Recensione Kone II e Kone II Air di Turtle Beach
Doppia recensione per i nuovi Kone di Turtle Beach che, finalmente e per la prima volta, rispondono alla necessità di noi possessori di mani molto grandi
Una delle situazioni che più mi abbattono, come UX Designer, è quando mi rendo conto di essermi abituato ad un’esperienza utente che non mi aggrada ma che l’abitudine ha coperto con un grado di silenziosa e tacita accettazione. Kone II e Kone II Air mi hanno risvegliato da un torpore, a livello di esperienza utente con i mouse, che da troppo tempo mi attanagliava senza che nemmeno più me ne accorgessi.
Ti racconto perché, che ne dici?
Premessa. Gran parte della valutazione sarà su entrambi i modelli, visto quanto si accavallano in fatto di estetica e, per la gran parte, in funzionalità, ma un paragrafo finale sarà dedicato alle differenze fra i due, così da renderti più chiara la singola identità di ognuno.
Recensione Kone II e Kone II Air – La mia mano ringrazia
Avere le mani grandi sembra quasi uno svantaggio, nel tech di oggi: tastiere troppo piccole, controller mai troppo calibrati o piacevoli da tenere per più di qualche ora, interfacce utente che è davvero difficile immaginare comode e tasti, soprattutto di mouse, assolutamente troppo facile da premere per sbaglio, soprattutto nella modalità palmo.
Io stesso, dopo anni di incertezza verso ogni singolo mouse comprato, mi sono diretto verso qualcosa che, pur di fronte ad una comodità non estrema (entrambi i miei lavori li passo al pc, quindi ogni oretta ho bisogno di un po’ di stretching alle mani, altrimenti addio polso), mi piaceva molto dal punto di vista del design: la combo Mx Keys + Mx Master 3S.
Sia chiaro, è ancora un mouse che mi piace moltissimo, ma il Kone II e il Kone II Air saranno i miei mouse primari, d’ora in poi. Il motivo principale? Sono i mouse più comodi che abbia provato negli ultimi 4 anni (solo perché 5 anni fa ad IFA ne ho provato uno letteralmente stampato 3D per adattarsi al modello della mia mano).
Il posizionamento della mano è perfettamente naturale, e nemmeno dopo 8 intense ore di lavoro ho sentito disturbi. Anzi, ironicamente mi sto rendendo conto ora di quanto poco ergonomica sia la mia tastiera, giusto per rendersi conto di quanto i due modelli di Kone II stiano cambiando la mia quotidianità, dopo 2 anni di utilizzo ininterrotto dei mouse e tastiera che ho ora.
Look naturale, ergonomia leggendaria
La prima cosa che si nota, a colpo d’occhio, è l’orientamento per l’utilizzo con la mano destra e l’alternarsi di linee morbide dei contorni con la spigolosità di alcuni dettagli, come l’alloggiamento dei LED, qui opaco e che rende il tutto più moderatamente elegante di altre versioni di mouse con RGB o affini. Le zone led sono 5, ossia la rotella e le due strisce laterali sul mouse, splittate verticalmente in due creando quindi due zone RGB per lato; trovo inoltre piacevole che queste siano quasi completamente coperte quando si utilizza il mouse, rendendole sì un puro vezzo estetico ma uno che tiene conto degli utenti che magari sono più impauriti o infastiditi dagli RGB più smargiassi di altri brand o dispositivi (e si possono spegnere del tutto, se lo si vuole).
Viene naturale approcciarlo con una presa a palmo (non ho personalmente mai approcciato un mouse con una presa claw!), e il feel, come premettevo, è semplicemente ottimo. L’ergonomia è talmente ottima da far sembrare davvero di avere un mouse stampato 3d sulla propria mano.
C’è spazio per il pollice sulla sinistra del mouse, spazio sul quale il pollice si accomoda in modo naturale, ed è davvero piacevole non “lasciarselo indietro” quando si muove il mouse con movimenti più ampi, cosa che ovviamente avviene molto spesso con dpi più bassi; ottimo anche il grip, forse dovuto al materiale, che non richiede troppa forza o aggressività per sentire di avere un buon controllo del mouse. Chiaramente non è un mouse pensato per le mani piccole ma, lo confesso, credo ci siano già tantissime (troppe? tutte?) scelte per le mani piccole, e che sia proprio la fetta d’utenza alla quale appartengo io ad essere per lo più lasciata indietro (qui come per le cuffie da gaming, sempre troppo strette per i testoni come il mio).
Il Kone II, il modello cablato dei due, mostra una buona struttura, senza sforare nell’essere troppo pesante. Stiamo infatti parlando di un mouse 13 cm * 8.3 cm * 4.4 cm, ed un peso di 90 grammi, per il cablato, e 110 per il Kone II Air, il wireless. Costruiti quasi completamente in plastica, si mostrano subito come importanti mouse da scrivania, non certo qualcosa di portatile. Comodo, nella versione cablata, il cavo USB da 1.8 m, ottimo per le configurazioni desktop pc più disparate.
I 110 grammi del Kone II Air si notano un po’ di più, una differenza che non si percepisce troppo se non nel muoverlo, dove sembra leggermente sbilanciato indietro, cosa che si conferma tenendolo in mano, sollevato dal mousepad. Né il Kone II, né il Kone II Air sembrano mouse da competitivo, sia chiaro, e siamo distanti da modelli come il Glorious Model D2 (modelli che però di contro trovo molto brutto), ma è tranquillamente un mouse perfetto per sessioni di gaming più tranquille di un match medio a LOL.
Un mouse a misura d’utente
I clic dei tasti frontali è molto buono e il tutto sembra molto responsivo, sia in gaming che nella normale navigazione, cosa che sicuramente è da ricondursi agli switch Titan Optical, garanti di un ciclo di vita da 100 milioni di click; i piedini in PTFE rendono entrambi i Kone II liscii su qualsiasi superficie, persino il vetro. Mi lascia leggermente incerto l’inclusione di una rotella di scorrimento 4D, capace cioè di 2 funzioni in più nel momento in cui viene premuta in senso orizzontale.
Non è la funzionalità a lasciarmi perplesso, quanto il periodo di adattamento alla sua sensibilità. Ci ho messo infatti più di qualche giorno a smetterla di cliccare di lato per sbaglio, e solo dopo 3 iterazioni sulla funzionalità di questa feature in più sono riuscito a “trovare pace”. Tolta la rotellina, sia Kone II che Kone II Air hanno 7 tasti personalizzabili, ma questa cifra non ti deve impaurire perché, grazie alla presenza di un tasto nella zona di appoggio del pollice (chiamato Easy Shift +), il numero totale di tasti programmabili passa a 23.
L’Easy Shift + fornisce infatti una seconda funzione a tutti gli altri tasti: si può ad esempio usare la rotella per alzare o abbassare il volume, o attivare lo scroll orizzontale mentre state editando su Da Vinci Resolve. Potresti non vederci un applicazione gaming immediata, ma pensa anche solo a tutte le abilità di Path of Exile 2, e a come potrebbero facilmente rispondere ad una semplice “combo” di clic.
Il sensore da 26000 dpi si comporta ovviamente in modo egregio e, almeno nella sua variante cablata, quindi il Kone II, i due tasti posti subito sotto la rotella servono ad aumentare e diminuire i dpi, particolarità che rende praticamente immediata la sua regolazione quando, ad esempio, si cambia modalità d’uso del pc, magari da una sessione di consultazione di pagine web ad una di gaming coop.
Non posso accennare alla customizzazione senza toccare il software proprietario di Kone II e Kone II Air: Swarm II. Il programma ha infatti un sacco di opzioni per customizzare funzionalità ed estetica luminosa del mouse, con una buona ux che mostra i pattern di colori mentre cambiano contemporaneamente sullo schermo e sul mouse stesso; il pattern è customizzabile se non se ne trova uno che piace.
All’interno dell’applicativo si possono anche tweakare le varie funzionalità e sensibilità dei mouse stessi, con una gamma di opzioni molto ampia che sa fare la gioia di chi vuole il massimo controllo sui parametri dei proprio dispositivi, anche se di fronte ad un utente più casual come me il numero elevato di opzioni ritoccabili potrebbe risultare massivo al punto da diventare caotico.
Le piccole differenze fra Kone II e Kone II Air
Come promesso, volevo dedicare qualche paragrafo alle principali differenze fra i due prodotti.
La più evidentete è l’assenza dei tasti dedicati all’aumento e diminuzione dei DPI, qui sostituiti da un tasto che cicla fra diversi “livelli preset” di dpi, e un tasto per switchare tra lo scroll continuo (frictionless) della rotella e quello a step; mentre il movimento a step riflette in tutto e per tutto quello della controparte cablata, il frictonless è piacevole ma ne riconosco davvero poco l’utilità e mi fa percepire la rotella come molto più ballerina di quanto vorrei, spingendo ancora più in là l’asticella dell’abitudine necessaria a non premere per sbaglio la rotella di lato.
Molto piacevole, nel Kone II Air, la presenza di uno spaziosul lato del mouse per contenere il dongle da 2.4 GHz.
A livello di durata della batteria, sulla carta il Kone II Air dovrebbe garantire 350 ore di utilizzo, se utilizzato via Bluetooth, e 120 nell’utilizzo wireless, ovviamente in condizioni ideali; in utilizzo wireless, con il dongle da 2.4 GHz di cui parlavo prima, dopo due settimane di utilizzo continuativo, quindi circa 8 ore di lavoro al giorno da lunedì a venerdì e un paio di orette in più al giorno per Gamesource e gaming, mi sono ritrovato a doverlo caricare solo a metà della terza settimana, quindi sembrano confermarsi le cifre promesse.
Kone II e Kone II Air sono tra i migliori mouse che io abbia potuto provare e utilizzare negli ultimi 5 anni: il mio bias è chiaro nel momento in cui finalmente un brand pensa a noi poveri deficienti dalle mani grandi, ma non serve essere di parte per riconoscere che tra un’ergonomia ottima, livelli di personalizzazione elevati, ed una generica cura del prodotto oltre gli standard, i due mouse di Turtle Beach si prendono a pieno diritto il podio dei dispositivi “da avere”, soprattutto per chi passa molto tempo al pc, per lavoro o altro. Ecco, se siete gamer competitivi potrebbe non fare per noi, ma se vi piace smanettare e volete farlo nel contesto di serena professionalità ed esperienza di un prodotto Turtle Beach, questi due mouse fanno proprio al caso vostro.
Un piccolo commento finale: se ti va bene un mouse cablato, ti consiglio il Kone II, dato che personalmente trovo il suo costo pienamente giustificato, ma mi trovo più in dubbio sui 129.99€ del Kone II Air, non tanto per il suo prezzo in sé, comunque molto competitivo rispetto ai 169€ del Logitech G502 X Plus o i 179€ del Razer Basilisk V3 Pro, ma proprio per quell’aumento di peso sensibile e non troppo ben gestito.
Se la mia recensione ti avesse convinto, puoi acquistare subito il Kone II a 69.99€ (disponibile in bianco o nero a questo link)
oppure il Kone II Air, versione wireless del Kone II, a 129.99€ (sempre al solito sito, ma a questa pagina).
Uno dei migliori mouse degli ultimi 5 anni
Pro
- Ergonomia immediata e rinfrescante per utenti con le mani grandi
- RGB relativamente discreti
- 23 tasti personalizzabili ma senza troppo complessità d'utilizzo
Contro
- Nella versione wireless il peso si percepisce molto più di quanto ci si aspetti, e con esso lo sbilanciamento
- La rotellina 4D è inizialmente molto sensibile