Dark Souls – Guida ai boss: Demone del Rifugio
Dark Souls è uno dei prodotti più innovativi della storia recente dei videogiochi, nonché uno dei titoli più complessi da approcciare. Avete bisogno d'aiuto per sconfiggere i vari boss presenti? Siete nel posto giusto!
Cosa succederebbe se vi risvegliaste all’interno di un mondo minaccioso, ostile e violento come non mai? Un mondo dove l’unica luce visibile è da cercare dentro di sé, poiché l’oscurità ha abbracciato ogni cosa? Probabilmente, la risposta più semplice sarebbe quella di cercare di sopravvivere. Sopravvivere ad ogni costo ad un ecosistema ostile e minaccioso, che riserva oscuri risvolti in ogni dove.
Nel sepolcrale mondo di Dark Souls, portare a casa la pelle è un’impresa ardua un po’ per chiunque, ma niente paura: Gamesource è qui apposta per voi. Disfarsi dei nemici comuni, che pullulano per le strade di Lordran, può non rappresentare un ostacolo particolarmente ostico, ma avere ragione dei vari boss disseminati per l’enorme mappa (o mappe) di gioco non sarà così facile. E qui entriamo in gioco noi: volete sconfiggere senza affanno il Demone Capra? Volete disfarvi senza problemi di Orstein & Smough? Allora siete nel posto giusto! Partiamo con ordine ed occupiamoci, oggi, del primo boss del gioco: il Demone del Rifugio.
Strategia e consigli utili
Il Demone del Rifugio è uno dei boss più semplici da sconfiggere della produzione targata FromSoftware e, sicuramente, quello più facile da trovare. Appena giunti al Rifugio del Non Morto ed imboccata la prima (ed unica) porta apribile, vi ritroverete faccia a faccia col gigantesco guardiano, a primo impatto minaccioso e spaventoso anche più del dovuto. Essendo ad inizio avventura in possesso di una misera spada spezzata, il gioco vi offre la possibilità di scappare dalla battaglia, ma è presto per festeggiare: superata la zona tutorial, infatti, il gigantesco demone, munito di un altrettanto gigante martello, vi aspetterà comunque al varco, pronto ad opporsi senza esclusione di colpi alla vostra imminente fuga.
In verità, dopo aver reperito oggetti come equipaggiamenti, armi e scudo, lo scontro col boss assume una difficoltà piuttosto bassa, anche per la natura, se vogliamo, fin troppo prevedibile del guardiano. Il boss, infatti, a differenza di tanti altri che incontreremo più avanti, non ha un parco tecniche molto ricco e risulta facile da schivare/bloccare una volta imparati i vari “pattern” d’attacco. La prima cosa da fare, una volta iniziato lo scontro, è avvicinarsi il più possibile alla creatura. Più vicini starete, meglio sarà, perché andrete a ridurre enormemente il numero di mosse a sua disposizione. L’ideale è stargli dietro, lasciandolo attaccare, per poi replicare con un paio di colpi alla volta, senza mai strafare. Lo scontro è ancor più facile per le classi magiche, dato che il demone è molto sensibile ai loro attacchi peculiari.
Tenete a mente, poi, che nel caso voi voleste entrare in possesso della sua arma speciale, il “Grande Martello Demoniaco”, dovrete affrontare il boss subito: non dovete scappare al primo incontro ma ucciderlo immediatamente, senza l’ausilio di equipaggiamenti e potenziamenti vari. Un’impresa tutt’altro che semplice, ma niente paura: qualora non riuscite al primo colpo potete sempre riprovarci in “NG+“.
Attacchi
- Attacco verticale – un colpo facilmente evitabile rotolando lateralmente o semplicemente correndogli intorno, ma capace di arrecare ingenti danni.
- Attacco orizzontale – molto più difficile da evitare ma anche altrettanto meno dannoso. L’attacco in questione copre un raggio d’azione quasi totale, ed è in grado di colpirvi anche qualora voi foste dietro al boss. L’ideale è stare lateralmente alla creatura non appena inizia ad eseguirlo.
- Tonfo aereo – attacco prevedibile e facilmente evitabile, poiché il guardiano comincerà a levitare ad altezza non molto elevata per poi schiantarsi al suolo generando ingenti danni. Per schivarlo basterà allontanarsi.
- Colpo sismico – probabilmente l’attacco più potente della creatura. Si tratta di una sferzata frontale con la quale il boss vi attaccherà grazie alla potenza del suo martello, ma niente paura: se avete seguito la nostra guida non vi colpirà mai.
Drop
- 1000 anime
- 5 Umanità
- Grande martello demoniaco (se lo uccidete al primo incontro “senza” scappare)
- Chiave del pellegrino (se lo uccidete al secondo incontro, altrimenti vi verrà donata da Oscar di Astora)
Seppur non rappresentando uno dei boss più riusciti della produzione, sia esteticamente, sia a livello strettamente ludico, è innegabile quanto questa creatura possa suscitare un grande fascino intorno a sé. La prima cosa che ci viene da pensare è: come è finito lì? E perché? Due domande estremamente complesse, a cui è molto difficile dare una risposta oggettiva e che riesca a fugare i vari dubbi. Il quesito assume una valenza ancora maggiore se si tiene conto della genesi della creatura, uno dei cosiddetti “Figli del Caos” originati nella remota Lost Izalith. Una creatura del genere, in un posto simile, può avere tanti significati e nessuno. Potrebbe essere finito il quel luogo casualmente, certo, ma anche essere stato posto lì a protezione del rifugio. Ma da chi? Probabilmente, la creatura è finita in quel luogo un po’ per caso, magari tenendo fede alla propria natura di demone errante, o per meglio dire “vagante”, ma questo termine non sarebbe esattamente il più appropriato… il motivo, però, lo scopriremo più avanti.