Zen Pinball 2: Bethesda Pinball – Recensione
Il flipper e il videogioco, a pensarci bene, non sono poi tanto differenti tra loro: le palline a disposizione sono le vite del giocatore; i tasti laterali richiedono precisione, destrezza e tempestività al pari di un joypad; la conoscenza dei segreti del tavolo permette ai più abili di sopravvivere più a lungo, scoprendo nuove vie e accumulando punti che li portano in vetta alle classifiche.
Un po’ RPG, un po’ Racing, un po’ Rhythm Game, il flipper può considerarsi a tutti gli effetti una forma arcaica di videogioco e non c’è da stupirsi se è lo stesso videogioco a omaggiarlo con titoli del calibro di Zen Pinball 2: il prodotto videoludico dei modesti Zen Studios è una vecchia conoscenza degli appassionati del genere, che hanno potuto già apprezzarne le qualità su PS Vita, Playstation 3, smartphone e tablet, oltre che su Playstation 4 con l’ottimo porting già da tempo disponibile per la console ammiraglia Sony. Sicuri che molti di voi abbiano già provato il gioco in questione, nelle prossime righe ci soffermeremo su Bethesda Pinball, l’ultima espansione di Zen Pinball 2 che propone tre tavoli dedicati a Doom, Skyrim e Fallout.
Iconico e divertente
Il titolo del paragrafo sintetizza la nostra esperienza per quanto riguarda i tavoli Bethesda: dopo aver sfidato gli amici sui tavoli degli Avengers e di Alien – anch’essi recentemente rilasciati sotto forma di DLC per Zen Pinball 2 – ci aspettavamo un’esperienza di tutto rispetto e già alle prime partite le nostre aspettative sono state pienamente soddisfatte. Prima di addentrarci nelle differenze di gameplay dei singoli tavoli, qualche considerazione generale: se avete mai messo le mani su di un flipper reale, Zen Pinball 2 è la trasposizione virtuale che più di tutte saprà restituirvi le stesse emozioni, con una fedele (quasi maniacale) riproduzione della fisica della pallina, dei rimbalzi e della risposta delle alette del flipper, che a volte vede la pallina cadere nel vuoto proprio per quel leggero ritardo nella risposta tra la pressione del tasto e la risposta del flipper, sensazione che chiunque abbia frequentato una sala giochi ben conosce.
Nella creazione del suo piccolo gioiello, Zen Studios ha intrapreso la coraggiosa strada delle licenze. Per lo più cinematografiche e più raramente videoludiche, ha realizzato copie dei flipper realmente esistenti: la scelta ha premiato in toto la libertà di sviluppo, permettendo di inserire in ogni tavolo elementi, personaggi e animazioni che sarebbe alquanto improbabile ritrovare nei flipper della realtà. Dopo le ore di gioco in compagnia di Spiderman, Avengers, Alien, Star Wars, South Park e tanti altri, è quindi il momento di inserire una monetina virtuale nei nuovi Bethesda Pinball.
Doom
Dei tre nuovi tavoli, quello dedicato a Doom è sicuramente il più immediato e divertente in assoluto: il solo fatto di poter lanciare la pallina in gioco a colpi di motosega è un espediente geniale per omaggiare degnamente il papà degli FPS e, unito all’atmosfera spudoratamente arcade e alla possibilità di selezionare diverse missioni secondarie per combattere i demoni proprio come nel gioco originale, rende l’esperienza indimenticabile.
A un primo approccio il tavolo pare semplice e con poche strade alternative, ma bastano pochi minuti di gioco per veder apparire nuovi demoni da abbattere e accedere a un paio di minigiochi necessari a ricaricare l’arsenale del marine per permettergli di sconfiggere l’Imp che nel frattempo gli starà scagliando contro il classico fuoco infernale. Da provare assolutamente se siete fan di Doom, ma da non sottovalutare nemmeno se siete giocatori con qualche anno in più sulle spalle: questo tavolo certamente vi riporterà all’infanzia e vi conquisterà grazie al perfetto equilibrio tra la grezza ignoranza dello sparatutto classico e la profondità da scovare sotto la superficie.
Skyrim
Un RPG come Skyrim può essere rappresentato in immagini soltanto con castelli, cavalieri e, naturalmente, draghi sputafuoco. Per quanto possa apparire impossibile declinare delle complesse meccaniche ruolistiche in un flipper, anche in questo caso basta soffermarsi a ragionare un attimo per scovare le affinità tra i due mondi: non è forse equiparabile la ripetitività delle azioni del pinball, volta a guadagnare punti esperienza per salire di livello e sbloccare nuovi elementi del gioco, il fulcro di ogni gioco di ruolo?
Il tavolo di Skyrim propone mostri da abbattere, side quest da affrontare a piacimento e, dulcis in fundo, un gigantesco drago in grado di incendiare e rendere impraticabili alcune vie, elemento di scompiglio che costringe il giocatore a rivedere la strategia di gioco per proseguire nell’avventura senza subire danni. Più spartano e riflessivo rispetto al chiassoso Doom, il tavolo di Skyrim coglie in pieno i tratti distintivi del videogioco dal quale trae ispirazione.
Fallout
Una breve occhiata alla lista di perks tra cui scegliere tramite l’immancabile Pip-boy e poi via, ci lanciamo tra gli arrugginiti binari dell’olocausto nucleare di Fallout. Il tavolo in questione si presenta come un’interessante via di mezzo tra gli altri due: semplice, con pochi fronzoli e molti elementi che riproducono le classiche meccaniche dei flipper d’epoca da una parte, ma allo stesso tempo altrettanto impegnativo e profondo.
I blackout, i combattimenti e le situazioni di emergenza non mancano, così come i numerosi omaggi a Fallout (si può persino giocare a Zeta invaders tramite il Pip-Boy) non passeranno inosservati ai cultori della famosa saga. Si tratta di un tavolo senza particolari caratteristiche da evidenziare, ma che certamente unito a Doom e Skyrim garantisce la giusta dose di varietà.
Occhio alla pallina
Il comparto tecnico di Bethesda Pinball è il medesimo di Zen Pinball 2: trattandosi di un porting diretto della versione Playstation 3 non ci si può aspettare una resa grafica di ultimissima generazione ma, allo stesso tempo, il risultato finale è di tutto rispetto. Per dovere di cronaca segnaliamo che il titolo è cross buy e cross platform (PS4, PS3 e PsVita) e che la versione da noi provata è quella per Playstation 4. Su questa console il gioco gira in full HD a 60fps: se da una parte la risoluzione evidenzia l’età delle texture che avanza, dall’altra la fluidità dell’azione è una vera manna dal cielo e la resa complessiva dell’esperienza di gioco si avvicina davvero alla perfetta emulazione della fisica della pallina di un flipper reale.
Un plauso anche al sottofondo musicale: gli effetti sonori sono ben realizzati e concorrono a dare solidità ai tavoli, rendendo più reale ogni rimbalzo, lampadina o urto della pallina contro un ostacolo. Allo stesso tempo le colonne sonore, ispirate o direttamente tratte da ognuno dei tre giochi in questione, aiutano a ricreare l’atmosfera medievale, fanta-horror o post apocalittica dei rispettivi Skyrim, Doom e Fallout.
Pare che Zen Studios, per il suo Zen Pinball, sia più propensa a sfruttare licenze cinematografiche piuttosto che videoludiche. Onestamente non capiamo perché dal momento che l’espansione Bethesda Pinball è da considerarsi un DLC must have per tutti gli appassionati di flipper: è per i fan dei giochi che Bethesda ha deciso di omaggiare con questo trittico di tavoli in cui la qualità e la varietà certamente non mancano. Il nostro background da piovre da pad ci spinge a porre sul podio ideale Doom, che con il suo stile rumoroso e arrogante ci ha conquistato sin dalla prima partita. Il ruolo istituzionale di recensori, invece, ci impone di citare anche Skyrim e Fallout quali ottimi esempi di come con la giusta competenza si possa declinare l’identità di un videogioco in un flipper, celebrandone in maniera inedita e originale la già meritata fama.
Pro
- Atmosfera dei tre giochi ben ricreata
- Fisica della pallina pressoché perfetta
- Il flipper di Doom è un vero spasso
Contro
- Piacerà solo ai fan di Zen Pinball
- La grafica della versione PS3 inizia a scricchiolare