Zengeon – Recensione
Visuale isometrica e forte impronta anime in salsa cinese sono gli elementi del roguelite/RPG creato da IndieLeague Studio, e pubblicato da PQube che, dopo essere uscito su PlayStation 4, Xbox One e PC tramite Steam, approda finalmente anche su Nintendo Switch.
Stiamo parlando di Zengeon e non ci resta che andare a vedere insieme che cosa ci propone questo titolo.
L’impronta di Zengeon è quella già vista in Bastion e nel recente e molto apprezzato Hades. Una trama scarna e appena abbozzata che viene rivelata man mano nella storia vede protagonisti cinque studenti addestrati nel combattere un’orda di mostri che ha invaso la città. La trama, banale e mal strutturata, ha comunque in sé gli elementi necessari a supportare il gameplay, che vi vedrà combattere e sterminare i nemici a schermo.
Fin qui sembra funzionare tutto, specialmente grazie a una grafica anime variopinta e ispirata che caratterizza bene sia i PG che i nemici a schermo. Anche gli scenari sono validi dal punto di vista grafico mentre purtroppo peccano sotto quello interattivo. Spesso viene difficile capire quali siano gli oggetti che possono essere distrutti e inspiegabilmente oggetti pressoché identici si comportano una volta da fondale e una volta da cassa del tesoro.
Pattern di gioco fluidi e comparto mosse diverso per ogni personaggio sembrerebbero completare quello che a un primo impatto pare comunque un prodotto con delle pecche ma che funziona. Purtroppo dove il gioco mostra il fianco è sotto l’aspetto del gameplay.
Dei cinque personaggi giocabili in Zengeon solo due saranno selezionabili da subito e, seppur il pattern di attacco li differenzi profondamente, manca del tutto di spessore. Attacco veloce o pesante, scatto e mossa speciale – unito a due tasti per i consumabili – sono tutto quello di cui disporrete e, seppure alcuni elementi a schermo vi offrano potenziamenti interessanti, questi variano di poco lo stile di gioco.
La componente roguelite di Zengeon inoltre prevede che, a parte power up rari e specifici, tutto quello conquistato in battaglia vada perso come lacrime nella pioggia con la sconfitta e, in un contesto in cui la difficoltà è tarata verso l’alto, questo passa dal divertente al frustrante. Inoltre, ciò che può rendere la difficoltà davvero elevata è che semplicemente alcune build di gioco sono meno adatte di altre al combattimento a meno che non vengano potenziate a dovere.
Qui entra in gioco una componente RPG accennata ma funzionale: troverete oggetti che potenzieranno le vostre abilità permanentemente e power up per gli attacchi standard. Inoltre potrete scegliere di optare per acquisire abilità che donano ai vostri attacchi poteri elementali permanenti come ghiaccio ed elettricità, ma purtroppo questi elementi si rivelano meglio sviluppati sotto l’aspetto grafico che sotto quello pratico.
Colpire dalla distanza in maniera debole e imprecisa rende difficile l’avventura fin dall’inizio ma se resistente diventa più facile con l’avanzare mentre la spada si rivela utile fin da subito facendo si che si prediliga un personaggio a discapito di altri.
L’IA dei nemici oltretutto è scarsa e li spinge a colpire alla cieca accerchiando il PG senza molta logica: un personaggio dotato di arma a corto raggio e una buona “super” diventa quindi notevolmente avvantaggiato, potendo spazzar via gli avversari senza problemi.
Purtroppo Zengeon ha un retrogusto di occasione mancata: crediamo che un titolo del genere se sviluppato meglio sotto il profilo della trama e maggiormente variegato e bilanciato sotto quello del gameplay avrebbe fornito tutte le armi per farne un concorrente valido di Hades.
Per ciò che riguarda il porting per Nintendo Switch possiamo affermare che il lavoro è stato fatto a dovere, caricamenti ridotti all’osso e animazioni fluide esaltano da sempre titoli come Zengeon anzi, forse sarebbe stato bene pensare di optare per l’ibrida di casa Nintendo come console di lancio, creando quindi una base forte per porting sulle altre piattaforme.
Zengeon approda finalmente anche su Nintendo Switch sfruttando a pieno le peculiarità dell’ibrida Nintendo. Una componente artistica ispirata purtroppo non basta a colmare le svariate pecche sotto il profilo tecnico rendendo il titolo acerbo. La difficoltà mal tarata in rapporto al gameplay rischia inoltre di far risultare l’esperienza frustrante. Al netto di questo, Zengeon strappa la sufficienza anche se è un peccato, date le potenzialità del titolo.
Pro
- Componente artistica ispirata
- Animazioni e fondali validi
Contro
- Gameplay con troppe pecche
- Difficoltà mal tarata
- Potenzialità inespresse
- Trama appena accennata