Dark Souls – Guida ai boss: Drago Famelico
La nostra guida ai boss di Dark Souls continua nelle Profondità, dove il Non Morto Prescelto dovrà affrontare un eco del passato: il Drago Famelico.
Nella scorsa guida sui boss di Dark Souls ci siamo sbarazzati del Demone Capra, e con la sua morte abbiamo ottenuto la Chiave delle Fogne con cui possiamo aprire la porta più avanti e addentrarci nelle vere Profondità, che non sono altro che le fogne del Borgo dei Non Morti.
Tra macellai cannibali, ratti giganti e rane maledicenti che popoleranno i vostri incubi, questo luogo labirintico porta a una delle due entrate della Città Infame, zona obbligatoria per suonare una Campana del Risveglio e iniziare ad aprirsi la strada per la Fortezza di Sen.
Se non avete scelto la Chiave Universale come dono iniziale (che vi permette con ben altro percorso, con una shortcut, di aggirare parte della Città Infame) o semplicemente vi è capitato di entrare alla Città Infame per la sua porta principale (che porta alla zona alta della città), vedrete ben presto che è chiusa e che avrete bisogno di una chiave.
Per prendere la chiave basta fare qualche passo indietro e imboccare l’entrata sulla sinistra (girati dal portone) o sulla destra (se siete nel corridoio che conduce al portone)… ma non crederete che sia così facile, vero? È palese che quella zona su cui vi affacciate è un’arena, alla quale potete arrivare attraverso delle scale. C’è una nebbia di rito, e come (quasi) ogni nebbia il boss: il Drago Famelico.
Il drago è diverso da qualunque cosa abbiate affrontato al momento. Evitiamo ogni riferimento alla locuzione freudiana e, dopo aver ripreso la nostra mascella da terra per uno dei boss design più ispirati e iconici degli ultimi anni, capiremo che abbiamo davanti un drago gigantesco e piuttosto deformato.
Due piccole premesse: uno, se siete in forma umana, nella zona vicino la nebbia potrete evocare due NPC che vi aiuteranno con il boss. Vi consigliamo di non evocarli, in quanto ciò non fa altro che triplicare la vita del boss, già alta di suo. Al massimo, se volete una distrazione (ma non serve), scegliete uno dei due (Solaire, se ha la costanza di alzare lo scudo). Due, assicuratevi di aver ucciso l’Invocatore di Seath presente nelle Profondità: se non lo farete si unirà anche lui alla festa, buffando il drago e facendovi diventare un bersaglio che non volete essere.
Detto ciò, il drago può incutere timore, se non altro per le dimensioni o per l’enorme bocca che ha preso il posto del torace, ma con la giusta pazienza è un boss abbastanza semplice. Come avrete capito dalla premessa, il Drago Famelico è un boss opzionale e anche per questo – oltre al fatto che è comunque un drago – che ha molta vita. Il suo punto debole è la piccola testa, quindi quando sceglie di mostrarla è la vostra occasione di colpirlo. Il Drago Famelico è distruttivo, e nemmeno aggirarlo arrivando alla coda è una valida alternativa, sebbene la coda si possa tagliare con qualche colpo deciso (c’è anche un regalino per voi, se ci riuscite). La regola chiave è schivare, schivare, schivare. Essendo un drago è debole all’elettricità: se avete della Resina Dorata con voi, è tempo di usarla. Le colonne sono inutili, ma l’arena è molto grande e dà molto spazio di manovra.
Vediamo i singoli attacchi della creatura:
- Affondo: Dopo un ruggito, il boss aprirà la sua “bocca” e si schianterà a terra. Questo è un attacco da “fishare”, ovvero da fargli fare. Bisogna uscire dal raggio d’azione della mossa e schivare il colpo: il drago rimarrà incastrato a terra per qualche secondo, esponendo la testa. Due, tre colpi al massimo sono sufficienti, ma gestite la vostra stamina, perché se non ne avete abbastanza per schivare il colpo quando si riprende…;
- Carica: È forse l’attacco più devastante del Drago Famelico, in grado di annientarvi in un colpo: il boss farà una lunga carica portando tutto con sé – compresi voi se siete sfortunati. A seconda della distanza, sarà più o meno facile evitare questo treno draconico. Finita la carica, il boss si fermerà abbastanza da essere colpito. Approfittatene, ma senza avidità;
- Salto e schianto: Il Drago Famelico non può volare, ma ha trovato modi alternativi per repellere le minacce: seguito dalla carica o quando siete lontani da lui, il boss salterà e resterà sospeso in aria per un secondo prima di cadere cercando di schiacciarvi. Quando salta non dovete perderlo di vista: come avrete capito i suoi colpi fanno abbastanza male;
- Furia: Il boss si arrabbierà ulteriormente e inizierà a riempire di zampate l’area a lui sottostante. In generale, ogni attacco è “anticipato” da qualcosa, un suono o un movimento: cercate di non rimanere come baccalà davanti a lui per troppo tempo, ecco;
- Colpo di coda: Credevate che fosse il suo punto cieco? Ovviamente no. Il colpo di coda è piuttosto frustrante; lo farà quando ronzerete troppo dietro di lui e vicino la coda. Attacco che può essere schivato o minimizzato con il taglio della coda. Dopo il taglio netto il boss potrà ancora colpirvi, ma il danno sarà abbastanza ridicolo. Detto questo, la coda è comunque il male minore, quindi concentrarsi su quella non è una brutta strategia;
- Calcio: Il Drago può anche calciare con le zampe cercando di colpirvi. Riaggiustatevi in modo che ciò non accada;
- Presa: Il boss può anche cercare di afferrarvi con la mano e farvi fare una gita nella sua gabbia toracica. La presa fa molto male, per questo è un attacco da evitare prima (fa appunto la “mossa” di volervi prendere) o starete già ripetendo il boss;
- Acido: Il Drago Famelico implementerà quest’attacco quando è vicino alla morte. Dopo essersi contorto, il drago sputerà un’enorme quantità di acido che danneggerà il vostro equipaggiamento se finite per sguazzarvici. Correte a più non posso nella direzione opposta finché il mare velenoso non scomparirà.
Il Drago Famelico, con una sapiente gestione della stamina e la pazienza come arma primaria, è abbastanza semplice, per quanto possa essere uno scontro lungo. Magia e armi a distanza sono una valida alternativa, ma specialmente le seconde non faranno molto danno al Drago.
Drop:
- Chiave della Città Infame (chiave che serve per aprire il portone);
- 30.000 anime;
- x1 Umanità gemelle;
- x1 Osso del ritorno;
- Ascia del Re Drago (se tagliate la coda al Drago Famelico vi verrà data questa possente arma draconica che, al costo di 50 a forza o 34 con due mani, con R2 e similari rilascerà una devastante onda d’energia).
Ci siamo volutamente rivolti male al Drago Famelico nel corso della guida: in realtà sarebbe meglio chiamarla draghessa, in quanto è un esemplare femmina di drago. È infatti discendente degli antichi draghi totalmente corrotta dal tempo e dalla fame – il suo torace diventato un enorme fauce – che, trascinatasi e insediatasi nelle Profondità, è davvero lo specchio di una razza ormai estinta. L’avidità, desiderio da sempre associato ai draghi, ha contorto la vera essenza di quest’animale leggendario, e forse sopprimerla vuol dire, in realtà, liberarla dalle catene che l’hanno portata dai cieli fino in una fogna, torcendo la sua stessa natura.