iPhone 15 e Apple Watch 9 EVENTO APPLE Tutte le novità
EVENTO APPLE Un evento di poco meno di due ore per presentare le nuove iterazioni di iPhone e Apple Watch, fra USB-C e funzioni cross-dispositivo
L’evento Apple si è appena concluso e, mentre alcune fortunate persone sono lì a Cupertino a provare con mano le nuove iterazioni di iPhone (15, 15 Plus, 15 Pro, 15 Pro Max) ed Apple Watch (Serie 9 e Ultra 2), vediamo insieme tutti gli annunci di questo evento senza troppe sorprese ma con alcune necessarie conferme.
Evento Apple | Si inizia con delle vite salvate grazie ad Apple Watch
Sarò un sentimentalone, ma i corti Apple più emotivi su di me fanno sempre un grandissimo effetto. E capisco pienamente che sia pura strategia comunicativa, quella di iniziare un evento con un momento “sentimentale” nel quale ti spiattellano davanti 5 persone che sono ancora vive grazie ad un dispositivo Apple… però anche chissene.
Tasha Prescott, salvata da Apple Watch che le individua un battito cardiaco troppo rallentato e che costringe i medici all’inserimento di un peacemaker. Stephen Watts, perso a chilometri dalla strada prevista mentre discende con corda doppia da una rupe, salvato dall’SOS di emergenza di iPhone che sfrutta la connessione satellitare.
Omar Mashen, svenuto per un attacco epilettico, si schianta con l’auto. Il suo iPhone chiama i servizi e lo salvano. Imani Miles, una giovanissima ragazzina il cui battito era troppo elevato per il suo Apple Watch, e alla quale diagnosticano di conseguenza un tumore, ora completamente rimosso.
Qualche update velocissimo sui successi dei Macbook Air 15″ e di Apple Vision Pro
Il Macbook Air 15″ è chiaramente piaciuto moltissimo a chi l’ha acquistato o provato, tanto che Tim Cook stesso apre l’evento citando alcuni recensori (tra i quali l’immancabile Marques Brownlee, ormai autorità indiscussa del mondo tech). Stesso trattamento per Apple Vision Pro, che tanti hanno deriso ma sembra, davvero, il device più vicino alla magia di oggi.
Riguardo a quest’ultimo, arriverà sul mercato nei primi mesi dell’anno prossimo ma sono tempistiche che ovviamente si riferiscono al mercato americano. Ancora nessuna news specifica per un eventuale futuro arrivo nei negozi italiani o, in generale, al di fuori del territorio USA.
Si parte con Apple Watch Series 9
Forse alcuni di voi se lo ricorderanno, ma una delle frecciatine più comuni ai tempi dell’uscita del primo Apple Watch era che “non saresti mai tornata/o in casa per prenderlo, se l’avessi dimenticato”. Tim apre la sezione dedicata proprio con un “Se lasciaste uno dei due a casa, scommetto che andreste a prenderlo” che mi ha fatto sorridere.
Jeff Williams (COO) ci racconta la sua felicità nel poter finalmente mostrare questa nuova generazione di Apple Watch, la Series 9, e finalmente li vediamo, in due colorazioni interessanti, un rosa e un azzurro vivaci e “pastello” allo stesso tempo. Esteticamente sono molto simili ai precedenti, sembra quindi un’iterazione piuttosto conservativa.
Iterazione conservativa, ma nuove cifre assurde sulle quali arrovellarsi
Nel trailer di presentazione, però, le persone più attente hanno sicuramente notato la presenza di una gesture che, fino ad ora, era associato ad Apple Vision Pro, un doppio tap fatto “nel vuoto” da indice e pollice. Ebbene sì, hanno aggiunto questa gesture su Apple Watch Series 9, e funziona come un “tasto principale”, in un certo senso.
Prima di parlartene, un po’ di dati: nuovo chip, 5.6 miliardi di transistor per la nuova CPE (+60% da Series 8), GPU più veloce del 30%, un machine learning veloce il doppio, neural engine a 4 core e durata della batteria stabilita ad “una giornata” (interpretabile come le solite canoniche 18 ore).
È il primo refresh del processore da 3 serie a questa parte, però genericamente non ci sono state troppe lamentele riguardo alla performance di watchOS 10 sul processore precedente, quello appunto anche di Serie 8. “Più veloce” ad un certo punto arriva a significare davvero poco, quando si parla di millisecondi.
Il primo esempio pratico di tutta questa nuova potenza? Siri
Sì, perché ora Siri, grazie alla potenza di questa nuova generazione di chip, potrà svolgere tutte le sue funzioni direttamente sul dispositivo, cosa che ne aumenta non solo la velocità e l’efficacia di esecuzione, ma la sicurezza, poiché nessun dato importante o personale è scambiato con il cloud in alcun momento di questo processo.
Anche la dettatura vede un bel boost di circa 20% grazie ad un “transformer model” che gira proprio sul Neural Engine proprietario. Sì, ci vorrà del tempo per capire esattamente cosa intende Apple per “transformer model”: questo evento Apple ha intanto droppato il nome, il mettere insieme i pezzi è il nostro ruolo.
Si potranno presto chiedere a Siri anche tutte le info relativamente alla propria salute (in Inglese e Mandarino, per ora). L’attenzione si sposta sui chip a banda larga di seconda generazione, motori di una maggior precisione nella localizzazione, ad esempio, di un iPhone smarrito.
Personalmente mi trovo spesso a chiedermi dove ho messo il telefono, pur nei pochi metri quadri di casa mia, e sapere di poterlo eventualmente trovare con più precisione è sicuramente qualcosa di interessante. Sicuro non è il motivo per cui comprare un Apple Watch Serie 9, ma è un valore aggiunto da non trascurare.
Nuove vette e profondità di luminosità, nuova gesture a migliorare l’UX
Mi ha molto colpito l’aggiornamento dello schermo, ora più facile da leggere alla luce del sole, grazie ad una luminosità di picco di 2000 nits (il doppio di Serie 8), ma anche comodo da leggere al buio senza disturbare, data la nuova luminosità minima di 1 nit (non mi accecherò più al cinema da ogni notifica?).
È ora però di tornare alla gesture annunciata in questo Evento Apple come la vera grossa aggiunta di questa iterazione: il doppio tap “a vuoto” fatto con la mano dal lato in cui indossiamo l’Apple Watch. Funziona come un pulsante primario, nelle app, e ricorda una feature vagamente simile presente grazie all’Assistive Touch… ma è comunque interessante.
Trovo davvero interessante lo spostamento verso l’hand-free che Apple sembra stia adottando sui suoi dispositivi più “on the go”, da iPhone stesso a, ora, Apple Watch Serie 9. Per una persona senza disabilità è una comodità, ma posso solo immaginare il valore di una mossa del genere dal punto di vista dell’accessibilità verso diversi tipi di disabilità.
L’ambiente, quella che davvero dovrebbe essere la nostra preoccupazione più grande, come esseri umani
L’Evento Apple è proseguito con un piccolo sketch, divertente ma non per questo vuoto di significato, nel quale Madre Natura stessa (interpretata da una sempre sopraffine Octavia Spencer) chiede ad Apple di rendere conto dei suoi sforzi in fatto di sostenibilità ambientale. Anche in questo caso potrebbe essere puro marketing, ma si parla di cose interessanti.
Vuoi una lista? Zero plastica nelle confezioni di prodotti Apple entro fine anno, impatto ambientale zero per l’intera azienda entro il 2030, più materiali riciclati per gli Apple Watch (Serie 9 utilizza alluminio, oro, latta, rame e cobalto riciclati), il cinturino sportivo è all’80% di materiale riciclato…
E c’è ancora roba: tutta la manifattura di Apple Watch, da quest’anno, usa al 100% energie rinnovabili; le confezioni sono più piccole, e ciò permette di spedire il 25% in più di prodotti per viaggio; Apple non userà più pelle nei nuovi prodotti, da oggi stesso, usando il nuovo tessuro FineWoven come sostitutivo (“al tatto è come camoscio”).
Ovviamente ci sono nuovi cinturini Hermes e Nike: questi ultimi sono visivamente molto accattivanti, grazie a piccoli ma visibili frammenti di materiale riciclato all’interno della trama del cinturino stesso, cosa che li rende visivamente freschi e quasi “giocosi”, in ottimo contrasto con la serietà dell’impegno ambientale raccontato a questo Evento Apple.
Da Series 9 si vola all’Apple Watch Ultra 2
Più display, più batteria, più durabilità, più funzioni: sono queste le cose che cercano gli utenti di Watch Ultra, e ora c’è qualcosa che ancora di più si avvicina alle loro necessità: Apple Watch Ultra 2. Sì, poi l’80% della VERA utenza Ultra sono Youtuber che chiaramente non lo usano per sport estremi e influencer… ma vabbè.
In sintesi? Uno schermo che arriva a 3000 nits (leggibile quindi sotto il sole a picco), un nuovo quadrante chiamato Modular Ultra, che usa anche i bordi del quadrante per fornire dati come altezza sul livello del mare o simili, un sensore di luce che switcha automaticamente l’orologio al quadrante notturno in caso di necessità.
Per quanto riguarda la batteria si parla di 36 ore ad utilizzo normale, 72 in modalità Basso Consumo; il case è al 95% in titanio riciclato. Sono piccole novità, incrementali rispetto a quanto magari ci si aspetta ma perfettamente in linea con i plateau che spesso seguono e antecedono una vera innovazione tecnologica.
Apple Watch Series 9 PREZZO | Apple Watch Ultra 2 PREZZO
Vediamo i prezzi: 459€ il prezzo di partenza per un Apple Watch Serie 9 con cassa in alluminio da 41mm, 489€ per i 35 mm; 809€ invece il prezzo di partenza per Apple Watch Serie 9 con cassa in acciaio inossidabile. Per Ultra 2 si parte invece dai 909€.
Spostiamoci su iPhone 15 e affini
Arriva la Dynamic Island anche su su iPhone 15, non rimanendo quindi più esclusiva di iPhone Pro. Nuove feature per l’Island, grazie alla creatività dei vari sviluppatori, ma rimaniamo su doppia fotocamera e OLED Super Retina Display per questa quindicesima iterazione di iPhone.
2000 nits di massima luminosità (il doppio di iPhone 14), supporto a Dolby Vision, e le solite due misure, 6.1″ e 6.7″, per iPhone 15 e iPhone 15 Plus rispettivamente. Si vedono bordi più arrotondati sui lati e l’applicazione del colore ora si estende al vetro che circonda le tue fotocamere posteriori, restituendo un ottimo senso estetico al tutto.
Il chip ora presente su iPhone 15 è quello del 14 Pro dell’anno scorso, l’A16. A parte alcune feature c’è stata un po’ la sensazione di iPhone 15 come una sorta di “iPhone 14 Pro versione economica”, ma questo non è assolutamente da prendere come un difetto, anzi. Si tratta di un ottima generazione, ora resa più economicamente raggiungibile.
Colori, fotocamera e alcune sorprendenti feature per la modalità Ritratto
I colori disponibili sono rosa, giallo, verde, blu e nero, lo schermo è il più resistente fra gli smartphone (il solito Ceramic Shield), e l’alluminio usato per la costruzione di iPhone 15 è al 75% riciclato, mentre il 100% del cobalto e dell’oro sono riciclati.
Il nuovo “sistema” di fotocamere ha una risoluzione di 48mp, con un’apertura di f1.6; potremo effettuare un crop zoom lossless, usando il sensore da 12mp. Questo verrà utilizzato anche nello zoom 2x e nei video 4k, entrambi ottimi utilizzi, specialmente su un telefono che non ha, ovviamente, un vero teleobiettivo.
Migliora di molto anche la modalità Ritratto, con colori più ricchi e una generica miglior performance in ambiente scarsamente illuminati. Interessante inoltre che il sistema catturi quanto necessario a fare un eventuale Ritratto in post nel momento in cui percepisce un volto (anche di un doggo o di gatto).
La cosa assurda è che, grazie a questi “dati” catturati dal sistema di fotocamere, potremo spostare il focus della foto da un volto all’altro, ad esempio, DOPO averla scattata. Durante l’evento Apple ha accennato anche a una nuova modalità notturna e allo Smart HDR, ma li vedremo in azione sul campo quando sarà il momento.
Migliorano le chiamate e la connettività in emergenza
A parte un “Find My” utilizzabile con i tuoi amici e che si apre a scenari piuttosto curiosi, iPhone 15 usa il machine learning per filtrare la tua voce in caso tu sia in ambienti molto rumorosi, e si può scegliere di isolare completamente la voce per eliminare ogni suono di sfondo.
L’assistenza satellitare, ora in 14 paesi (Italia compresa), arriva in alti due e rimane gratis per due anni, con iPhone 15. Sì, sono curioso di scoprirne i prezzi una volta scaduti questi 2 anni, ma potrebbe essere una funzione piuttosto utile in caso di emergenze, quindi… che si paghi quel che si deve pagare.
Anche iPhone 15 si china all’USB-C universale
iPhone 15 ed Apple accolgono finalmente l’USB-C, sia in questa 15esima generazione di iPhone che nell’ultima generazione di Airpods. Ah, e ovviamente arriveranno delle Airpods cablate con uscita USB-C, quindi sembra ufficialmente che il Lighting ci saluti del tutto. Caricare il mio mac e il mio telefono con lo stesso cavo? STREGONERIA!!!
Anche per iPhone 15 non si userà più la pelle, solo il tessuto FineWoven, d’ora in poi. Si vola velocemente sopra la novità USCB-C per due parole sulla ricarica Mag-safe e si arriva finalmente a parlare di prezzi per iPhone 15 e iPhone 15 Plus.
iPhone 15 PREZZO | iPhone 15 Plus PREZZO
Ecco un veloce recap dei prezzi di iPhone 15
- 979€ per iPhone 15 da 6.1″, 128 GB
- 1109€ per iPhone 15 da 6.1″, 256 GB
- 1359€ per iPhone 15 da 6.1″, 512 GB
e iPhone 15 Plus
- 1129€ per iPhone 15 Plus da 6.7″, 128 GB
- 1259€ per iPhone 15 Plus da 6.7″, 256 GB
- 1509€ per iPhone 15 Plus da 6.7″, 512 GB
iPhone 15 Pro? La parola chiave è titanio
A ricordare e finalmente risolvere la suspense della grafica di attesa dell’evento, quel mare di particelle sospese, arriva la conferma di iPhone 15 Pro in titanio. L’iPhone ovviamente “più Pro mai creato”, è sicuramente curioso dal punto di vista del peso, vista l’effettiva leggerezza del titanio rispetto ad altri materiali altrettanto resistenti.
Bordi scontornati, il vetro coprischermo più resistente del mercato, e le classiche due misure anche per iPhone 15 Pro e Pro Max: 6.1″ e 6.7″. L’evento Apple ha dedicato più tempo al titanio di quanto ne abbia dedicato al passaggio a USB-C, sì, però… TITANIO! Cioè, ci fanno i Mars Landers… mica briciole!
È un processo termomeccanico a vincolare il titanio all’esterno della scocca con l’alluminio all’interno, e la colorazione della scocca richiede fino a 14 ore per essere completata. I colori sono… onestamente boh, non mi sembrano personalmente troppo colorati ma lascio giudicare a te.
L’interno dello smartphone è completamente in alluminio riciclato e l’architettura interna lo rende il più riparabile degli iPhone finora, notizia iper interessante nel contesto di uno status quo del tech che vede sempre più aziende temere o abbracciare le politiche del right to repair.
Il tasto per il muto? Ora è un tasto Azione
Sì, hai letto bene. Un po’ prendendo in prestito quanto fatto con l’Apple Watch Ultra di prima generazione, il tasto normalmente adibito a mettere (o togliere) il muto ora è un effettivo tasto Azione: potrai avviare la fotocamera in un attimo, o accendere la torcia, o qualsiasi altra shortcut deciderai di abbinare alla pressione del tasto.
È abbastanza strano, di primo acchito, vedere questa feature trasportata su iPhone 15 Pro e non su Apple Watch Series 9, ma sembra evidente che Apple la ritenga ancora una funzionalità relativamente premium, adatta quindi solo ad un target “prosumer” che non rappresenta quello che invece acquisisce, sulla carta, iPhone 15 e Apple Watch Serie 9.
Sicuramente la funzionalità di questo tasto è interessante, ma come non sono stati in molti a interagire o personalizzare il tasto Azione di Apple Watch Ultra, non credo saranno in molti a giocare con questo: spero quindi in un’ampia gamma di personalizzazioni “suggerite” da Apple stessa al lancio del dispositivo.
Andando ai tecnicismi, stiamo parlando di un always-on display Super Retina XDR con ProMotion e Extreme Dynamic Range. Il chip è l’A17 Pro e rappresenta una enorme innovazione in fatto di dimensioni (3nm di chip): CPU a 6 core, 2 dedicati alle performance, 4 all’efficienza, e risorse dedicate a ProRes, display e ai decoder AV1 per lo streaming.
La velocità di trasferimento dati, grazie anche a USB-C, è di 10gbps, 20 volte più veloce di un normale USB2. Grossa è la parentesi da parte di Apple sul gaming, segmento di mercato sempre più impossibile da ignorare.
Gaming su iPhone? Superlativo su iPhone 15 Pro
Grossa è la parentesi da parte di Apple sul gaming, segmento di mercato sempre più impossibile da ignorare. Sono 3 i titoli annunciati che arriveranno NATIVAMENTE su iPhone 15 Pro, e sono Resident Evil Village, Resident Evil 4 Remake e Assassin’s Creed Mirage, ma ve ne parla Matteo in questa news dedicata.
È stato dedicato un piccolo spazio anche al gioco mobile The Division Resurgence, spin-off di The Division che sembra girare piuttosto bene su iPhone 15 Pro, pur nel contesto di una richiesta grafica piuttosto bassa. L’esperienza sembra onestamente molto fluida, ma finché non potremo provarlo con mano, rimango con le mani belle distese in avanti.
Sensori più grandi per iPhone 15 Pro
Il sistema di fotocamere di iPhone 15 Pro è infatti più avanzato, con un sensore da 48mp più ampio e con una miglior performance in ambienti poco illuminati. Si potrà anche fotografare in formato HEIF (tu lo sapevi che si pronuncia “hif”?) e ci sarà la possibilità di scegliere la lunghezza focale della lente: 24mm, 28mm e 35mm.
Una delle 3 è inoltre velocemente impostabile come lente di default. Lo Smart HDR ha un maggior range dinamico, e lo zoom ottico arriva a 5x (lunghezza focale 120mm). Il sensore è 25% più largo che in iPhone 14 Pro Max e ha un’apertura di f2.8.
Lo zoom è ottenuto attraverso un interessante sistema di lenti chiamato “tetraprisma” che rimbalza la luce 4 volte per ottenere più lunghezza focale. La stabilizzazione è a 3 assi e conta 10mila microaggiustamenti al secondo. La lente ultrawide ha invece una lunghezza focale di 13mm, permettendo ad iPhone 15 Pro Max un range di 13-120mm (da macro a zoom).
L’USB-C in questo caso permette velocità di trasferimento così elevate da permettere di girare in 48mp ProRaw MENTRE si trasferisce il girato usando CaptureOne. Si è parlato inoltre di girare direttamente su drive esterno, di 4K60 ProRes 4K e di Log encoding, ma la cosa più interessante è il supporto al color workflow ACES.
Forse la feature più futuristica di questa intera presentazione? Grazie alle lenti ultrawide e principale è possibile registrare video spaziali… nel senso di Spatial, in 3D. La feature sarà disponibile a fine anno e potrebbe essere la prima volta che un contenuto registrato su iPhone non può essere esperito al 100% su iPhone. Non prendere l’abitudine, Apple!
iPhone 15 Pro PREZZO | iPhone 15 Pro Max PREZZO
Prima di chiudere, ti ricordo al volo i prezzi di iPhone 15 Pro
- 1239€ per il 15 Pro da 6.1″, 128 GB
- 1369€ per il 15 Pro da 6.1″, 256 GB
- 1619€ per il 15 Pro da 6.1″, 512 GB
- 1869€ per il 15 Pro da 6.1″, 1 TB
e e iPhone 15 Pro Max
- 1489€ per il 15 Pro Max da 6.7″, 256 GB
- 1739€ per il 15 Pro Max da 6.7″, 512 GB
- 1989€ per il 15 Pro Max da 6.7″, 1 TB
Un ultimo velocissimo update è stato dedicato a iCloud+, che presto riceverà due nuovi tier di abbonamento, a 6 TB e 12 TB. Tutto quello che è stato mostrato durante la conferenza è ordinabile dal 15 Settembre e sarà disponibile dal 22 Settembre, ovviamente dallo store Apple del tuo paese.
[Thanks to The Verge for all the pictures used in this article]