Dark Souls – Guida ai boss: Demone Toro

Risaliamo idealmente nel nostro percorso per mettere fine al vagare di un altro demone, questa volta dalle sembianze taurine: il Demone Toro.

Nell’ultima guida ci siamo destreggiati contro un antico drago corrotto dalla fame, il Drago Famelico. Potremmo aprire la porta della Città Infame e avvicinarci a suonare una Campana del Risveglio, ma la cittadina arroccata deve la sua nomea a una difficoltà particolarmente sentita, a causa anche di un frame rate che è stato sistemato solo con Dark Souls: Remastered.

Se risalissimo le Profondità e facessimo quello che è considerato il percorso standard di Dark Souls, almeno per una prima run, vale a dire partire dal Borgo dei Non Morti e toccare le fogne solo successivamente, allora in questo caso dovremmo vedercela un altro boss, generalmente il secondo che si sfida durante un’avventura “normale” (il Demone Capra è il quarto/quinto, seguito dal Drago Famelico) e quindi dove inizia la “vera” difficoltà, mettendo a dura prova i giocatori in erba: il Demone Toro.

Dark Souls Remastered

Non uno dei boss più brillanti del gioco, sia per gameplay che per intelletto, il fratellone del Demone Capra è a guardia di un ponte che porta fino alla chiesa dove è situata un’altra Campana del Risveglio. Il Demone Toro è un boss con le sembianze di un minotauro ed è un boss opzionale, perché può essere aggirato lasciandolo per sempre al suo destino di guardiano (nemmeno tanto inquadrato) con la chiave universale. Lordran è diventata la casa abusiva di questi demoni vaganti, da cui il venditore non morto seminascosto all’inizio del Borgo dei Non Morti ci mette in guardia.

Dark Souls guida Demone Toro

Il Demone Toro non è un boss che appare immediatamente superata la nebbia: bisognerà arrivare più o meno a metà del ponte per vederlo saltare baldanzoso da un torrione con la sua ascia, voglioso di ucciderci. A questo punto si possono utilizzare diverse strategie, ma prima di tutto attenti alla schiena! Il ponte è costituito da un altro torrione, quello che ci siamo lasciati alle spalle, e sopra questo torrione vi sono due fastidiosi balestrieri. Questi non morti devono essere eliminati, altrimenti renderanno la battaglia più difficile di quanto possa sembrare, tenendo conto anche dello stretto ponte su cui il Demone Toro passa a stento.

Correte quindi indietro a tutta birra verso dove siete entrati e salite le scale sulla sinistra, che molto probabilmente non avevate notato arrivando. In cima al torrione occupatevi dei balestrieri, così lo scontro sarà riequilibrato uno contro uno… se non pensate per un momento che vi trovate davanti un essere assetato di sangue che brandisce un’ascia bipenne grande tre volte voi. Il consiglio è quello di rimanere sul torrione e fare di esso la vostra arena: il ponte è molto scomodo, mentre il torrione concede, grazie a uno spazio decente, il tempo di schivare. Il Demone Toro, a questo punto, resterà per qualche secondo fermo a guardarvi, prima di ricordarsi che sa saltare e raggiungervi sulla torre. Come tutta la specie dei demoni, anche il Demone Toro subirà danni extra da armi brandite dai Cavalieri Neri, ma è molto probabile che a questo punto del gioco li abbiate evitati o non siate stati benedetti abbastanza dall’RNG alla loro morte.

Un metodo molto veloce per sbarazzarsi del boss, che può essere considerato “cheap”, è quello di saltare addosso al Toro con la vostra spada affilata e infliggergli un duro colpo, come per il Demone Vagante. Mentre si riprenderà, risalite le scale e ripetete il processo: in due o tre colpi dovrebbe essere storia.

Se volete uno scontro più pari, lasciate che Demone Toro salga a farvi compagnia. Da lì vi delizierà con la sua grande selva di attacchi (lo prendiamo in giro, ma lo vediamo come un vecchio amico ormai). Il piromante ha vita facile contro questo boss, ma qualsiasi sia la vostra classe lasciate a casa lo scudo, dal momento che il Demone Toro è un’ottima palestra per imparare a schivare. Occhio alla stamina e agli attacchi del boss, che vi elenchiamo qui di seguito:

  • Colpo veloce: l’attacco più comune e veloce del Demone Toro, da schivare con un roll dalla parte opposta, anche solo per la sua fastidiosaggine;
  • Colpo potente: attacco più potente, ma anche lento e prevedibile: Toro alzerà in alto l’ascia con entrambe le mani con l’intenzione di suonarvela in testa e magari fare anche un po’ di danno da schianto. Rotolate dalla parte opposta per evitarlo o fategli marameo passando dietro di lui;
  • Schianto: il Demone Toro, più pomposo e nerboruto del Demone Capra, farà un breve salto in aria e si schianterà a terra. Come sempre il Toro comunica con i movimenti quello che sta per fare;
  • Schianto +: ok, questo fa male ed è da evitare a tutti i costi. Il Demone Toro si preparerà per un salto più lungo e più potente, abbassandosi leggermente e poi lanciandosi, ascia pronta all’uso. Di solito è salterino quando siete troppo distanti da lui.

Essendo il Demone Toro un boss che verrà riciclato nel corso del gioco diventando un nemico “minore” senza cambiamenti di sorta al moveset, è un nemico standard e non regala molte sorprese, se non un primo, duro impatto con il mondo di Lordran.

Drop:

  • 3000 anime;
  • x1 Umanità;
  • x1 Osso del Ritorno;
  • Ascia bipenne del demone (raro drop che è possibile ottenere anche più in là nel gioco, con 46 di Forza è tra le armi pesanti più devastanti del gioco).

Dissolto il demone e continuando oltre il ponte faremo la conoscenza di uno dei personaggi più benvoluti di tutta la serie di Dark Souls, mentre se procediamo a sinistra incontreremo un vecchio “amico”.

Dark Souls Black Knight

Un demone taurino nel Borgo dei Non Morti e un demone caprino nei sotterranei… chissà se i Cavalieri Neri di Gwyn, stazionati nel Borgo, reminiscenti della loro missione contro i demoni ma ormai vuoti, vegliano contro questi esseri vaganti, figli di una strega che ha giocato troppo con il fuoco e ha finito per bruciarsi… letteralmente.

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