Company of Heroes: Opposing Fronts – Guida al multiplayer
Catturando i vari punti strategici si verrà ricompensati con il pezzo di territorio annesso. La loro distribuzione sulla mappa è importante, poiché è possibile ricercare aggiornamenti, costruire postazioni difensive ed utilizzare determinati tipi di abilità solo nei propri territori, ognuno dei quali deve per di più essere connesso a quello del QG per poter produrre risorse ed offrire i vantaggi sopra elencati.
Prendendo atto del fatto che i territori più grandi ed allungati sono quelli dei normali punti strategici (munizioni e carburante hanno in genere territori medio-piccoli), è possibile attuare tattiche particolarmente efficaci contro il nemico.
Benché le incursioni ad inizio partita contro la base nemica abbiano pochi effetti per via delle postazioni mitragliatrici iniziali, è possibile negare in fretta all’avversario l’intera mappa con tattiche veloci. Sfruttando il minore tempo di cattura dei normali punti strategici, è possibile dedicarsi all’occupazione di questi soltanto per "accerchiare" la base nemica con i propri territori e disconnettere l’intera mappa da loro (ovviamente, in questo caso si parla di testa a testa). Ricordate di produrre il più velocemente possibile qualche unità base di fanteria e spedirle alla conquista dei suddetti punti; solo alla fine sarà possibile prendersi il tempo di fortificarli.
Come è lecito aspettarsi, il Commonwealth avrà molti più problemi ad attuare una tattica di questo tipo mentre la Panzer Elite ne sarà facilitata.
Per contrastare tali tattiche è necessario produrre armi pesanti capaci di coprire una vasta zona sui punti strategici, impedendo così alla fanteria avversaria di conquistare tali territori; fortificate spesso le zone catturate e tenete sempre da parte una piccola squadra di fanteria molto mobile per intercettare eventuali incursori nelle proprie zone che abbiano superato le difese.
Negare le risorse
Nonostante gli Alleati abbiano eccellenti doti difensive, l’Asse presenta parecchi assi nella manica per negare le risorse al nemico: la dottrina difensiva della Wehrmacht permette di tenere sotto controllo, difendere e, nei casi più disperati, bombardare i propri punti strategici con facilità; le tattiche terra bruciata della Panzer Elite, invece, sono molto efficaci nel rallentare e menomare l’avanzata nemica fino al rimedio estremo, che è quello di far saltare in aria i punti strategici in procinto di essere catturati.
Vi sono, tuttavia, eccellenti metodi per irrompere nel territorio nemico con una certa efficacia: in questo caso, quella che ha più potere è sicuramente l’Asse, forte di ottima fanteria ed eccellenti veicoli. Tocca però agli Alleati avere i loro assi nella manica: la compagnia aviotrasportata è in grado, con una piccola ricognizione, di paracadutare sul luogo scelto squadre di paracadutisti, anticarro e persino di armi pesanti; il supporto commando reali, addirittura, può creare una sorta di base operativa grazie agli alianti ed alle trincee posizionabili dai commando (per non parlare dei carri leggeri Tetrarch, capaci di essere una vera e propria spina nel fianco per semicingolati ed autoblindi).
Dalla prospettiva dell’Asse, invece, è buona cosa tenere sempre 1-2 autoblindi, di cui uno con cannone anticarro per intercettare velocemente gli alianti dei commando e i paracadutisti; contro questi ultimi può essere utile richiamare un bombardamento sulla loro zona di arrivo: una salva ben piazzata potrebbe distruggere tutte le squadre paracadutate (compresi i cannoni anticarro) in una volta.