XCOM 2 – Recensione
La serie di X-COM ha origini antiche come il mondo, o quasi. Sebbene il gioco sia tornato alla ribalta soltanto nel 2012 grazie al fantastico reboot sviluppato da Firaxis Games, le sue radici sono ben più profonde e vanno a incastonarsi addirittura nel lontano 1994. In quell’anno Julian e Nick Gollop diedero alla luce quello che è tutt’ora considerato da molti uno dei migliori titoli mai creati, ovvero UFO: Enemy Unknown. Il 2016 però, segna il gradito ritorno della serie su console, con l’adattamento del magnifico XCOM 2, già uscito su PC a inizio anno.
Il dado è tratto
La storia di XCOM 2 ha luogo circa 20 anni dopo le vicende vissute nel corso del primo episodio. Il gioco si apre mettendoci davanti quella che è la situazione mondiale, ovvero la guerra con gli alieni è oramai perduta e un’organizzazione conosciuta come Advent ha stretto un’alleanza con i nemici per il controllo del pianeta.
A contrastare il loro potere però, ci sono ancora alcuni soldati conosciuti come XCOM. Formati da uomini e donne volontari essi rappresentano la resistenza nonché l’unica possibilità di liberare la Terra e riportare le cose alla normalità di un tempo. In particolare il nostro ruolo sarà quello di comandante e a noi sarà affidato il controllo di una grossa navicella spaziale adattata per ospitare la vita umana: la Avenger. Oltre a essere una nave spaziale, la Avenger coprirà anche il ruolo di quartier generale e sarà da qui che gestiremo praticamente ogni dettaglio tattico prima di una missione.
Siamo solo pedine
XCOM 2, come il predecessore, è uno strategico a turni con visuale isometrica che fa dello studio del campo di battaglia il proprio piatto forte, ma partiamo dall’inizio. Come già anticipato il nostro ruolo nel gioco sarà quello di comandante della nave Avenger e vista la nostra carica avremo sostanzialmente il controllo completo delle operazioni. Ai nostri ordini, oltre ai soldati, ci saranno anche alcune figure chiave che rivestiranno posizioni di spicco all’interno dell’ecosistema Avenger.
La navicella/Quartier Generale sarà costituita da diversi scompartimenti e stanze, ognuna con un compito specifico. Ci saranno gli uffici del comandante, dai quali studieremo i dettagli delle missioni e della storia, il centro di ricerca, adibito all’analisi di ciò che riporteremo dalle battaglie (corpi di creature aliene e attrezzatura), l’ingegneria, dove svilupperemo i progetti e costruiremo nuova attrezzatura, l’armeria, dove si gestiranno i soldati a nostra disposizione e altro ancora.
Oltre alle stanze “standard”, col passare del tempo avremo modo di ampliare la Avenger, liberando zone inizialmente occupate dai detriti, così da costruire nuovi ambienti utili alla causa. Per fare ciò sarà necessario ampliare il personale che popola la base, in particolare facendo in modo che si uniscano a noi scienziati e ingeneri.
Lo sviluppo tecnologico sarà uno dei fattori chiave per la vittoria in battaglia, ma tutto dovrà viaggiare di pari passo con l’aumento delle risorse a nostra disposizione, altrimenti si rischierà di rimanere a secco molto presto. Oltre alla gestione della nave, un altro aspetto importante di XCOM 2 sarà l’ampliamento della propria zona d’influenza sul territorio. Grazie alle operazioni dei nostri soldati infatti, saremo in grado di espanderci a livello globale, mettendo in crisi i piani della Advent.
Sul campo di battaglia
Se la fase di studio e gestione è molto importante, il vero fulcro di XCOM 2 rimangono i combattimenti veri e propri. In queste occasioni il nostro compito sarà quello di gestire un manipolo di soldati su di un campo generato proceduralmente e sempre diverso, così da portare a casa la vittoria. Gli obbiettivi sono di vario genere e vanno dal semplice “liberare la zona dai nemici”, a cose più complesse come la difesa di punti chiave specifici o la liberazione e la scorta di persone importanti da far unire alla nostra fazione. Nonostante le missioni si differenzino spesso le une dalle altre, quello che accomuna tutte le operazioni di XCOM 2 è la velocità di svolgimento.
Se molte volte, negli strategici a turni classici, siamo stati abituati a un gameplay molto lento e a tratti tedioso, in XCOM 2 è quasi sempre una prerogativa riuscire a portare a termine la missione in fretta e poi raggiungere il punto d’estrazione, rendendo così le cose decisamente più frenetiche di quanto ci si potrebbe aspettare dal genere d’appartenenza.
Addentrandoci più a fondo nel gameplay, quello che si scopre è uno strategico abbastanza classico nei modi, ma non per questo banale. In battaglia i nostri soldati saranno in grado di muoversi molto agevolmente, avendo a disposizione due azioni per ogni turno e potendo coprire anche grosse distanze a piedi. Allo stesso modo, gli avversari saranno sempre molto ostici da stanare ed eliminare, perché in grado come noi di sfruttare a proprio vantaggio il campo di gioco. Uno degli aspetti chiave del combattimento, nonché una delle cose più interessanti per gli amanti della strategia pura, è costituito dalla conformazione delle zone di guerra.
In XCOM 2 potremo muoverci all’interno e all’esterno degli edifici, avendo anche la possibilità di scalarli e piazzare le nostre truppe sui tetti. Questa libertà di movimento apre le strade a infinite strategie offensive e difensive, ma il vero fiore all’occhiello è costituito dalla possibilità di radere al suolo sostanzialmente qualsiasi elemento architettonico. La distruzione infatti, è un elemento chiave e da tenere in conto quando si affrontano le missioni, perché non ci si potrà mai sentite davvero al sicuro.
Esperienza personalizzata
Un altro aspetto di fondamentale importanza in XCOM 2 è costituito dalla personalizzazione dei propri soldati. Prima di mandarli sul campo di battaglia ci sarà data la possibilità di gestire sostanzialmente ogni aspetto di tutti i soldati disponibili. Dal nome alle caratteristiche fisiche, dall’abbigliamento all’attrezzatura, avremo completamente in mano la situazione. I nostri soldati saranno più di semplice carne da macello e preservarli “integri” sarà uno dei nostri compiti.
Ogni XCOM avrà dalla propria delle abilità uniche che si affineranno sul campo di battaglia. Combattendo e aumentando l’esperienza, i soldati otterranno delle promozioni, le quali li faranno rientrare in diverse classi (specialisti, ranger, granatieri, ecc…) che gli doneranno capacità di vario tipo. Evolvendosi svilupperanno il loro skills tree che li renderà sempre più determinanti, ma ogni volta che manderemo uno dei nostri pupilli in azione dovremo stare molto attenti a riportarlo indietro sano e salvo, infatti le ferite accumulate in combattimento renderanno gli XCOM inagibili per diverso tempo e la morte sarà una condizione definitiva e non modificabile (a parte ricaricando la partita).
Oltre ai combattimenti in single player, una grossa fetta dell’esperienza è costituita dal multiplayer, il quale è caratterizzato da scontri 1 vs 1. I due giocatori coinvolti avranno a disposizione ognuno la propria squadra e l’obiettivo ovviamente sarà quello di eliminare il nemico. Sebbene la modalità per giocatore singolo rimanga ancora il vero cavallo di battaglia, il multigiocatore è un aspetto da non sottovalutare e in grado di regalare molte ore di divertimento aggiuntivo.
In conclusione, XCOM 2 rimane anche su console il fenomenale strategico a turni che già avevamo gustato qualche tempo fa su PC. I comandi sono stati adattati in modo da non risultare per nulla scomodi neppure utilizzando il controller e a livello tecnico il porting si regge bene, anche se non è esente da alcuni difetti, in particolare un tearing costante durante le cut-scenes. Se siete amanti della strategia e quello che cercate è un titolo estremamente longevo e ricco di sfaccettature, con XCOM 2 andate sul sicuro. Date le caratteristiche del gameplay, vi troverete tra le mani un vero e proprio gioiello, così vario e ricco di contenuti da tenervi impegnati per tempo immemore. Un investimento sicuro di cui siamo certi non vi pentirete.
Pro
- Strategicamente ineccepibile
- Ricco di contenuti
- Ritmo incalzante
Contro
- Alcune incertezze tecniche