Yakuza Kiwami Recensione Switch

Recensito su Nintendo Switch

Yakuza Kiwami RECENSIONE

Il 2005 ha segnato un debutto importante, quello della saga di Yakuza. Quasi 20 anni sono passati da allora, eppure la costante riguarda, o meglio riguardava, la sua assenza totale dalle piattaforme di casa Nintendo. Ecco perché il lancio odierno di Yakuza Kiwami su Nintendo Switch rappresenta un momento importante, un nuovo punto d’incontro tra due colossi giapponesi (SEGA e la grande N) e un nuovo inizio per una saga arrivata alla piena maturità.

Seppure nelle vesti di una riedizione di un remake – nella fattispecie quello del capitolo originario – Yakuza Kiwami per la console ibrida ha suscitato mediamente curiosità e interesse nei giocatori, tra chi si sia chiesto come si comporti in termini tecnici e grafici e chi non vedesse l’ora di riscoprire o vivere per la prima volta la storia e le vicissitudini di Kazuma Kiryu. Facendo parte di questi appassionati, mi sono infiltrata nel clan Tojo, al fine di scoprire la torbida vita delle gang giapponesi.

Yakuza Kiwami RECENSIONE

Parto in un certo senso dalla conclusione per poi passare alla spiegazione della stessa: se non ti sei mai approcciato alla saga figlia di Toshihiro Nagoshi e possiedi Nintendo Switch, questa nuova uscita rappresenta il momento ideale per farlo, specie se fai parte di quelli che si lasciano affascinare dall’effetto dato da un’esperienza in totale portabilità.

Le peripezie di Kazuma Kiryu, iniziate nell’ormai lontano 2005 su PlayStation 2, hanno trovato una nuova energia con il remake, capace di sfruttare le tecnologie recenti per avvicinare la componente grafica, quelle strutturale e di gameplay assieme ai capitoli conclusivi del Dragone di Dojima.

Disponibile nel solo formato digitale attraverso il Nintendo eShop, Yakuza Kiwami segue insomma la filosofia di moltissimi altri port, alla ricerca di un nuovo pubblico su una piattaforma diversa da quelle precedentemente toccate, andando in questo caso a braccetto con il lancio della serie TV targata Amazon.

Kiwami figura inoltre come punto di partenza della saga tutta, seppure contenda il posto con Yakuza 0, il prequel. In attesa di scoprire se l’uscita odierna possa fare breccia in nuovi appassionati e convincere SEGA e Nintendo a collaborare per altre pubblicazioni, scopriamo come si comporta Yakuza Kiwami su Nintendo Switch.

Yakuza Kiwami RECENSIONE

Dove eravamo rimasti

Dopo quasi 20 venti non si è esaurito il valore dell’incipit narrativo, che ci immerge nella vita di Kiryu e nelle sporche storie dei clan giapponesi senza mezzi termini. Il protagonista e giovane luogotenente del Clan Tojo si assume la responsabilità dell’omicidio ai danni del patriarca della sua famiglia, Sohei Dojima, per risparmiare la prigione all’amico fraterno Akira Nishikiyama.

Quando Kazuma esce finalmente di prigione sono passati dieci anni e molte cose sono cambiate: Yumi, la ragazza di cui era innamorato, che Dojima aveva rapito e che l’amico Nishiki era corso a salvare, sembra essere svanita nel nulla, mentre questo ultimo ha raggiunto i vertici del Clan Tojo.

Kiryu si scopre così emarginato e costretto a combattere, a recuperare un malloppo da dieci miliardi di yen, a vendicare la morte di alcune persone e a capire cosa sia accaduto al suo amico d’infanzia per cambiarlo al punto da renderlo un boss spietato e crudele.

Botte pazze a Kamurocho

L’impalcatura ludica generale rimane la medesima adottata dall’originale e dal suo remake, con un’alternanza di sequenze animate e combattimenti in stile picchiaduro arricchiti da delle fasi di pura esplorazione di Kamurocho. Ubriachi, mafiosi, criminali di altro tipo: diverse sono le personalità che si scontreranno con Kiryu e contro i quali può adottare quattro stili di combattimento distinti.

In dote al remake è infatti arrivata una maggiore varietà delle mosse a disposizione del protagonista, potendo scegliere tra Brawler, il più equilibrato, Rush, il più rapido, Beast il più pesante e Drago di Dojima. Quest’ultimo, a differenza dei primi tre, sfrutta uno speciale albero delle abilità che può essere completato solo grazie a una delle altre chicche del rifacimento, ovvero il “Majima Everywhere”.

Il Cane Pazzo di Shimano, Goro Majima bazzica per la zona e di tanto in tanto ci coglierà di sorpresa per una lotta, vincendo la quale guadagneremo delle tecniche inedite per lo stile del Drago. Vecchio di quasi due decenni, il completo di Kazuma Kiryu appare manchevole di una certa dinamicità propria delle esperienze videoludiche presenti e insieme relativamente ingessato, ma nel computo generale delle sue caratteristiche rimane un’avventura da vivere oggi come allora.

Fattore Switch

A livello tecnico e grafico la versione di Yakuza Kiwami per Nintendo Switch è stata gestita in maniera distinta, senza sorprese di sorta in senso di prestazioni, bensì nella misura di un compromesso più che discreto, considerando ora il software di partenza, ora l’hardware di arrvivo, la console ibrida.

Certo, bisogna qui rinunciare ai 60 fps a favore dei 30 – a volte accontentandosi anche di meno – e accettare una risoluzione bassa per gli standard attuali, ma visto il genere di appartenenza non si può parlare di pecche vere e proprie. Va da sé che optando per questo acquisto, il remake risulti più fluido e visivamente piacevole sul piccolo schermo della piattaforma piuttosto che su una TV.

Peccato che questa nuova edizione non abbia convinto SEGA a investire nella localizzazione in italiano, pubblicando il gioco con l’inglese ad accompagnarci. L’ultima chicca finale riguarda l’opening “Virtical Point” nota in Occidente, sostituita in questo caso con “Receive You (Reborn)” e “Bleed” provenienti dalla versione giapponese.

Seppure con un passo lento dato dai suoi (quasi) 20 anni, Yakuza Kiwami si presenta su Nintendo Switch in buona forma, forte di una storia avvincente oggi come allora, di personaggi stravaganti quanto originali, di attività secondarie impossibili da evitare. Che tu abbia o meno conosciuto Kazuma Kiryu, avere Kamurocho a portata di uno Switch è un’occasione da non perdere.

Se vuoi immergerti nella Yakuza, puoi scoprire Yakuza Kiwami passando dal Nintendo eShop.

7.1
Yakuza Kiwami arricchisce la libreria di Nintendo Switch con una storia senza tempo.

Pro

  • Trama, personaggi e intreccio di grande valore oggi come allora
  • Tante attività secondarie in cui perdersi

Contro

  • I limiti grafici e tecnici si fanno vedere
  • La linearità e la staticità del gameplay sono i fattori che meno resistono allo scorrere del tempo
Vai alla scheda di Yakuza Kiwami
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