Dark Souls – Guida ai boss: Culla del Caos
Ci siamo: in questa guida vi aiutiamo a mettere fine alla madre della razza demoniaca, la Culla del Caos, tra i boss più problematici di Dark Souls.
Oh, la Culla del Caos… In una guida completa che si rispetti purtroppo dobbiamo includere anche lei nella lista. Scriviamo purtroppo perché la Culla è, senza girarci intorno uno, dei casi peggiori di boss design della storia recente del videogioco.
In fondo, senza volerlo, la Culla del Caos ha l’ultimo frammento che serve al Ricettacolo dei Lord per aprire la strada a Gwyn. Gli altri lord sono stati abbondantemente coperti: Seath il Senzascaglie, Nito e i Quattro Re. Manca lei, punto dolente di ogni gioco che si rispetti.
Se giocassimo a trova l’intruso, a spiccare fuoriluogo tra i lord sarebbe appunto la Culla del Caos, la madre generatrice di tutti i demoni. Il Demone del Rifugio, i Demone Toro, i Demone Capra e molti altri sono frutto di questa creatura nata dal caso, e che per caso ha il frammento che ci serve.
Questa culla demoniaca risiede nel cuore di Lost Izalith, oltre le Rovine del Demone. Per questo motivo sconfiggere Scarica Infinita è obbligatorio, mentre gli altri due boss prima di lei sono opzionali, ma solo donando 30 umanità alla Fair Lady, sorella di Quelaag; dopo aver stretto un patto con lei, attraversando un passaggio segreto dimenticato si arriva direttamente a Lost Izalith.
Luogo di perdizione e ormai abbandonato, alla mercé di demoni minori e altre creature orripilanti, la leggenda narra che FromSoftware abbia affrettato i lavori in quest’area perché il titolo sarebbe uscito di lì a poco e che quindi Lost Izalith sia incompleta, abbozzata. E come un marchio a fuoco sempiterno, la Culla del Caos ci mostra in che modo.
Un attimo prima di sfidare la Culla dobbiamo vedercela con una figura vestita con gli stessi indumenti che abbiamo trovato vicino Scarica Infinita: una figlia della Strega di Izalith sopravvissuta alla catastrofe che ha avviluppato le sue sorelle, di cui lei era la più grande. Questa esperta piromante è l’ultima difesa che ha a disposizione la Culla del Caos, sempre se non contiamo… la difficoltà artificiale.
Bando alle ciance: la Culla è un essere fatto di legno e fiamme del caos ed è un boss trabocchetto in quanto è una gimmick, vale a dire che funziona su un meccanismo diverso da tutti gli altri boss di Dark Souls: non essere un boss in senso stretto. Ha una barra della vita, ma questa è fittizia e in realtà il “vero” boss è ciò che c’è oltre i diversi rami che la Culla del Caos erge a difesa di un esserino indifeso. Durante questa bossfight avere una buona difesa contro il fuoco aiuta molto: per uno strano scherzo del destino il Gold-Hemmed Black Set (il set trovato sul cadavere vicino Scarica Infinita) vi verrà incontro.
Vi servirà molta pazienza contro la Culla del Caos: il boss è una carogna e ve ne accorgerete a partire dalla sua seconda fase. Per poter procedere infatti “dentro” la Culla bisognerà andare nei globi agli estremi della creatura e colpire i rami arancioni, spezzando i sigilli. Solo allora la strada verso il vero boss si aprirà… o meglio, crollerà sotto i vostri piedi.
Dalla seconda fase in poi (quando vi disferete di uno dei due estremi) il terreno inizierà a crollare poco prima del vostro passaggio e la Culla del Caos sarà così gentile da accompagnarvi con la sua manona verso il baratro che porta a una morte molto frustrante. Ovviamente è difficile scrivere in quali punti esatti, ma lo imparerete a vostro discapito. Questo sono infatti prefissati e non randomici. Schivare gli attacchi col pavimento pericolante non è la migliore delle idee, per questo potete aggiungere alla vostra faretra uno scudo di quelli con una stabilità alta che vi permetterà di resistere (forse) alle spinte del boss e procedere con cautela.
Attacchi:
- Spazzata: l’attacco più comune della creatura è la sua infame manata, con cui cercherà di spingervi di sotto. La mano compie un arco orizzontale, da sinistra a destra o viceversa, fino a due volte. È parabile;
- Artiglio infuocato: una volta rotto uno dei sigilli dalla schiena del demone uscirà un’enorme falce infuocata. Con questa il boss artiglia in verticale il lato più lontano della stanza fino a farlo arrivare a voi. Schivabile in quanto verticale a sinistra o destra. Alla rottura dell’altro sigillo gli artigli diventeranno due;
- Crollo del pavimento: l’attacco, se così possiamo chiamarlo, che rende la Culla del Caos… la Culla del Caos;
- Palmata: il boss cercherà di schiacciarvi con la mano. Attacco lento e schivabile ai lati;
- Pioggia di fuoco: una raffica di palle di fuoco dalla vostra amichevole Culla di quartiere. Molto raro, le palle di fuoco sono randomiche e facilmente schivabili, l’unico vero fastidio è quello di destabilizzarvi e farvi cadere;
- Tempesta di fuoco: volete riflettere sul da farsi stando fermi in un punto sicuro della mappa? Ripensateci! Vedrete il pavimento prepararsi a emanare fuoco per eseguire una tempesta di fuoco simile alla piromanzia. Questa è l’offensiva più devastante del boss ed è consigliabile evitarla allontanandovi dalle zone rosse. Con una bassa difesa contro il fuoco non avrete scampo contro quest’attacco;
- Cancello di fuoco: altro attacco poco conosciuto del demone per eccellenza, avviene quando vi fermate troppo davanti alla base dell’albero senza proseguire dopo la grande radice. Avvolge l’area di fiamme.
Per raggiungere il cuore della creatura, dovrete saltare su una grande radice sporgente che, dopo aver infranto entrambi i sigilli, diventerà visibile davanti al boss al centro dell’arena: un puro salto della fede. Attenti alle sue spazzate: la gran parte del terreno avrà ceduto. Se atterrerete sulla radice – ve lo auguriamo, visto che Dark Souls non brilla per platforming – sarete a metà strada (e se avete sangue freddo, aspettate che faccia le manate, correte, fermatevi un secondo e rotolate sulla radice). A quel punto, correte falciando tutti i rami fino ad arrivare alla fine del percorso. Attenzione: in questa fase la Culla del Caos utilizzerà Tempesta di Fuoco nel tentativo di uccidervi. È consigliato indossare le vesti di Quelana e la massima difesa contro il fuoco. Un solo colpo alla fragile creatura che troverete e ce l’avrete fatta: avrete battuto la Culla del Caos… e la Strega di Izalith.
Un metodo più facile per abbattere il boss è quello di farsi furbi armandosi di ossi del ritorno e frecce. Bisogna essere precisi, ma è possibile colpire i rami arancioni e proseguire la bossfight colpendoli da lontano da un punto sicuro con appunto delle frecce e uscire poi dal gioco. Il gioco salverà la rottura del sigillo e verrete teletrasportati alla nebbia, così che potrete fare la stessa cosa con il secondo ramo, utilizzare un altro osso del ritorno e ritornare dal boss per vedersi crollare il pavimento davanti a sè e mostrare la radice che vi serve. È un metodo difficile da mettere in pratica le prime volte (per ovvi motivi) ma è ormai un sistema certificato contro la Culla del Caos.
Drop:
- 60.000 anime;
- x1 Umanità;
- Anima del Lord
La culla demoniaca è nata dalla volontà della Strega di Izalith di prolungare l’Era del Fuoco in un maldestro tentativo di ricreare la Prima Fiamma. La Strega di Izalith, ridotta a un insetto, e la sua progenie sono condannati a una vita millenaria di dolore, come Scarica Infinita, la Fair Lady che ingoia il veleno della Grande Palude o le due falci, che altro non sono che due figlie che proteggono strenuamente la madre. L’unica sopravvissuta intoccata dalla Fiamma del Caos, aberrante creazione che dà vita ai demoni, è Quelana, la prima piromante, che fugge via da Lost Izalith e si rifugia nella Grande Palude con il desiderio di rivedere la sua famiglia, ma troppo codarda nel fare questo passo. Questo letto della vita ha sputato migliaia di demoni ed è così persistente che la sua storia non finisce in Dark Souls ma si estende con i suoi rami in Dark Souls II fino ad arrivare a Dark Souls III ridotto a miseri e tremanti bracieri.