Xenoblade Chronicles 2 – Torna The Golden Country – Recensione
Xenoblade Chronicles 2, alla sua uscita ormai quasi un anno fa, riuscì a soddisfare fan e critica, aggiudicandosi ottimi voti e una fandom soddisfatta nonostante qualche piccola incompletezza narrativa. Questa incompletezza riguarda in particolare la Guerra delle Aegis su cui il gioco basa le proprie premesse; ed è qua che entra in gioco il DLC Torna The Golden Country. L’ultima espansione prevista nel primo (e per ora unico) pass ci porterà a vestire i panni di Lora e Jin durante i giorni della guerra delle Aegis.
Oltre a loro due altri personaggi conosciuti e non come Addam, Mythra o Aegaeon saranno coinvolti, ma la storia si concentra principalmente su i due protagonisti principali, pur fornendo informazioni chiave sull’eroe dell’Aegis. Monolith prometteva un espansione importante e dalla grande durata, premesse ben mantenute, sebbene la durata di Torna The Golden City sarà ben minore a quella del gioco originale.
Xenoblade Chronicles 2 : The good DLC
Dal titolo potrebbe sembrare che vogliamo insinuare che Xenoblade Chronicles 2 sia un gioco mediocre. Non è per nulla così, considerando tra l’altro l’ottima valutazione che gli attribuimmo l’anno scorso. Nonostante ciò, giocando Torna The Golden Country sembra davvero di trovarsi davanti al “DLC bello” di Xenoblade 2. Questo perché, a primo impatto, tutto funziona meglio. Il sistema di combattimento è stato approfondito e riequilibrato per l’introduzione di nuove meccaniche quali la possibilità di scambiare driver e blade durante il combattimento. Il nuovo combat system risulta essere la versione migliorata dell’originale, con un equilibrio generale migliore e un’ulteriore varietà di mosse.
Il tutto riuscendo inoltre a condensare degli efficaci tutorial esplicativi in solo pochi minuti, evitando lo scoglio iniziale dell’originale Xenoblade Chronicles 2 che poteva sicuramente stuccare. La totale rimozione del sistema casuale di ottenimento delle Blade, in favore di un team fisso predefinito, ha senz’altro aiutato il game design e tolto la meccanica più controversa presente nell’originale. Ma non è “solo” il gameplay a funzionare meglio in Torna the Golden Country. I nuovi protagonisti risultano molto più adatti alla narrativa, oltre a dare un vero senso di appartenenza al gruppo che verrà a formarsi senza dover ricorrere a costanti battutine, talvolta anche pessime.
Un prequel (quasi) perfetto
Narrativamente Torna the Golden Country ha alcuni compiti pesanti. Praticamente ogni singolo personaggio presente nel gruppo dei protagonisti deve essere approfondito, tenendo comunque presente le regole già predisposte dalla narrativa di Xenoblade 2. Dopo aver concluso l’espansione possiamo affermare come questi punti siano stati tutti presi in pieno. I personaggi di Addam e Jin vengono veramente approfonditi, dando una diversa visione al comportamento di Mythra 500 anni dopo. Tutti gli altri membri del party di comportano bene, con banther sinceramente divertenti tra loro e una caratterizzazione ottima.
Ma la vera stella di Torna The Golden City è Lora, la protagonista principale che, per quello che è il suo ruolo nella storia di Jin, rischiava di essere banalizzata a un generico personaggio femminile piena di vitalità e allegria. Invece non è stato così, anzi, abbiamo trovato Lora un personaggio molto più credibile e ben caratterizzato di quanto non sia Rex, tanto che Torna The Golden Country è riuscito anche a farci affezionare a lei e, di conseguenza, a empatizzare molto più con la causa di Jin in Xenoblade Chronicles 2. In solo 16 ore di gameplay, poche rispetto alle 50/60 del gioco originale, l’espansione è riuscita a centrare ogni suo obbiettivo apparente e a dare dei nuovi spunti di speculazione per i fan, oltre alle innumerevoli spiegazioni sulla guerra delle Aegis.
La lunghezza può essere un difetto
Come citato prima Monolith Soft aveva promesso un DLC imponente, dalle diverse ore di gioco…cosa che Torna The Golden Country effettivamente riesce a essere. Con ben 16 ore medie di gameplay è tra i DLC più lunghi disponibili sul mercato… ma il modo in cui arriva a queste 16 ore non è dei migliori. Dopo 8 ore di fantastico pacing narrativo e non, il gioco decide di frenare e obbligare il giocatore a fare miriadi di sub-quest. Infatti non sarà possibile proseguire con la trama prima di portare al massimo il rapporto con la propria comunità, meccanica unica di Torna The Golden Country, ispirata fortemente alle affinità del primo Xenoblade Chronicles.
Questa nuova meccanica non è nemmeno mal fatta, ma il fatto che la main quest ti obblighi a utilizzare una meccanica secondaria per ben metà della sue durata totale, rallenta troppo il gioco. Anche perché questo succederà verso le battute finali del titolo, proprio quando si è pronti ad affrontare l’epico finale. Bisogna dire che, di per sé, vale la pena di concludere la Main Quest, facendo quindi tutto ciò che è richiesto. La boss-fight finale e in generale il personaggio di Malos son talmente ben riusciti in Torna The Golden Country da far impallidire l’originale al confronto. Però l’esagerata e obbligatoria interruzione della narrativa per dedicarsi ad attività secondarie, a volte interessanti altre meno,è un difetto enorme di questa espansione; forse l’unico al di fuori di alcuni problemi tecnici.
Tecnicamente il solito vecchio Xenoblade
Le epopee JRPG di Monolith si sa, non han mai goduto di comparti tecnici eccezionali. A ottime ambientazioni si alternano problemi vari, che si ripresentano anche in questa espansione. I cali di frame rate sono presenti e notevoli, inoltre non è stato fatto pressoché nessuno sforzo per risolvere il problema di prestazione grafica su portatile, che rimane un esperienza troppo inferiore rispetto al giocare con al console docked. A livello musicale e registico Torna The Golden Country è letteralmente Xenoblade 2.5, con remix di vecchie tracce e scelte registiche già viste e già funzionali nella versione originale del lavoro di Monolith Soft.
Xenoblade Chronicle 2 – Torna The Golden City è un DLC fantastico, che mantiene tutte le promesse narrative e propone molti elementi migliori rispetto all’avventura originale. Se non fosse per la nefasta scelta di obbligare a far decine di secondarie pressoché inutili, e per alcuni problemi tecnici già presenti in Xenoblade Chronicles 2, staremmo parlando di un capolavoro. Invece i limiti ne abbassano il giudizio finale, che comunque rimane estremamente positivo. Questa espansione è il perfetto regalo d’addio di Monolith Soft a Xenoblade Chronicles 2.
Pro
- Narrativamente ottimo
- Un party ben scritto
- Combat System migliorato
- Bossfight Finale fantastica...
Contro
- ...ma presenta dei rallentamenti
- Problemi tecnici vari
- Il community system reso obbligatorio non è una buona idea