Yu-Gi-Oh! Legacy of the Duelist: Link Evolution – Recensione
Se vincerai sarai il più forte, se perderai nell’ombra resterai… quanta acqua passata sotto i ponti dal 1998, anno in cui la prima serie animata di Yu-Gi-Oh! faceva capolino sulle televisioni a tubo catodico e iniziava il fenomeno esplosivo delle carte collezionabili made in Konami. Chi avrebbe mai detto che la chioma di Yugi sarebbe stata solo l’inizio della bizzarria della serie, che comunque si è sempre basata sulle migliaia di carte, combinazioni e regole sempre nuove che hanno permesso al Duel Monsters di arrivare fino ai giorni d’oggi e farsi strada nel campo dei videogiochi.
Yu-Gi-Oh! Legacy of the Duelist: Link Evolution è l’ultimo videogioco ispirato alle famose carte che ritorna su PlayStation 4 e Xbox One. Essendo già in commercio una versione per Nintendo Switch, uscita l’anno scorso, è facile fare confusione: in sostanza, Link Evolution è una riedizione aggiornata di Legacy of the Duelist con più carte (tra cui i Link) e una nuova campagna, ispirata all’ultimo anime di Yu-Gi-Oh!, VRAINS. Questi nuovi contenuti, che arriveranno in forma gratuita su Switch, sono stati l’occasione per Konami per riproporre il gioco nella sua versione più fresca e definitiva.
Cinque anni e sentirli tutti
Il gioco era e rimane un titolo dai pochi fronzoli che parla una lingua comune con gli appassionati di Yu-Gi-Oh!: approcciare Legacy of the Duelist da un punto di vista grafico sarebbe fare un errore clamoroso, perché è chiaro come il sole che i ragazzi di Other Ocean non si siano sforzati più di tanto, facendo terra bruciata attorno al cuore pulsante delle carte. La quasi assenza di caricamenti, d’altronde, è un segnale forte che conferma quanto il titolo sia spartano e pensato per uno scopo soltanto: fare una, dieci, cento partite nella modalità campagna o online senza badare troppo alla forma.
Si presenta infatti nudo, senza fronzoli e merletti che possano fare da specchietto delle allodole, con un’impronta identitaria francamente difficile da scovare. Pochissime le cutscenes che dimostrerebbero a pieno l’utilizzo di un qualsivoglia motore grafico: le sopravvissute si interrompono in modo brusco e sono relegate a pochi eletti durante i duelli, come il Drago Bianco Occhi Blu, il Mago Nero e altri mostri entrati nell’immaginario collettivo. Non sono rari i commenti che paragonano Yu-Gi-Oh! Legacy of the Duelist: Link Evolution a una glorificata presentazione in PowerPoint, le cui diapositive sono il meglio che si può ottenere nella Campagna, che è la modalità principale del gioco.
Proprio la campagna permette di rivivere tutte le serie animate di Yu-Gi-Oh! (Yu-Gi-Oh!, GX, 5D’s, ZEXAL, V-ARC, VRAINS) nei loro momenti più iconici, con i deck fedeli e aggiornati nel corso della storia dei rispettivi possessori. Si inizia con la storia di Yugi Muto, la sua rivalità con Seto Kaiba e il loro legame con l’antico Egitto fino ad arrivare al recentissimo VRAINS e il suo protagonista Yusaku Fujiki, che ha un alter ego duellante nel mondo della realtà virtuale. La ricetta è identica per ogni serie: diapositive a sfondo statico come base, un pizzico di personaggi che vi roteano sopra per far scorrere i dialoghi, duello q.b., mescolare e ripetere il tutto.
Apriamo inoltre una piccola parentesi sulla localizzazione italiana, precisa nelle carte ma meno fortunata nel corso dei dialoghi, dove risulta letterale a causa forse dell’aderenza al testo giapponese.
Nel puntuale duello a sfondo minimale sarà possibile utilizzare il Deck Storia o il Deck Utente. Il primo riflette il mazzo usato nell’anime e risulterà più bilanciato, il secondo è quello che potremo personalizzare e sentirci meno Yugi, Jaden e compagnia cantante. È anche possibile cambiare il punto di vista del duellante, combattendo nei panni del “nemico” di turno. Il duello farà avanzare la storia tra carte magia terreno allargate e spalmate sul campo e musiche piuttosto incolori non solo allo scopo di spuntare gli archi narrativi, ma soprattutto ottenere dei punti vittoria spendibili presso il negozio delle carte.
Il negozio è sicuramente il modo più veloce per accumulare carte e modificare i vari deck iniziali che ci verranno proposti, ma è necessario giocare la campagna per sbloccare gli avatar dei personaggi e i relativi booster pack, pacchetti da 8 carte ciascuno da pagare con i punti vittoria vinti in precedenza. Nel gioco non sono presenti microtransazioni che potevano facilmente sfuggire di mano a seconda dell’utenza e della volontà di ottenere le oltre 10.000 carte presenti. Tra Fusioni, Synchro e Pendulum, leggenda narra che se cercate una carta c’è buona ragione di credere che essa si trovi in Yu-Gi-Oh! Legacy of the Duelist: Link Evolution. Il vero problema di quest’immenso tesoro di Smaug è la sua gestione.
Tesoro, mi si sono ristrette le carte
Gli sviluppatori, insomma, si sono limitati a macinare carte su carte facendole aderire alle regole di gioco, indirizzate allo scopo di portare i Life Points dell’avversario a zero sfruttando un deck composto da almeno 40 carte tra mostri sempre più particolari, magie e trappole. I tanti tutorial che spiegano i rudimenti e le tecniche più avanzate di gioco fanno sicuramente un buon lavoro e sono dedicati a chi non è cresciuto a pane e Yu-Gi-Oh! o a chi ha abbandonato la nave con l’arrivo degli Eroi Elementali e i Synchro.
Basta farsi un giro nell’opzione Modifica Deck per vedere a cosa ci riferiamo: la mole di carte è così ampia che esse sembrano quasi straripare dallo schermo, ridotte a dimensioni minuscole pur di impedire che ciò accada (e il pensiero sugli schermi piccoli fa rabbrividire). L’HUD non è adeguata a un processo sensibile e lungo come quello di costruire un deck, specialmente se da zero. L’occhio andrà inevitabilmente alle mini carte per avere un’idea di insieme, nonostante la carta al centro del televisore in bella mostra, con conseguenti mal di testa.
Le immagini valgono più di mille parole ed è un peccato che Other Ocean non abbia pensato a un sistema migliore per questa fucina di possibili vittorie: mancano tra i filtri (che fatica a una divisione di mostri, magie e trappole) alcune ricerche essenziali come una gestione dei preferiti o un sistema che piazzi le carte recenti ottenute dai booster pack ai primi posti, senza doverle ricercare con lo sguardo o scrivere il nome della carta nella speranza di stanarla prima come un PC di bassa lega. Un’altra opportunità mancata è una funzionalità di zoom, che avrebbe potuto portare il deck a tutto schermo per avere un’idea visuale della propria creazione.
Gradita invece la funzione delle carte correlate, cioè legate o in sincronia di effetti a una qualsiasi carta. Per fare un esempio pratico le carte correlate di uno Zombie includono mostri come Maestro Zombie e magie come Libro della Vita e Richiamo della Mummia, per cui chi è interessato a un determinato tipo di deck non ha che cliccare, prendere appunti e aggiungere le carte consigliate per iniziare a formare una strategia vincente. Auguri nella navigazione, però.
Vinci la fatica, questa è la tua vita
Cos’altro offre Yu-Gi-Oh! Legacy of the Duelist: Link Evolution? Duelli, duelli e ancora duelli. Sconfiggendo una volta per tutte un personaggio nella modalità Campagna esso verrà sbloccato come duellante nella sezione apposita divisa per serie, con una sostanziale differenza: il duellante avrà cambiato deck e soprattutto mentalità, diventando molto più forte. Ecco allora Mako Tsunami scatenare la forza rituale dei Gishki o lo scagnozzo di Marik impedire ogni tipo di attacco finché non ha pescato tutti i pezzi di Exodia e vincere automaticamente la partita. A confronto la campagna è una passeggiata nel parco e si può dire che le vere sfide e modalità difficile inizino qui, per poi sfociare nel multiplayer online.
Giocare contro perfetti sconosciuti a Yu-Gi-Oh! è un po’ come accedere al deep web: bisogna sapere cosa si sta facendo e bisogna essere preparati al peggio, perché le strategie e le concatenazioni di carte saranno all’ordine del giorno. Sicuramente questa è la modalità più ideale del pacchetto per i più competitivi, ma vi consigliamo di fare più di un giro contro i duellanti offline prima di tentare di portare in alto la bandiera nazionale.
Vi è inoltre il cosiddetto “Battle Pack”, una scommessa che consiste nell’acquistare un deck casuale di 50 carte e utilizzarlo per un numero limitato di duelli online o contro l’IA di gioco. Il premio in palio è lo stesso deck: per guadagnarselo bisogna vincere tre partite su cinque, in caso contrario bisognerà spendere altri punti e giocare con un altro deck. Per quanto attraente e divertente possa sembrare entrare in sintonia con un deck sconosciuto, abbiamo preferito altre modalità per evitare di familiarizzare con nuovi mostri con l’HUD sopra citato e ottimizzare le sessioni di gioco.
Bisogna infine spendere le ultime parole per le impostazioni di gioco, scarse tra il solo bilanciamento audio e prompt di gioco durante i duelli da più a meno invasivi. Con l’opzione “Predefinito”, che vi consigliamo di disattivare non appena avviate Legacy of the Duelist, posizionare una carta trappola vi condannerà a prompt in ogni turno del duello (ogni turno è composto da sei fasi: Draw Phase, Standby Phase, Main Phase, Battle Phase, Main Phase 2, End Phase) che vi chiederà se volete attivarla o meno – ciò disturberà molto il ritmo di gioco, ma d’altra parte con l’opzione “Pro” potrebbe capitare che una trappola come Forza Riflessa non scatti quando debba, perché ha bisogno dell’azione fulminea del giocatore. Segnaliamo inoltre a malincuore che gli errori non sono giustificabili in Yu-Gi-Oh! Legacy of the Duelist: Link Evolution.
Non è possibile cancellare una scelta una volta presa per sbaglio, con conseguenti ripercussioni sulla partita. Una mossa sbagliata avrà un impatto fondamentale: sarà meglio abbandonare e ripartire da capo, con 8.000 Life Points.
Esiste una carta trappola chiamata Macchina del Tempo, che riporta un mostro sconfitto sul terreno. Alla stessa maniera Yu-Gi-Oh! Legacy of the Duelist: Link Evolution viene riportato su PS4 e Xbox One, ma stavolta con un numero ancora più spropositato di carte collezionabili, circa 10.000. Tra campagne che ricalcano le orme delle serie animate, inclusa la nuova Yu-Gi-Oh! VRAINS, e multiplayer online il gioco si rivolge ai veri appassionati di Duel Monsters. Eccezion fatta per le carte, riportate con il rispetto delle regole ufficiali del brand Konami, come da una macchina del tempo il titolo di Other Ocean sembra essere riemerso da un’altra generazione proponendo gli stessi difetti di anni fa. Un HUD da capogiro che non permette un’ottimale gestione delle carte e una grafica scarna, il tutto unito al non avere una personalità definita fa sì che Legacy of the Duelist rimanga ancorato sul fondale e venga spazzato dalle correnti. Forse le carte non sono tutto, e questo Forbidden Memories l’aveva capito bene.
Pro
- 10.000 carte
- Tutte le serie animate di Yu-Gi-Oh!
- Microtransazioni assenti
Contro
- Troppo spartano
- HUD dei deck impresentabile
- Prompt su schermo invasivi
- Niente cross save