Dark Souls – Guida ai boss: Priscilla Mezzosangue
Viaggio in un mondo freddo e innevato e la sua signora: guida a Priscilla Mezzosangue, confinata nella cassaforte di Anor Londo.
Un occhio esterno vede in lei una delle figure più candide di Dark Souls, ma gli Dei vedono un’aberrazione da confinare: stiamo parlando di Priscilla Mezzosangue, protagonista di questa guida. Priscilla è un boss opzionale e, per certi versi, segreto come Gwyndolin. È l’invisibile abitante di un quadro, il Mondo Dipinto di Ariamis, un mondo innevato, dimenticato e lontano da Lordran.
Per accedere al quadro, sito in una cattedrale di Anor Londo, il Non Morto Prescelto necessita di una bambola, la Bambola Insolita, che si trova sul freddo pavimento della cella iniziale, protetta da un Cavaliere Nero. Per ritornare al Rifugio dei Non Morti bisogna accovacciarsi nel nido del grande corvo, che per primo ci porta a Lordran, e lasciare che ci trasporti indietro. Per raggiungere il nido basterà prendere l’ascensore al Santuario del Legame del Fuoco, saltare anzitempo e dopo un salto di fortuna salire le scale che portano al suo nido. La descrizione della bambola recita:
Una strana bambola con strani indumenti. C’era una volta un abominio che non aveva posto in questo mondo. Lei teneva stretta questa bambola e finì per disegnarsi un mondo freddo e solitario.
In italiano è l’abominio, soggetto della descrizione, ad aver disegnato un mondo “freddo e solitario”. Ebbene, la descrizione della Bambola Insolita è errata, complice un adattamento che finisce, a volte, per stravolgere le descrizioni. La frase originale è:
[the abomination] […] eventually was drawn into a cold and lonely painted world.
Non è stata una libera scelta: l’abominio è stato attirato, è stato rinchiuso nel mondo dipinto, per la sua natura stessa di abominio. Metà drago, metà gigante/dea, considerando le sue dimensioni (forse, da qui “mezzosangue”), Priscilla si erge come uno dei pochi esseri pacifici nel mondo di Dark Souls e, anche per come si pone, è uno dei boss che i giocatori sono più riluttanti a uccidere. In Dark Souls, attaccare o addirittura uccidere Priscilla è considerato un peccato.
Si guadagna davvero poco uccidendo Priscilla – la sua anima e una coscienza sporca – ma una guida è una guida e Priscilla Mezzosangue è l’ultimo baluardo di Ariamis che ci separa dalla nostra libertà. Una volta raccolta la bambola, infatti, e tornati ad Anor Londo, il Non Morto Prescelto potrà interagire con il quadro venendo risucchiato e intrappolato (come Priscilla) in un micromondo innevato e usato come cassaforte, ove rinchiudere tutto ciò che è considerato un oltraggio agli Dei, tra cui la Pietra Rossa, per invadere gli altri giocatori nel flusso distorto di Lordran e il terribile Tizzone Occulto, con cui è possibile forgiare armi per ferire gli Dei. Tutto del Mondo Dipinto di Ariamis, infatti, richiama a un misterioso complotto contro le divinità di Anor Londo e, alla fine del dipinto, tra uomini corvo e corpi fusi in un’atroce falange, si trova l’attrazione principale, l’anomalia finale: Priscilla Mezzosangue.
Una volta superata la nebbia, Priscilla ci guarderà dall’alto verso il basso impugnando un’arma che capiremo essere oggetto del suo esilio: la Falce dell’Assorbimento. Ella ci chiederà gentilmente di lasciare il dipinto (“If thou hast misstepped into this world, plunge down from the plank, and hurry home“), oltre alla “grande menzogna” sulla pacificità degli abitanti (“This land is peaceful, its inhabitants kind“). Siamo dinanzi a un bivio: lasciare il Dipinto e Priscilla Mezzosangue alle nostre spalle, oppure attaccarla. Se decideremo per la seconda, Priscilla diventerà ostile e apparirà la classica barra della vita che segnala un boss. Subito dopo l’attacco, scomparirà, avendo la capacità di diventare invisibile.
L’unica traccia saranno le impronte che lascia sulla neve. Priscilla ha pochi attacchi ed è abbastanza fragile, ma la sua peculiare abilità potrebbe darvi dei problemi. È consigliato equipaggiare l’Anello del Sanguinamento (lo trovate da Oswald l’Assolutore alla Chiesa dei Non Morti). Suscettibile a fuoco ed elettricità.
Attacchi:
- Invisibilità: come accennato, il boss diventerà invisibile e l’unico modo per stanarla sarà seguire le impronte lasciate sulla neve. Per farla ritornare visibile, bisognerà colpirla varie volte fino a farle perdere l’equilibrio. Fatto ciò, sarà molto più semplice affrontarla. Un piccolo trucchetto per riconoscerla: scoccate una freccia, che sarà il vostro “segnalino” su Priscilla.
- Colpo/i di falce: Priscilla è equipaggiata con una falce dall’alto tasso di sanguinamento e dal raggio notevole. Può fare da uno a tre colpi di falce, quasi sicuramente portandovi al sanguinamento e mangiandovi una percentuale di vita. Difficili da evitare quando invisibili, cercate di non essere avari, non lesinando l’uso di uno scudo.
- Soffio di ghiaccio: Priscilla si chinerà e soffierà un vento gelido simile a una bora. L’attacco lascia il boss vulnerabile ed è forse il miglior momento per colpire.
Drop:
- Anima di Priscilla Mezzosangue (con cui è possibile creare la Falce dell’Assorbimento, arma che persino gli Dei temevano: genera sanguinamento sia a chi viene colpito sia a chi colpisce);
- 30.000 anime;
- x1 Umanità Gemelle;
- Daga di Priscilla (aggiunta in automatico all’inventario se le viene tagliata la coda).
Discorso a parte merita come tagliare la coda di Priscilla. Particolarmente ostico, in quanto c’è la possibilità di ucciderla senza impensierire la soffice appendice, è consigliato: avere un’arma che colpisce in verticale; posizionarsi dietro di lei quando ancora non è ostile e colpire quanto più forte possibile la coda senza mirare Priscilla; sfruttare il soffio di ghiaccio per fare un tentativo. La coda ha circa 395 HP. Uscite dal gioco e riprovateci se non sta andando bene. In premio avrete una veloce daga dal folle sanguinamento.
L’anima di Priscilla la marchia come “crossbreed bastard child and antithesis to all life“, nemesi della vita stessa; la sua sola esistenza meritava di essere confinata da degli Dei padri e padroni. Gli Dei, però, hanno lasciato Anor Londo e Seath, il drago albino che per aver tradito la sua specie ha avuto in premio un ducato, si erge quasi a dio nella desolazione di Lordran. Gwyn gli ha donato ben più del titolo di Duca: libertà e possibilità di ricerca saziate da una curiosità malsana, arrivando sotto gli occhi vigili del padre a rapire fanciulle, tra cui le ancelle di Gwynevere, diventate le piangenti Pisaca nei suoi Archivi.
È così sbagliato pensare che Seath, drago diverso da tutti gli altri a causa della sua mortalità, avesse o abbia acquisito la possibilità di riprodursi e si sia spinto fino alla Principessa del Sole e che da questa unione sia nata una meticcia dal pelo bianco di nome Priscilla? Una fanciulla di così alto lignaggio non può essere uccisa perché avvertita come minaccia divina, ma può essere rinchiusa in un “mondo freddo e solitario”, questo sì. E forse i Guardiani del Dipinto non vigilano per evitare che qualcuno entri ad Ariamis… ma che qualcun’altro ne esca.