SXFI Theater Creative – Recensione
Prima che vi possa anche solo venire il dubbio, la risposta è sì, Creative ha creato, in SXFI Theater, una delle cuffie dal suono semplicemente più perfetto e profondamente “vostro” che questo budget e questi tempi possano pretendere… ma partiamo dall’inizio.
Creative è una marca nota agli audiofili e famosa al pubblico generale per le sue soundcard Sound Blaster, introdotte sul mercato nel 1989 e, da allora, l’ideale destinazione sonora dell’intero mondo PC, con una user base di almeno 400 milioni di utenti e la naturale tendenza al perfetto equilibrio fra forma e funzione: per Creative, una cuffia bella da vedere deve essere ottima da ascoltare e viceversa, e le SXFI Theater ne sono naturale manifestazione.
All’interno della confezione troviamo le cuffie, il trasmettitore wireless SXFI TX, il microfono staccabile, un cavo audio con jack analogico da 3,5 mm, la prolunga USB da 1.2 m e un cavo USB-C per la ricarica delle cuffie.
La cuffia presenta due padiglioni auricolari in pelle morbida, un archetto dello stesso materiale – con due prolunghe metalliche create per regolare la cuffia sulla propria testa e che fuoriescono dall’archetto per circa 12 cm sui lati – e due profili con illuminazione LED RGB a bordo padiglione. I comandi sono posti solo sulla parte sinistra della cuffie, sia anteriormente che posteriormente, e comprendono il tasto di accensione e spegnimento, la rotellina di controllo del volume (non graduata ma a scorrimento infinito, per evitare attriti), il pulsante di MUTE, le uscite jack 3,5 mm e USB-C, l’ingresso jack del microfono staccabile (coperto da un piccolo spessore in gomma) e, infine, il tasto di attivazione/disattivazione del sistema SXFI.
La pelle degli auricolari è molto morbida, si adatta velocemente alla testa e aderisce con la giusta pressione per non cadere o scivolare; il senso di pressione delle cuffie si sente solo inizialmente entro l’ora di utilizzo per poi scomparire velocemente, tanto che ci siamo trovati ad usarle per una sessione di video-editing di circa 7 ore senza particolari problemi, nemmeno di sudorazione.
Oltre all’inclusione di due magneti al neodimio da 50 mm e un’impedenza di 32ohm, interessante particolare è la presenza, in caratteri cubitali all’interno dei padiglioni, delle lettere L e R, indicative della direzione di utilizzo, che sono normalmente relegate a microscopiche scritte su astrusi punti della cuffia ma che qui ne facilitano l’utilizzo in un modo talmente naturale da farci chiedere perchè altri brand non utilizzino questo trucco.
A livello di qualità audio, preparatevi ad essere sorpresi in un modo che è davvero difficile da spiegare se non provandole… ma ci proveremo lo stesso. Creative ha infatti creato un sistema chiamato Super X-Fi (SXFI per brevità), una sorta di audio olografico che non si limita a spararci il suono nelle orecchie come fa la quasi totalità delle altre cuffie in commercio ma che, attraverso un raffinato ma user-friendly sistema di Head/Ear-Mapping, elabora e personalizza il suono in base alla nostra struttura anatomica facciale.
La customizzazione è piuttosto immediata, grazie all’apposita app disponibile praticamente per tutti i dispositivi: non dovremo far altro che fotografarci (magari con l’aiuto di qualcuno) le orecchie e il volto, seguendo le indicazioni presenti sullo schermo. Il sistema SXFI elaborerà i dati e creerà il nostro profilo personalizzato. È possibile memorizzare ben 10 di questi profili, così da permettere l’utilizzo di un solo paio di cuffie a più di un utente.
Il modo più semplice che abbiamo per descrivere il suono che vi aspetta inizia con il chiedervi di chiudere gli occhi.
Fatto?
Ok, ora immaginate di essere al centro perfetto di una stanza munita di un sistema dolby: notate che il suono che sentite non vi arriva violentemente nell’orecchio ma vi raggiunge uniformemente da tutti i lati, dandogli spessore e profondità?
Ecco, il sistema SXFI, di cui queste SXFI Theater sono ovviamente munite, si comporta proprio così. Per comprendere al meglio la qualità assurda a cui queste cuffie possono portare il suono, una volta indossate, non dovete far altro che attivare e disattivare l’effetto tramite il tasto presente posteriormente sul padiglione sinistro della cuffia: la differenza vi sbalordirà.
È il tipico salto di qualità che uno non immagina possibile finchè non lo prova. Quello che onestamente non solo ha tutto il diritto di essere il nuovo standard acustico del panorama, ma che ha il dovere di diventarlo: un nuovo benchmark per qualunque esponente del settore.
Le SFXI Theater sembrano esprimersi al meglio con la musica e con il gaming: passare da “Stay” (dalla colonna sonora di Interstellar) ai colpi d’arma da fuoco di Remnant from the Ashes è un’esperienza fluida e memorabile come poche; meno incisive sul lato podcast e parlato in generale, ambiente in cui comunque danno un elegante je ne sais quoi alle voci, le cuffie tornano a esplodere di qualità con i film, facendovi sentire al centro di una sala cinematografica tutta per voi, al pari della sensazione da concerto privato che restituiva l’ascolto di una canzone come vi raccontavamo poco fa.
Questa magia è resa possibile, nel caso delle SXFI Theater, dal trasmettitore SXFI TX, un dongle USB wireless che incorpora la tecnologia Super X-Fi; il TX permette una trasmissione digitale a 2.4 GHz, con 5 volte meno latenza delle normali trasmissioni bluetooth e un segnale che arriva a 10 m di distanza, aumentabili a 11,2 m con la relativa estensione dock.
L’SXFI TX è il gateway per una veloce connessione con moltissimi dispositivi, come PC, Mac, PlayStation 4 e Nintendo Switch. Il cavo audio da 3,5 mm ci dà inoltre la possibilità di connetterci secondo le nostre esigenze, prediligendo magari il collegamento direttamente al dualshock di PlayStation 4 piuttosto che connettendo il dongle alla console, o volendo una connessione diretta alla Switch in modalità handheld piuttosto che inserendo l’SXFI TX nel relativo dock.
In una cuffia così simmetricamente perfetta e funzionale, il microfono è una valida aggiunta: dopo diverse prove possiamo garantire che l’audio ricevuto dall’altra parte è pulito e senza disturbi, grazie alla riduzione del rumore unidirezionale attiva su di esso; il fatto che il microfono sia staccabile, inoltre, è una funzionalità davvero benvenuta, dato che ne elimina del tutto l’ingombro in caso di inutilizzo. Sorprendente anche la durata della batteria delle cuffie, che dopo una ricarica di circa 3 ore riescono a garantire circa 27-28 ore di utilizzo.
Per tirare le somme, siamo davanti a una delle cuffie definitivamente non plus ultra del settore, dal suono migliore con cui abbiamo avuto a che fare da un bel po’ grazie al sistema SXFI che Creative ha brevettato; migliora l’ascolto di musica, si esalta l’ambience creata da una pellicola cinematografica e il gaming ci va a nozze. Praticamente non c’è media consumabile che non possa diventare “di più” se ascoltato attraverso queste SXFI Theater. Se proprio dobbiamo trovare una mancanza, ci sarebbero piaciuti degli intuitivi controlli touch sul padiglione, ma sarebbero stati la ciliegina su una torta che, anche senza, è comunque decisamente gustosa.
Le Creative SXFI Theater ridefiniscono il concetto di audio avvolgente, raggiungendo la perfezione del “suono intorno” del quale ora non possiamo più fare a meno. Sono disponibili per ora solo nella parte singaporiana del sito a 299$, ma vi terremo aggiornati sulla loro futura disponibilità sul mercato italiano.