Samsung: fine della produzione in Cina
Samsung chiude l'ultima fabbrica di smartphone ancora in vita in Cina e si trasferisce altrove. Vendite basse in un mercato troppo competitivo.
Samsung è un’azienda che non ha bisogno di presentazioni, e come molte altre anch’essa produceva i suoi prodotti, smartphone o TV che fossero, in Cina, complice ovviamente il più basso costo del lavoro. Secondo un report di Reuters la situazione sarebbe però cambiata drasticamente.
Samsung avrebbe staccato la spina all’ultima fabbrica che aveva in Cina per via di una concorrenza molto aggressiva da parte di altre società di telefonia come Huawei e Xiaomi. Samsung ha additato le vendite più basse delle aspettative come motivo principale. Si dice che a Samsung non fossero rimaste che le briciole, l’1%, causa Huawei e Xiaomi che sono riuscite a guadagnarsi una buona fetta del mercato.
Il colosso sudcoreano continuerà a vendere i propri prodotti in Cina, ma si sposta definitivamente in India e in Vietnam, aggiungendosi ad altre aziende scappate via dalla nazione più popolosa del mondo, come Google, che ha spostato la produzione dei Pixel in Vietnam e Apple, che ha deciso di diversificare la produzione in diversi paesi. I motivi principali del loro spostamento si possono ritrovare nell’aumento nel costo del lavoro e nelle frizioni con gli Stati Uniti.
La fabbrica era stata inaugurata nel 1992 e manda circa 6.000 lavoratori a casa, secondo la testata CNBC Indonesia. Samsung non si è espressa a riguardo.