MICROSOFT presenta DirectX 12 Ultimate
Il nuovo standard Microsoft per le API rappresenta la nuova frontiera per gli sviluppatori e le aziende.
Microsoft ha finalmente rilasciato il logo DirectX 12 Ultimate. Non si tratta di una nuova API con nuove funzionalità, ma piuttosto di un differenziatore per schede grafiche e console di gioco che supportano quattro funzionalità moderne chiave di DirectX 12. Ciò consente ai consumatori di riconoscere le GPU più recenti e dal lancio imminente e distinguerle da alcune DirectX 12 su precedenti GPU, rilasciate a metà del 2010. Affinché una GPU sia idonea per il logo DirectX 12 Ultimate, deve disporre dell’accelerazione hardware per il ray-tracing con l’API DXR, deve supportare Mesh Shader, Variable Rate Shading (VRS) e Sampler Feedback (tutte e quattro le caratteristiche quindi). La prossima console Xbox Series X presenta questo logo per impostazione predefinita. Microsoft ha chiarito perfettamente che il logo DirectX 12 Ultimate non è inteso come una barriera di compatibilità e che questi giochi funzioneranno anche su hardware meno recente. Se pensavate di dover metter mano al portafogli onde evitare di non poter più giocare ai nuovi titoli, state tranquilli perché la compatibilità è assicurata.
In termini prettamente tecnici, DX12 Ultimate non è un grande passo avanti rispetto allo standard DX12, l’API grafica rilasciata per la prima volta nel 2014, tuttavia riunisce una serie di progressi software come il Ray Tracing 1.1 che ora non richiede più il GPU ping della CPU, che renderà molto più facile l’ottimizzazione dei giochi per l’imminente Xbox Series X e le ultime schede grafiche nvidia e AMD . Allo stesso tempo, l’API mantiene intatto anche il supporto per l’hardware precedente di PC e Xbox.
Allo stato attuale infatti, le serie Radeon RX 5000 basate su “Navi” sono “obsolete”, proprio come alcune schede Turing della serie GeForce GTX 16. Al momento, l’unico prodotto attualmente disponibile con il logo DirectX 12 Ultimate è la serie GeForce RTX 20- di NVIDIA e TITAN RTX, in quanto supportano tutte le funzionalità appena citate.
L’annuncio da parte di Microsoft in merito al nuovo standard ha suscitato reazioni da parte di NVIDIA e AMD. NVIDIA ha motivo di supporre che la sua serie GeForce RTX 20 del terzo trimestre del 2013 sia già certificata con il logo DirectX 12 Ultimate. AMD, d’altra parte, è pienamente soddisfatta dal fatto che Xbox Series X abbia questa certificazione, poiché la sua prossima architettura grafica RDNA2 alimenta la GPU della console. A questo punto possiamo star certi che la prossima generazione di schede grafiche Radeon RX presenterà le caratteristiche fondamentali di DirectX 12 Ultimate. Intel non ha pubblicato alcuna reazione a questo sviluppo, dal momento che “Ice Lake” supporta VRS tier-1, cosa che RDNA no. Si dice che le GPU discrete Xe più grandi dell’azienda (quelle con TFLOP a due cifre), potrebbero implementare ray-tracing conforme a DXR.
È inevitabile pensare che l’introduzione di DirectX 12 Ultimate costringerà quanto prima AMD al lancio di schede grafiche Radeon RX di nuova generazione basate sull’architettura RDNA2, onde evitare di rimanere troppo indietro sulla tabella di marcia, fornendo inoltre a Microsoft un’arma in più che consenta all’azienda di combattere le funzionalità hardware di Sony PlayStation 5. Si potrebbe supporre che, con il rilascio di queste nuove API, Microsoft stia di fatto dichiarando che la sua prossima console Xbox Series X possa combattere ad armi pari con i PC equipaggiati con schede grafiche GeForce RTX serie 20. Lo scossone dato da Microsoft garantirà sostanzialmente la quadratura del cerchio atta a unificare il set di funzionalità e caratteristiche dei giochi Windows con la piattaforma XBox.
D’altra parte, NVIDIA ha annunciato il ray tracing da oltre un anno, con un’ottima risposta da parte dei giocatori che hanno deciso di metter mano al portafogli per avere a disposizione questa nuova tecnologia. In questo momento infatti, ray tracing è sinonimo di NVIDIA e Microsoft invece di allinearsi adottando tale tecnologia, ha preferito seguire una strada differente, facendo uscire sul mercato quella che a tutti gli effetti è un nuovo standard al quale tutti dovranno attenersi in futuro. A livello tecnico cambia poco o nulla, ma tutti ormai sono pienamente a conoscenza di quanto l’aspetto legato al marketing sia assolutamente fondamentale per la vendita di un nuovo prodotto hi-tech. Se Microsoft si fosse limitata ad annunciare il ray tracing su XBox, i consumatori avrebbero pensato alla classica operazione atta a replicare qualcosa messo in commercio da altri, ma così non è stato.
Quando è stato lanciato DirectX 12, Microsoft ha annunciato che sarebbe stato “l’ultimo DirectX”, perché la società ha finalmente compreso il valore commerciale di nuovi nomi, badge e adesivi. Ora, ovviamente, questo semplificherà le cose per i giocatori che non sono esperti di hardware. Possono semplicemente cercare DirectX 12 Ultimate Badge e sapere che avranno tutto ciò che serve per eseguire gli ultimi titoli con tutte le loro caratteristiche, anche se resta da vedere se ciò si tradurrà in effettivi framerate giocabili su PC.
La spinta di Microsoft per DirectX 12 dovrebbe anche indurre gli sviluppatori a switchare definitivamente verso l’API DirectX 12. Finora infatti, DirectX 12 ha visto un tasso di adozione molto basso da parte degli sviluppatori di videogames, con la stragrande maggioranza dei titoli attualmente in commercio basati su DirectX 11. Il motivo? Semplice, sviluppare applicazioni con DirectX 11 è molto più semplice, quindi più economico in fase di sviluppo. Forse vedremo anche il logo di DirectX 12 Ultimate associato ai giochi, per evidenziare che un titolo utilizza le quattro caratteristiche fondamentali, tuttavia questo aspetto non è stato ancora confermato.
L’elemento assolutamente certo invece, è dato dalla crescente popolarità dell’API Vulkan di Khronos Group, dotata anche di un set completo di funzionalità ray tracing. Ci sono molti giochi AAA di nuova generazione che sono stati concepiti con questa API, al punto tale che ormai ha raggiunto il supporto su più sistemi operativi per PC (su Linux Vulkan è disponibile sia per AMD che per Nvidia) ed è implementato insieme a OpenGL in PlayStation 5. Non è da escludere che la crescente popolarità di Vulkan abbia spinto Microsoft a correre ai ripari, non sottovalutando quindi la rapida ascesa di un competitor.
Se vi state chiedendo quando varrà la pena di aggiornare la vostra scheda video, sappiate che lo shading a velocità variabile è uno degli elementi chiave per le console di nuova generazione, in grado di offrire giochi 4K fluidi. Le console fissano ormai da diverso tempo i requisiti minimi per gli sviluppatori di giochi e sarebbe quindi consigliabile avere una scheda grafica che sia almeno alla pari con Xbox Serie X in termini di funzionalità, se non di prestazioni.