Xenon Racer – Recensione

Il settore racing è sempre in fermento, colmo di alternative che però, spesso e volentieri, cercano di proporre la loro visione di un ambito con tanti proseliti e appassionati. Il titolo che analizzeremo quest’oggi, Xenon Racer, è il frutto del duro lavoro dello studio di sviluppo italianissimo 3D Clouds, già autore del divertentissimo kart game All Star: Fruit Racing uscito l’estate scorsa sulle principali piattaforme.

Come si comporterà il titolo in un mercato ostico in cui purezza simulativa e spensieratezza arcade convivono in armonia? Scopriamolo assieme!

Come già anticipato, Xenon Racer è un gioco di corse in cui convivono elementi vecchia scuola e moderni, in un progetto sicuramente interessante e divertente. 3D Clouds, come già espresso nel proprio precedente racing game, è riuscita a proporre un prodotto piuttosto originale e per certi versi strategico, poiché punta a un settore molto particolare dell’ambito racing. Stiamo parlando di quello che, meccanicamente parlando, vede titoli come Forza Horizon o Need For Speed farla da padrone, ovvero un mercato di titoli che puntano a un certo realismo sia visivo che a livello di impatto generale, associata però ad un sistema e un gameplay sostanzialmente arcade o poco simulativo. Ed è proprio qui il punto di forza del gioco, ovvero un comparto ludico strutturato su meccaniche piuttosto semplici e immediate, in grado probabilmente di coinvolgere anche giocatori estranei al settore. Ma non fatevi ingannare dalle premesse: Xenon Racer ha una spessore piuttosto spiccato, in grado probabilmente di divertire anche chi ama le simulazioni assolute.

Come ogni buon gioco di corse che si rispetti, Xenon Racer graviterà attorno alle competizioni automobilistiche in senso stretto, attraverso tre modalità di gioco distinte. Una modalità carriera classica, chiamata Xenon Racing Champioship, in cui saremo chiamati ad affrontare gare canoniche in una competizione “clandestina”, sfide a tempo e challenge delle più disparate e strettamente legate alla guida. La modalità ci metterà spesso dinanzi a una scelta che farà progredire il gioco in modo diverso, ma alla fine avremo comunque facoltà di poter giocare le “scelte non scelte” precedentemente. La seconda modalità è chiamata Edge e ricorda per certi versi le prove di guida necessarie per sbloccare patenti e contenuti vari della serie di Gran Turismo. Il game mode ci consentirà di sostenere una serie di prove di varia natura, il cui superamento ci consentirà di sbloccare un gran numero di componenti da aggiungere alla nostra auto, di stampo più meramente tecnico o più squisitamente estetico. La terza modalità è un classico versus in multiplayer, il quale sarà sia online fino a otto giocatori che in split screen locale. In generale, nonostante l’offerta ludica non sia particolarmente originale e piuttosto in linea con i canoni del settore, Xenon Racer risulta comunque godibile, divertente e piuttosto longevo.

Numeri alla mano, il titolo conterà su di un parco auto di sole diciotto vetture, le quali però saranno tutte diversificate non solo a livello estetico, ma anche e soprattutto a livello “caratteriale”. Le auto avranno ognuna caratteristiche specifiche, come ad esempio una maneggevolezza migliore o una velocità massima superiore, e potranno essere modificate con un notevole numero di componenti aggiuntivi che andranno sbloccati attraverso gare e competizioni specifiche, i quali impatteranno direttamente sulle succitate caratteristiche distintive di ogni vettura andandola a personalizzare profondamente. Probabilmente, l’unico neo reale dell’intera produzione riguarderà le piste, esigue numericamente, dal design un po’ altalenante e che saranno spesso reinterpretazioni dello stesso tracciato. In linea di massima, come già detto in precedenza, Xenon Racer anche in questo caso non offrirà nulla di particolarmente sbalorditivo, anche se la questione numerica avrà in verità un impatto relativo sulla generale piacevolezza del titolo.

Il titolo 3D Clouds non sarà come detto affatto simulativo, ma conterà comunque sia su di una struttura meccanica di base verosimile e sufficientemente profonda per un gioco dall’animo vistosamente arcade. L’intero sistema di guida si fonderà sull’interpretare le piste con la vettura giusta, visto che optare per una soluzione versatile fra manovrabilità e prestazioni non ci faciliterà la vita né ci consentirà di primeggiare facilmente. In aggiunta, nonostante l’animo dichiaratamente non simulativo, il racing non sarà esattamente una passeggiata e fonderà le sue movenze ludiche su di una curva d’apprendimento non particolarmente lenta ma nemmeno così veloce, la quale però è in parte mitigata da un’intelligenza artificiale degli avversari non particolarmente efficace. Il fulcro meccanico del gameplay sarà sostanzialmente incentrato sul controllo della derapata, che sarà l’unico metodo efficace per affrontare le curve dei vari tracciati, la quale potrà esser dosata con un gioco attento di acceleratore e freno.

Livellare le nostre abilità nel drifting sarà fondamentale, poiché urtare altre auto o schiantarsi fuori pista danneggerà il nostro veicolo fino alla “distruzione” dello stesso e al respawn in pista, che si tradurrà in preziosi secondi sprecati. In generale, il sistema di guida di Xenon Racer sarà d’impatto e divertente, anche se non esente da alcune imperfezioni. Innanzitutto, nonostante le caratteristiche individuali, tutte le auto risulteranno più o meno rigide nei controlli allo stesso modo e sarà estremamente complicato affrontare le curve dei tracciati sterzando in modo “normale”. La cosa, a conti fatti, si tradurrà in una sorta di “abuso” della derapata che, data la velocità notevole anche dei mezzi non particolarmente rapidi, ne costringe l’utilizzo anche per le curve più semplici. Restando in tema drifting, il sistema di derapata stesso alle volte non sarà immediatamente responsivo nonostante una pressione dei tasti on time, rendendo alcuni tracciati più difficili del dovuto. Problemi tutto sommato contenuti che, comunque sia, potrebbero essere facilmente risolti con una serie di update.

A livello più meramente prestazionale, il titolo 3D Clouds conterà su di un comparto tecnico piuttosto pulito e ben elaborato, realizzato attraverso un uso sapiente dell’Unreal Engine. Nonostante un impatto grafico che non regge il confronto con produzioni più blasonate (e con budget sicuramente superiori), Xenon Racer sarà gradevole da vedere soprattutto nelle piste in notturna o quelle in cui gareggeremo su circuiti con un meteo specifico. I modelli delle auto saranno tutti sufficientemente particolareggiati ed esteticamente diversificati, rendendo l’unlock dei vari mezzi sensato anche da un mero punto di vista estetico. Il titolo garantirà un frame rate sostanzialmente stabile e supporterà il 4K a 60 frame sia su Xbox One X che PlayStation 4, il che è una notizia che sicuramente farà la felicità dei possessori delle versioni premium delle ammiraglie Sony e Microsoft. Un plauso anche alla sezione audio, forse un po’ anonima a livello di singoli effetti sonori, ma tecnicamente buona e che può contare sulla produzione musicale di stampo elettronico dell’etichetta Monstercat.

Xenon Racer è un titolo automobilistico di stampo arcade, con un carattere deciso e una realizzazione di alto livello, che farà la felicità degli appassionati dei racing “non impegnativi” ma che, probabilmente, tenterà anche gli amanti delle simulazioni grazie alla sua frenesia e al discreto quantitativo di contenuti. Gli unici nei sono rappresentati da un parco piste non particolarmente esteso e illuminato, da un’intelligenza artificiale non particolarmente sviluppata e da un sistema di guida concettualmente semplice ma non esente da piccole imperfezioni.