Dark Souls – Guida ai boss: Guardiano del Santuario

L’avventura a Lordran prosegue: oggi andremo ad affrontare il primo boss del DLC di Dark Souls “Artorias of the Abyss”, il Guardiano del Santuario. Appena entrati nel portale, vedremo dinanzi a noi un corridoio, che ci condurrà all’interno di un’arena, in cui affronteremo la suddetta chimera. Essa fa la guardia alla Contea di Oolacile, quindi per accedere agli altri contenuti dell’espansione ci toccherà sconfiggerla.

Niente paura: non è un ostacolo particolarmente ostico e, con il nostro aiuto, avrete la meglio molto rapidamente. Siete pronti?

Strategia e consigli utili:

Come prima cosa, sappiate che è molto rapido, quindi cercate di essere leggeri, in modo da poter schivare agevolmente i suoi attacchi. Una volta entrati nell’arena, schivate e attaccate appena finisce di colpire. Se inizia una serie di attacchi, tenetevi a debita distanza. Se utilizzate armi pesanti attaccatelo soltanto una volta, mentre invece se usate armi leggere potete colpirlo anche più volte, prestando però sempre attenzione a schivare al momento giusto.

Proseguite schivando e attaccando al momento giusto e il gioco è fatto.

Attacchi:

• Carica – il boss cercherà di colpirvi con le sue corna, caricandovi dopo aver abbassato la testa
• Sparo elettrico – quando distante da voi, il boss sparerà proiettili elettrici, non eccessivamente veloci
• Volo e carica – il boss cercherà di colpirvi caricandovi dopo aver spiccato il volo (lo farà quando siete distanti da voi), attacco che farà sì che abbassi la coda, dandovi l’occasione di colpirla e tagliarla
• Volo e sparo elettrico – il boss spiccherà il volo e inizierà a sparare proiettili elettrici
• Attacchi con le corna – il boss cercherà di colpirvi con le sue corna, muovendo la testa da destra a sinistra e poi da sinistra a destra
• Attacchi con corna e zampe – il boss cercherà di colpirvi con una serie di zampate e di attacchi con le corna (tenetevi a distanza)
• Onda d’urto – il boss si alza su due zampe e poi ricadrà per terra, causando un’onda d’urto (tenetevi sempre a distanza)
• Arretro – il boss arretrerà di diversi metri, facendovi perdere il lock

Drop:

• Anima del Guardiano
• Coda del Guardiano (se gli tagliate la coda)
• 30.000 anime
• un’Umanità

Di questa affascinante creatura, posta a difendere l’accesso alla Contea di Oolacile, si sa ben poco. Anche il fatto che la sua anima non è possibile scambiarla per creare un’arma speciale è segno indicativo di una rilevanza ambigua all’interno della lore del gioco, ma non per questo inutile. La particolarità che più risalta, comunque, è quella legata al suo rapporto con la morte: una volta uccisa, infatti, la creatura (ritornando al punto iniziale del DLC successivamente) la si ritrova in vita, e per giunta accompagnata da altri esseri simili. Questo, purtroppo, non fa luce sulla sua genesi, ma sembrerebbe confermare la natura immortale sia del luogo sia della creatura stessa. Gli occhi rossi, poi, sembrerebbero voler sottolineare la provenienza della stessa dalle profondità dell’Abisso. Che sia stata generata dallo stesso Manus per impedire l’accesso ai più temerari? Lo scopriremo solo vivendo… o, per meglio dire, morendo!