadino e il tomo dell’identificazione. Entrambi occupano due spazi e possono contenere fino a 20 pergamene ognuno, liberando notevolmente spazio. Un altro oggetto da avere assolutamente è una cintura in grado di contenere 8 o 12 o più pozioni. Riempiendo la cintura libererete spazio nell’inventario, dato che le pozioni ne occupano una buona fetta. Infine, dopo aver completato il secondo livello, otterrete il cubo horadrico. Tale oggetto serve per combinare altri oggetti e può essere usato come spazio aggiuntivo, ma attenzione: quello che sta dentro il cubo deve uscire da esso per funzionare, perchè pozioni e talismani là dentro perdono di efficacia.
Un piccolo trucco per le pergamene del cittadino: se siete distanti dal teletrasporto o nei pressi di un nemico potente aprite un portale, e poi proseguite nell’avventura: cosi facendo alla vostra eventuale morte troverete il portale aperto all’accampamento e potrete fare ritorno in fretta alle vostre spoglie.
Le armi e i punti abilità
Occhio a cosa brandite. Molte armi ritrovate lungo il percorso sono di tipo diverso: normali, rari, magici, unici e set di completo. Un arma meno potente ma con proprietà uniche o effetti magici si rivela essere migliore all’atto pratico. Per cui leggete tutto bene e comportatevi di conseguenza. La stessa cosa vale per i punti abilità: una volta spesi non possono essere riassegnati se non con un paio di modalità che possono verificarsi una volta sola. Scegliete con calma pazienza e cura le abilità che intendete usare e non fatevi prendere dal fatto che avete 10 slot per equipaggiarle. Alla fine si usano sempre e solo le abilità più convenienti nel gioco, quindi riflettete
Diablo II: Resurrected è un gioco che al di là della sua componente hack and slash richiede ragionamento e cautela. Tenete d’occhio la salute, il mana e l’equipaggiamento. Valutate il terreno e gli avversari tenendo conto del tipo e del numero e assoldate ed equipaggiate sempre un mercenario: hanno l’abitudine di lanciarsi nella battaglia e questo serve a farsi un’idea della situazione.
Diablo II: Resurrected è un titolo che grazie alla profonda rimasterizzazione presenta uno spessore incredibile. Non bollatelo come datato prima di avergli dato una possibilità e se volete saperne di più non perdete la nostra recensione direttamente dalla tastiera di Steven Malasorte.