The Last of Us Part II: 35 anni di ambizione
Una grandezza necessaria
È di ieri l’evento Sony dedicato al capolavoro di Naughty Dog, The Last of Us Part II, pronto ad arrivare fra le nostre mani e sulle nostre console il 21 Febbraio 2020.
Uno dei titoli più attesi del prossimo anno, The Last of Us Part II, ha ricevuto ieri una data di uscita ufficiale e un trailer che ha un po’ fatto luce su quello che questa seconda iterazione del capolavoro del 2013 vuole realizzare e l’obiettivo a cui sembra mirare. È lo stesso Neil Druckmann a parlarcene.
È il gioco su cui in Naughty Dog stiamo lavorando da 5 anni, e, per raccontare la storia che volevamo, doveva e deve essere enorme. Sicuramente è il nostro titolo più ambizioso e il più lungo che abbiamo mai creato finora. È difficile descrivere la quantità di pressione ed aspettative che avevamo addosso dopo il primo The Last of Us, un gioco che in così tanto hanno amato, come l’abbiamo amato noi stessi, e che ha consegnato dei personaggi che hanno avuto un riscontro assurdo con il pubblico, primi fra tutti ovviamente Joel e Ellie.
The Last of Us Part II non sembra volersi allontanare troppo dal nord morale fissato dal suo primo capitolo, tornando quindi ad esplorare i confini emotivi e psicologici di quanto noi si sia disposti a fare per vendicarci di chi ha fatto del male a qualcuno che amiamo.
Siamo sicuri di essere nuovamente davanti ad un capolavoro che ci spingerà verso nuovi orizzonti del gaming e dell’ars narrativa, straordinario patchwork di talenti al lavoro sotto un’unica grande egida.
Ora non resta che aspettare, senza distogliere gli occhi dalla luce.
Piccolo trivia? The Last of Us era il primo gioco a poter essere giocato prima del completamento del download.