PlayStation 5 o PC – Duello sulle specifiche
Le ultime voci sui dettagli tecnici della PlayStation 5 fanno pensare ad un motore da PC sulla carrozzzeria da una console. Ma è meglio un PC o una console?
“Essere, o non essere?” declamava l’immortal bardo per voce di Amleto, richiamando alla mente l’eterna diatriba ontologica posta dalla filosofia Presocratica, rappresentata però sul palco decisamente più relativista dell’esistenza umana e della scelta. “PlayStation 5 o PC?” domandiamo invece noi molto più prosaicamente di fronte al dilemma ludico che prima o poi attanaglia qualsiasi giocatore digitale.
Sotto il velame dei discorsi strani
Come direbbe un matematico, “La PlayStation 5 esiste ed è unica“, indicando con tale affermazione che a livello di postulati e dimostrazioni, di mostre e presentazioni, nulla in assoluto si possa dire, tranne che il concetto è ben presente nel futuro di Sony, e che non sono previsti fork di progetto (come, invece, sembrerebbero intenzionati a fare in casa Microsoft con la nuova XBox Scarlett). Tutto il resto, ovviamente, non è soltanto noia, bensì un continuo rincorrersi di voci di corridoio, leaks e smentite.
Le prime indiscrezioni però lasciano presagire dettagli tecnici particolarmente gustosi ed interessanti.
CPU
La nuova PlayStation 5 infatti dovrebbe montare un processore della famiglia AMD Ryzen 3000, uno Zen2 con tecnologia a 7 nm (il primo processore a raggiungere un simile stepping). Lo Zen2 viene presentato come un processore 8-core, 16-thread dotato di clock di base a 4 GHz e boost a 4.5 GHz. Le modifiche apportate al microcodice dello Zen 2 dovrebbero consentirgli un incremento di IPC (istruzioni per ciclo) del 13% rispetto alla famiglia precedente. Ciò porterebbe lo Zen 2 a colmare, in alcuni casi, il divario atavico di AMD nei confronti dell’avversario Intel, complice un clock di base più elevato.
Grafica
Ma le voci non si fermano al processore: si parla anche di un fantomatico “processore grafico NAVI con Ray Tracing incorporato”. Vediamo di cosa si tratta.
Prima di divenire responsabile del progetto Intel Xe-GPU, Raja Koduri ha lavorato per diverso tempo in AMD, tentando di risolvere le debolezze dell’architettura GCN (Graphics Core Next), in modo di preservarne la competitività per gli anni a venire. La tecnologia posta in essere riguarderebbe non tanto i processori della famiglia NAVI 10, che prevede l’implementazione del variable rate shading, quanto i processori basati su NAVI 20. Per tale tecnologia, infatti, prevista in uscita nel corso del 2020, i test eseguiti nell’ambito della realizzazione di funzioni specifiche per il Ray Tracing nativo parrebbero particolarmente incoraggianti. Questa caratteristica, assieme alla voce di una risoluzione grafica in grado di supportare 8K, sarebbe vincente.
Archiviazione
E c’è di più: la console potrebbe adottare come storage un hard disk a stato solido (SSD) PCIe a 4x, probabilmente di tipo M.2 NVMe. Un simile sistema consentirebbe un elevatissimo transfer rate, facilitando la transizione ogniqualvolta si attraversasse un portale o, più genericamente, si cambiasse livello o quadro. Oltre, ovviamente, a rendere l’intero sistema più silenzioso, fruibile dal punto di vista audio, ed intrinsecamente robusto, non avendo parti mobili al suo interno.
Ma alla fine è un PC?
Dopo il semiflop di Sony con la PlayStation 3, in cui il colosso giapponese tentò (senza riuscirvi del tutto) la carta del multiprocessing con CPU dedicate, si torna all’hardware più squisitamente consumer. In tal modo si facilita di molto la gestione della compatibilità del software (ricordiamo che per far eseguire il software della PS3 su altri modelli occorreva praticamente un emulatore) ed anche lo sviluppo di nuovi titoli risulta più agevole.
“Bella forza!”, esclameranno i detrattori della console, “acquisti una scatola con dentro un PC pagandolo il 20% in più, e puoi usarla solo per i giochi…”.
Intendiamoci, non è proprio così. Non ci stancheremo mai di ripetere che PC e console sono nati in ambiti diversi, per soddisfare differenti necessità. Cercare di valutare cosa sia meglio in assoluto assume l’aspetto del classico errore di chi vuol sommare le pere con le mele. Anche se si tratta in entrambi i casi di oggetti simili (frutta, o macchine da calcolo digitali), il risultato cambia di molto al variare delle cosiddette “condizioni al contorno”.
PS5 e PC – Pro e contro della scelta
Dal punto di vista dell’utente finale, scegliere un PC piuttosto che una PlayStation 5 dipende esclusivamente dall’utilizzo che egli desideri farne. Le cose si complicano quando l’utente finale abbia come propria necessità da soddisfare proprio il gaming.
Proviamo a tentare un analisi dei pro e contro di ciascun scelta.
PS5 | PC | |
---|---|---|
PRO | Funzionante senza configurazione Compatta Può essere facilmente utilizzata come lettore BluRay | In grado di utilizzare maggiori ottimizzazioni grafiche Polifunzionale Può funzionare con un numero imprecisato di estensioni (pad, joystick, volante, pedaliera, tastiera) |
CONTRO | Richiede un pad per giocare Raffreddamento più difficoltoso | Poco trasportabile |
In ambito pure gaming è evidente che le configurazioni, a parità di processore, si equivalgono. C’è però da notare che un PC può essere aggiornato molto più facilmente con CPU e/o schede grafiche più performanti, rispetto ad una console. Come un diamante, “una console è per sempre”. Allo stesso modo, ma in senso contrario, una console è particolarmente ottimizzata per giocare, mentre un PC, per garantire un’usabilità generalizzata, è più soggetto ad interruzioni e chiamate di sistema che ne rallentano l’operatività. Non dimentichiamoci infine il resource dragging costituito da alcuni sistemi operativi o browser particolarmente affamati di CPU e RAM, e la gestione di software installato e disinstallato che alla lunga tende a corrompere le prestazioni di tutto il sistema…
A nostro avviso non esiste (né può esistere) un vero vincitore tra i due.
La risposta è tutt’altro che scontata. Come in tutte le guerre di religione digitale che si rispettino, gli schieramenti sono agguerriti e pronti a sfidarsi a singolar tenzone pur di dimostrare la superiorità della tesi propugnata rispetto al vile concetto dell’avversario. La ragione per un simile comportamento è evidente: sotto il cofano PlayStation 5 e PC rischiano di apparire identici oggetti del desiderio, lasciando quindi le differenze ad un livello puramente soggettivo, comportamentale: valido nelle sue proprie ragioni individuali, che restano tuttavia avulse dall’effettiva capacità tecnologica digitale.