Red Dead Redemption 2, Pinkerton querela Take-Two
L'agenzia investigativa Pinkerton, operante dal 1850, cita in giudizio Take-Two per le royalties su Red Dead Redemption 2 nate dall'utilizzo in game di due agenti Pinkerton.
Beghe legali anche per Rockstar Games e la sua creatura milionaria, Red Dead Redemption 2.
A farsi avanti lamentandosi dell’utilizzo dei personaggi nel gioco è l’agenzia investigativa Pinkerton, fondata nel 1850 negli Stati Uniti e ora parte di una compagnia di sicurezza svedese, la Securitas AB, con il nome di Pinkerton Consulting & Investigations, di cui oggi si sente parlare sicuramente di meno.
Secondo The Verge, i redivivi Pinkerton avrebbero querelato Take-two chiedendo i diritti monetari del nome “Pinkerton”, disseminato in Red Dead Redemption 2. Nel gioco, la gang di cui Arthur Morgan fa parte è infatti inseguita da un paio di esponenti dell’agenzia investigativa, quest’ultima non notificata nella vita reale, che chiedono i diritti d’autore.
Take-Two Interactive ha ribadito che l’utilizzo del nome, ed i personaggi portabandiera, sono giustificati in base all’accuratezza storica, visto che i Pinkerton facevano nel Vecchio West quello che viene mostrato del gioco. Hanno risposto, quindi, legalmente, con lo scopo di poter utilizzare gli agenti Pinkerton sulla base di ciò e senza dare un quattrino all’azienda, aggiungendo che altri esponenti del medium videoludico e non, da Deadwood a Bioshock Infinite, hanno utilizzato similmente il “brand” Pinkerton.
Protetti dal Primo Emendamento, Take-Two ha accusato l’agenzia Pinkerton di voler lucrare sull’incredibile successo del titolo e che se i Pinkerton l’avessero vinta sarebbe un duro colpo e un brutto messaggio per tutte le “historical fiction”.
“[I Pinkerton] non possono avanzare richieste per possedere il passato” è stato l’ultimo commento Take-Two. I Pinkerton per ora tacciono ma, se il loro slogan “Non dormiamo mai” è ancora veritiero, Red Dead Redemption 2 potrebbe per un po’ navigare in cattive acque.