Dark Souls II: Guida ai boss – Signori degli Scheletri
Un regno di ossa nelle profondità del Boschetto del Cacciatore oltre una rumorosa cascata: affrontiamo la lugubre dimora di un terzetto non-morto conosciuto come i Signori degli Scheletri.
Il Boschetto del Cacciatore è “diventato un teatro costruito su montagne di ossa”, scrivevamo nella guida ai boss di Dark Souls II dedicata al Carro del Boia. Il bosco era a tutti gli effetti un palcoscenico dove si tenevano regolari battute di caccia di non morti, braccati per via della loro diversità. I più sfortunati finivano il resto dei loro giorni (terreni) nel Purgatorio dei Non Morti, che è in realtà una deviazione dal Boschetto del Cacciatore, una prigione dove venivano torturati dal Carro del Boia.
I più fortunati, se così vogliamo dire, cacciati, uccisi ma non ritenuti eleggibili dal Purgatorio furono invece tumulati in delle catacombe arrangiate sparse verso la fine del boschetto oscuro. In queste, alcuni scheletri si sollevano ancora e ancora, a causa dei negromanti che disturbano il loro riposo: la loro è una vendetta d’istinto verso il re e i suoi comandanti, coloro che gestivano le battute di caccia.
Lo scroscio di una cascata vicina è in realtà il segnale dei veri padroni dell’area: quei comandanti che hanno tradito il re e si sono uniti alle file scheletriche diventando i Signori degli Scheletri.
Similmente alle Sentinelle della Rovina, anche questo è uno scontro uno contro tre. A differenza delle Sentinelle che avevano tre barre della vita ciascuna, i Signori degli Scheletri ne condividono una, ma non è tutto semplice come appare. Hanno perso il loro nome di battaglia, e l’unica cosa che li differenzia è l’arma che impugnano:
- Il Signore degli Scheletri sinistro impugna una falce.
- Il Signore degli Scheletri centrale brandisce un bastone magico con cui utilizza piromanzie.
- Il Signore degli Scheletri destro utilizza un’alabarda oscura e piromanzie.
Tenete bene a mente queste differenze, perché la particolarità del boss sta che a Signore ucciso arriva un determinato tipo di scheletri a dare manforte a quelli rimanenti. Nello specifico:
- Uccidendo il Signore degli Scheletri con la falce arriveranno scheletri con scimitarra e scudo.
- Uccidendo il Signore degli Scheletri col bastone arriveranno scheletri-ruota.
- Uccidendo il Signore degli Scheletri destro con l’alabarda arriveranno scheletri con due falcioni.
È fondamentale uccidere prima un Signore e occuparsi dei suoi scheletri prima di passare al prossimo visto che gli scheletri arrivano soltanto alla morte di uno specifico signore. Un altro consiglio che semplifica non poco la boss fight è lasciare il Signore degli Scheletri con il bastone per ultimo dato che gli infami scheletri-ruota, uniti alla telecamera, sono tra i nemici più devastanti di Dark Souls II.
Tenuto conto di questi aspetti i Signori degli Scheletri sono “tanto fumo e niente arrosto”, nonostante la loro introduzione che li vede scendere dal trono di ossa su cui sedevano e l’arena, grande e divisa da tre cumuli di ossa che fanno da pilastri, può essere usata a proprio vantaggio per separare i boss e soprattutto gli scheletri minori, che forse costituiscono la vera difficoltà di questa prova.
Sono tutti deboli al fuoco, agli attacchi contundenti e, al tempo, alle urne sacre prima che fossero patchate e rese quasi inefficaci. Vediamo come al solito gli attacchi, la cui lista è piuttosto scheletrica (ba dum tss, NdR).
Attacchi:
- Colpo di falce/colpo d’alabarda: i Signori degli Scheletri rispettivamente con falce e alabarda muoveranno un fendente. Sono attacchi davvero semplici, tanto che potete schivarli, aggirarli e punirli con un backstab.
- Palla di fuoco: i Signori con bastone e alabarda spareranno una palla di fuoco, mostrandosi non questi grandi piromanti alla fine. Schivate lateralmente, o in maniera ancora più semplice proteggetevi dietro una colonna dell’arena.
- Necromanzia: non un vero e proprio attacco ma come detto degli scheletri si aggiungeranno alla festa a ogni morte di un Signore. Liberatevi di essi prima di occuparvi di un altro Signore per non finire circondati e attenzione che gli scheletri sono capaci di fare parry. Una tattica per liberarsi temporaneamente di loro è lanciare un teschio esca nella direzione opposta (o se siete stregoni la magia Brama, acquistabile da Carhillion).
Il boss si considera sconfitto quando sia i Signori che tutti gli scheletri minori sono caduti.
Drop:
15.000 anime.
Anima dei Signore degli Scheletri (creazione, da Straid: Alabarda ruggente).
Anello di Lapislazzuli +2 (solo New Game+ o dopo aver usato un Falò Ascetico).
Il set dei Signore degli Scheletri diventa acquistabile da Gren nel Purgatorio dei Non Morti.
Lore:
Nel Boschetto del Cacciatore, il tempo ha eroso la distinzione tra carcerieri e prigionieri e tra cacciatori e prede. Adesso non sono altro che scheletri, destinati a infestare il bosco e richiamati al dovere dal giaciglio che chiamano tomba quando necessario.
La saga di Dark Souls è piena di scherzi del destino, e i Signori degli Scheletri non fanno eccezione: anche loro umani una volta, anche loro hanno dovuto fare i conti con la maledizione e diventare ciò che hanno cacciato per tanto tempo, tanto da diventare comandanti della stagione di caccia in salsa non-morta. Ridotti a una vestaglia purpurea svolazzante e due occhi rossi essi hanno dimenticato la loro vecchia missione e la loro fedeltà al re e, abbandonati al loro marciume, sono rinati con un’altra: creare un regno di ossa indossando tre corone di eguale fattezza.
“Al gioco del trono o si vince o si muore. Non c’è una terza possibilità”, si dice in una popolare saga fantasy lungi dal terminare. I Signori degli Scheletri sono morti ma nella loro rinascita credono di aver vinto, sedendo su troni ossei composti dalle carcasse cui loro stessi tempi addietro avevano dato la caccia. Questa loro convinzione è rimasta tale per parecchio tempo, finché non è arrivato un prescelto attraversando un grande mare d’erba.