Yakuza Kiwami 2 – Recensione PC
Ci sono colpi che sanno comunicare meglio di mille parole. Ci sono pugni dettati dall’impulsività che si muovono sibilando spinti dall’irrazionalità, colpi che frusciano sordi nell’aria e impattano puntuali, impastati d’odio e di emozioni soppresse, fredde, inossidabili. Questi colpi possenti travasano sul bersaglio sensazioni irrequiete, temprate da anni di difficoltà e peripezie. Yakuza Kiwami 2 ricorda come anche Kazuma Kiryu conosca bene questi colpi, d’altronde ne ha inferti molti e ne ha subiti altrettanti, lesinando la sua misericordia a poche delle anime sfortunate che hanno, nel corso degli eventi raccontati nel primo Kiwami, provato a sbarrare il suo cammino. Oggi vogliamo parlarvi, dopo la versione uscita su PlayStation 4 lo scorso anno (di cui trovate la recensione qui), del porting di Yakuza Kiwami 2 su PC.
Yakuza Kiwami 2 si apre, nelle sue fasi iniziali, con un colpo di scena che va a sovvertire le carte in tavola: ancora una volta l’atmosfera pesante della situazione, originata dalle incessanti guerre e disordini tra clan, grava sulle spalle dell’eroico Kiryu, sempre pronto ad accorrere in caso di bisogno. Ma nel mondo degli Yakuza non c’è spazio per provare pietà, non c’è tempo per fare ammenda per i propri errori, non c’è modo di avere una seconda possibilità: chi sbaglia paga e, molto spesso, tra lo stesso Kiryu e una fine ignobile ci ergeremo soltanto noi e le nostre doti nella pressione forsennata di tasti per far si che il Dragone abbia la meglio sui propri avversari. Il cast dell’opera vede il ritorno di qualche vecchia conoscenza ma anche l’ingresso di nuovi personaggi – tra cui lo spettacolare Drago del Kansai Ryuji Goda, nemesi di Kiryu – che andranno a recitare i ruoli nel dipanarsi di una storia che non mancherà di fornire momenti emozionanti, partendo dall’inizio fino ad arrivare al finale, in un’epica cavalcata che sarà scandita da momenti di grande impatto.
Il feeling con Kiwami 2 è immediato ed eccezionale, come la versione console ci aveva già abituato a suo tempo: la splendida Kamurocho parla da sola, ed è ancora più bella di quella conosciuta negli scorsi capitoli, con le sue eloquenti vie brulicanti di passanti e di occasioni – e pericoli – per chi avesse intenzione di scoprire cosa si celi dietro ogni angolo. I fastidiosi, seppur brevi, caricamenti che rendevano singhiozzanti i nostri ingressi in edifici chiusi in Yakuza Kiwami 2 PC sono spariti e fanno ora largo a un mondo privo di pause, più dinamico e immediato e di grande effetto, esteticamente e complessivamente.
Il colpo d’occhio di Yakuza Kiwami 2 su PC è eccezionale: Kamurocho e Sotenbori – il nuovo quartiere esplorabile – sono prima di tutto due luoghi che vivono ai ritmi di quella che è una precisa metafora del Giappone: andamenti frenetici, insegne imponenti, piccoli anfratti da scoprire, apprezzare e in cui, liberamente, tornare poi in futuro, fornendo un prospetto generale di grande coerenza e coesione, sotto cui si muovono però le brucianti contraddizioni che alimentano la società nipponica.
Proprio la coesione nelle attività del gioco è uno dei punti cardine della serie Yakuza – confermato in maniera eccellente in questo Kiwami 2 – che lascia strabiliati per la profondità e per la varietà: non c’è mai da annoiarsi, in Yakuza Kiwami 2, e molto spesso è un’impresa difficile restare concentrati sulle missioni principali, venendo magari inghiottiti dal desiderio di fare qualche lancio a baseball, da una partita a golf, o perché no, anche da un curioso minigioco da fare mentre si è al bagno. Tutto è diverso, studiato con attenzione unica e maniacale perizia: le numerose attività vanno di pari passo con lo spirito completista del gioco, vera manna dal cielo per chi volesse tirare fuori il massimo da questa esperienza.
L’ottimo comparto grafico di Yakuza Kiwami 2 è permesso dalla rinnovata veste del Dragon Engine che riesce a fornire un risultato complessivo capace di lasciare stupefatti, a discapito di requisiti di sistema stavolta più onerosi rispetto a quelli del porting del primo Kiwami per PC, ma in grado di adattarsi comunque in maniera più che buona anche a macchine non più all’avanguardia.
Lo stesso sistema di combattimento ha subito delle variazioni e non presenta più gli stili, ma il tutto è reso in maniera più immediata, fornendo un positivo senso di pesantezza garantito da una fisica migliorata e un ottimo feedback dei controlli, oltre a una revisione nelle mosse di combattimento. Il sistema nel suo complesso funziona così bene da essere divertente anche per i più coraggiosi che volessero intraprendere l’avventura di Kiwami 2 senza controller (modalità in cui rende al meglio), ma solo con mouse e tastiera, in un connubio di oculate combo prodotte dalla pressione alternata dei pulsanti del nostro mouse.
Ulteriori cambiamenti sono proposti nel sistema dei potenziamenti, diversificato anche per ovviare alla già citata assenza degli stili di combattimento, e dall’introduzione di due attività collaterali di maggiore spessore come il Clan Creator, dove potremo controllare lo spettacolarmente folle Goro Majima e il Cabaret Club Grand Prix, dove dovremo gestire in prima persona un cabaret cercando di soddisfare clienti che sperpereranno volentieri i loro risparmi di fronte a delle ragazze di bell’aspetto.
Un grande e incredibile passo avanti viene fatto nelle modalità in cui viene raccontato registicamente il racconto: Kiwami 2 vive di momenti registici degni di un film di Hollywood, istanti la cui potenza è trasmessa da una scena su schermo proposta con un’inquadratura ricercata e incredibilmente complessa, travagliata, magari alternata con un primo piano che mette in mostra il rinnovato volto di Kiryu nell’inedito stile grafico, capace di trasmettere emozioni in grado di far trasalire con il solo ausilio dello sguardo.
La stessa colonna sonora che ci accompagna è sempre adatta ed encomiabile nelle note suonate e nelle emozioni toccate, anche perché riesce a sottolineare al meglio i momenti di svago e quelli di tensione, fornendo un complesso audio-visivo dalla qualità incredibilmente elevata.
Qualità elevata che si travasa anche nel doppiaggio dell’opera – in lingua giapponese – capace di dare ancora più credibilità ai personaggi nelle scene più profonde. Manca purtroppo però una traduzione italiana del titolo, disponibile solamente in lingua inglese.
Yakuza Kiwami 2 è un possente schiaffo alla monotonia nei videogiochi: uno schiaffo dato con rabbia, secco, in grado di lasciarci i segni sul volto per lungo tempo. La versione PC ripropone la formula vincente del remake già visto su Playstation 4, con un prodotto finale che – per qualità e quantità fornite per il prezzo di vendita – trova davvero pochi rivali nel settore e diventa occasione da non lasciarsi sfuggire, perché dopo Sotenbori e Kamurocho, oggi possiamo affermare con certezza che il Dōjima no Ryū domina anche sullo schermo dei nostri PC.
Pro
- Graficamente e registicamente sublime
- Profondo e pieno di attività secondarie
- Combattimenti divertentissimi...
Contro
- ...anche se mancano gli stili di combattimento
- Non è tradotto in italiano