WWE SmackDown vs. Raw 2008 – Recensione WWE SmackDown! vs. RAW 2008
Smackdown, RAW e…ECW!
La THQ ripropone l’ennesimo capitolo del gioco di Wrestling più diffuso e amato di sempre. Smackdown! vs. RAW, che ha iniziato la sua lunga carriera nel 2005, ed è stato sicuramente il titolo più rivoluzionario del suo genere e che ha lanciato su un altro piano i giochi di Wrestling, ottenendo un successo da record. Per la prima volta un gioco univa i roster di SD! e RAW, aggiungendo inoltre le leggende di sempre e una modalità General Manager davvero interessante. Col procedere dei capitoli, le novità sono state sempre di meno: aggiornamento del roster, inserimento di nuovi tipi di match, nuovi PPV; e siccome si sa, l’utenza vuole sempre qualcosa di nuovo, quest’anno approdano anche le superstar ECW! Per quanto in realtà i partecipanti non saranno moltissimi, è comunque una presenza importante e che accontenta così anche i nuovi fan della rinata lega estrema.
Un 24/7 per la vita
La modalità carriera è stata spazzata via ed è stata sostituita dalla 24/7: un anno intero di WWE dove cercherete di diventare una vera leggenda di questo sport, con tanto di parametri, abilità, eventi speciali e ovviamente tutti i PPV WWE. Potrete decidere dall’inizio quali delle modalità scegliere, tra Individuale e GM. Optando per quella individuale, dovrete impersonare una superstar (già esistente o creata, ma comunque a vostra scelta) e guidarla nella sua strada verso lo status di Leggenda. Fattore importantissimo è sicuramente il Power 25, una classifica dei 25 migliori wrestler dei vari roster, che voi dovrete cercare di dominare il più possibile per avere un trattamento, un contratto e uno spogliatoio migliori. Per riuscire in ciò vi servirà una lunga (lunghissima) serie di vittorie e tanta tanta popolarità. Sicuramente una delle ultime cose da fare è iniziare con i parametri da 24/7 (ovvero attorno al 37 generale): potenziare la vostra Superstar attraverso il menù di allenamenti del 24/7 è davvero fastidioso e complicato; più consigliato è invece partire con una Superstar WWE al massimo della sua potenza, soprattutto se un campione. Che tutta la vostra carriera dipenda dal Power 25 ve ne accorgerete molto presto: se avrete poca popolarità verrete trattati come una nullità e a poco serviranno le faticose attività infrasettimanali per aumentarla, dato che dovrete infine riposarvi perdendo tutta quella che avete accumulato e forse di più. Cosa fare dunque? Vincere, vincere e vincere. Ma soprattutto aumentare le abilità!
Per quanto possa sembrare inutile, portare tutte le abilità al massimo è invece un’ottima arma per acquistare popolarità e denaro in fretta.
Invece di perdere tempo e ottenere fallimenti nei vari eventi, cercate di aumentare le abilità sin da subito e ritentate ad un livello nettamente superiore: popolarità e denaro non tarderanno a sommergervi. Man mano che otterrete popolarità, denaro, titoli, acquisirete con la stessa velocità nemici. Spesso tutto ruoterà attorno a qualche WWE Diva, ma se riuscirete ad andare sempre avanti la situazione migliorerà; con l’avanzare della carriera e dei progressi leggenda avrete nuovi spogliatoi, ma anche tutto il mondo contro. A seconda delle vostre prestazioni, e delle vostre scelte, potrete passare da Smackdown! a RAW (non è disponibile la carriera in ECW, purtroppo), allearvi o tradire dei compagni, ricevere un aumento di ingaggio o vedervelo ridotto drasticamente a cause delle ire che avete scatenato. Non capiterà raramente infatti che Vince McMahon vi si rivolterà contro perchè state vincendo troppo: al big boss piace essere il numero 1 e stare troppo al centro dell’attenzione potrebbe rivelarsi controproducente per voi. In ogni caso, quello che vi tocca fare è vincere e continuare a farlo il più possibile, considerando che tutto il resto è secondario. Importantissime saranno le vittorie ai PPV, soprattutto per conseguire il Grandslam, ovvero la vittoria o difesa del titolo in tutti i PPV interlega. Oltre a quello della vostra lega, infatti, potrete accaparrarvi anche il titolo di quelle avversarie, proprio grazie all’occasione di sconfiggere gli altri campioni contro i quali combatterete in questi PPV; tuttavia sarete subito costretti a restituire il titolo, anche se ne rimarrà una “riproduzione nella vostra bacheca dei trofei”. In ogni caso, elemento più importante della carriera è la possibilità di scegliere. Nonostante l’esito di un incontro determini già ampiamente il proseguo della storia, capiterà qualche volta che una volta letto qualche messaggio ricevuto vi troviate di fronte ad una scelta: mantenete segreto il vostro rapporto con la Diva di quel wrestler o rendete tutto pubblico? Decidete di sfidare Umaga, Triple H o Edge? Talvolta però, riceverete anche degli mms di “ringraziamento” nei quali le Divas vi invieranno le loro foto come premio, anche se in realtà l’unica immagine visibile sarà quella comune in tutto il resto del gioco. In sostanza si tratta di una serie di accorgimenti che rendono molto più dinamico il gioco e sicuramente aprono a tantissime nuove strade, un elemento sicuramente interessante e molto gradito, che scongiura del tutto la ripetitività delle storie nei capitoli precedenti. Tuttavia sembrava troppo bello per essere vero, e a frantumare i nostri sogni di maggiore realismo e dinamicità nella storia del 24/7 interviene la limitazione più grande di qualsiasi videogioco: il fatto che esso risponda ad una programmazione. E in un modo o nell’altro, gli sviluppatori della serie SD! vs RAW hanno sempre evitato di risolvere adeguatamente questo problema. Così di tanto in tanto vedrete che nonostante la vostra schiacciante vittoria, con gli avversari sanguinanti e umiliati senza alcuna difficoltà, la scena successiva all’incontro vi andrà a raffigurare doloranti mentre vi allontanate dal ring sul quale stanno festeggiando i perdenti. Senza contare il fatto che potrebbe capitare, per ragioni di trama, che dopo aver vinto in maniera regolarissima un incontro, il filmato raffiguri invece una fine “diversa”, con un attacco a sorpresa e un vostro schienamento che andrà persino ad influire sul numero di match vinti e persi (insomma, a seconda della scelta potreste non avere mai la possibilità di concludere una stagione con il 100% di match vinti). Ma in ogni caso, più proseguirete verso lo status leggenda, più la storia si farà interessante e diventerà matura, con avversari più forti, match frenetici, pay per view sempre più esagerati e contratti milionari.
In poche parole, la modalità individuale è sicuramente il piatto forte di questo gioco, curato in maniera giusta, spesso divertente, articolato grazie alle tante strade seguibili e longevo. Ma è anche troppo longevo per una ripetitività di incontri che spesso stanca e delude fino a farsi disprezzare. La vera lunghezza di questo titolo non è apprezzabile proprio a causa di un continuo ripetersi di scontri praticamente identici, spesso anche poco stimolanti, che portano il giocatore a detestare il titolo alla lunga; se giocato poi tutto d’un fiato, l’odio potrebbe iniziare a svilupparsi molto presto. Una grandissima validità organizzativa e una longevità da contrastare un GdR, ma ai fatti questo 24/7 ha poco in più rispetto ai normali match esibizione. Provando ad alzare il livello i match diverrebbero frustranti, soprattutto a causa di movimenti a volte “ubriachi” che portano il vostro wrestler a realizzare azioni totalmente diverse. Neppure l’inserimento di nuove leggende riesce a dare un giusto stimolo nella carriera individuale, che si riduce quindi ad essere consigliata ai veri appassionati e da provare per chi è attratto dal genere ma non offrirebbe la propria vita per un titolo WWE.
Tutto cambia per il General Manager 24/7, ma bisogna fare prima una premessa. Chi ha sempre odiato i giochi manageriali e non è un fan appassionato della World Wrestling Entertainment, farebbe bene a non giocare a questo titolo. Chi ha un’ottima affinità con almeno uno di questi due fattori, riuscirà ad apprezzare questo gioco, se non per la carriera individuale, per il General Manager Mode. Già presente dall’edizione 2006, in questa versione si amplifica ancora di più e assume caratteri ancora più managerialistici. Adesso è presente anche l’ECW, ma rimane comunque sconsigliatissima in quanto possiede un unico Championship Title e, di conseguenza, un’unica occasione di aumentare popolarità dei campioni e gradimento dei tifosi. Le regole sono sempre quelle: Smackdown! ha il Cruiserweight e il World Heavyweight Champion, RAW la Women’s Champion e il WWE title, mentre l’ECW possiede solo il titolo principale di lega. Si può decidere di partire all’inizio con il roster reale della lega oppure eseguire il draft fra tutte le superstar, cosa molto più conveniente. Una volta fatto ciò si parte con il budget rimasto dopo l’eventuale acquisto delle superstar e si dà inizio allo spettacolo: ogni settimana dovrete inventarvi di tutto per il vostro show, dal match per il titolo alle rivalità più spettacolari, che vanno a concludersi nei Pay Per View. Durante il resto della settimana potrete far svolgere delle attività alle vostre superstar, allenarle o migliorare le loro abilità di “intrattenitori”, utili ad avere il maggiore successo possibile in interviste, film, pubblicità, ecc…Tutto scrupolosamente pensato per un’esperienza che vi metterà seriamente in difficoltà, che vi costringerà ad organizzare bene i match settimana per settimana e vi renderà capaci di qualsiasi cosa pur di far alzare gli ascolti del vostro spettacolo. Alla fine il vostro obiettivo sarà quello di divenire GM dell’anno, ma gli altri due vostri concorrenti non staranno a guardare, e l’I.A. riesce sempre ad avere ascolti ottimi. Dovrete adattarvi alle esigenze e farvi furbi, se vorrete vincere quel titolo.
Rispetto alla carriera individuale, questa è sicuramente qualcosa di diversa che appassiona facilmente il giocatore: il livello di sfida,, alto ma adeguato e tutte le possibili scelte, promuovono un gioco rapido, semplice e veloce, ma capace di dare soddisfazione più di un match: provate a combattere un Hell in a Cell per il titolo mondiale, sapendo di avere determinate abilità e che il vostro avversario difficilmente la spunterà; provate poi a simularlo, tenendo d’occhio affaticamento, match specialistico, tappa del tour (se magari si gioca in casa di uno dei due, questo potrebbe essere incitato dal suo pubblico), popolarità, stile di combattimento e morale attuale, oltre che la potenza, per dare vita ad un match del quale nemmeno voi potete prevedere l’esito e che dovrà ottenere un gradimento superiore almeno alle 4 stelle. Sicuramente un’opzione (quella del GM) capace di ridare vita ad un 24/7 che in individuale potrebbe annoiare parecchio, dopo un po’ di scontri.
Tuttavia, SD! vs RAW 2008 non si chiude certo nel 24/7: oltre alla normale esibizione, è possibile svolgere il torneo di King of The Ring, Beat the Clock o qualunque altro tipo di competizione personalizzata, con una scelta davvero ricca.
Un ruolo notevole riveste inoltre la Hall of Fame, dove potrete rivivere le imprese più grandi degli eroi del Wrestling e sbloccare le più grandi leggende, da Bret Hart a The Rock, passando per l’amatissimo Mick Foley; mancheranno incredibilmente personaggi come Hulk Hogan (presente in ben 3 versioni nell’edizione 2006), Andre The Giant, Mick Foley nella versione di Mankind e i Brothers Of Destruction originali, con Kane mascherato e Undertaker “trasandato”. Ci saranno però Eddie Guerrero, acquistabile come WWE Legend, ma non utilizzabile nel 24/7, Sabu e altre leggende come Sgt.Slaughter e Stone Cold Steve Austin. Sarebbe stata forse controversa invece l’eventuale presenza di Big Show, ritiratosi da poco e forse troppo lontano dallo status di Hall of Fame. Ovviamente le sfide in questa modalità saranno tutte a livello leggenda e nessuna di queste avrà comunque degli obiettivi facili: tra un Iron Man match di 30 minuti contro Bret Hart e una Royal Rumble dal numero 1 niente sarà così semplice.
Infine esiste la modalità di creazione nuova Superstar, grazie alla quale potrete realizzare e gestire un personaggio tutto vostro, per il quale sceglierete aspetto, classe di combattimento, stile e l’intero set di mosse, selezionando tra quelle a disposizione da subito o dopo averle acquistate nel “Negozio WWE”. Inoltre potrete allo stesso tempo fare tutto ciò anche con le superstar originali, modificandone entrata (con un editor davvero ampio), mosse e quant’altro. Potrete anche creare, come in tutti gli altri capitoli, il vostro titolo, con un nome e una cintura personalizzata, a patto ovviamente di pagarla profumatamente: e questo potrebbe essere anche un problema, considerando i pochissimi modi di fare velocemente soldi da spendere nel negozio.
Una questione di tecnica
Se nelle modalità principali questo titolo ha degli alti bassi è dovuto in parte anche alla realizzazione tecnica generale. Innanzitutto bisogna necessariamente distinguere le edizioni per console Next Gen da quella per PSP e PS2. Queste ultime presentano problemi tecnici talvolta fastidiosi e comunque una cura generale piuttosto scarsa. Nella versione portatile, WWE SD! vs RAW 2008 presenta un aspetto grafico molto vicino a quello Playstation 2, che non invidia nulla alle edizioni Sony precedenti, con gli stessi pregi e gli stessi difetti. Il pubblico è infatti inguardabile, ridotto a figure piatte che si agitano con in mano i soliti cartelloni. Le superstar invece sono ben realizzate, esclusion fatta per le Divas, più simili a mostri con il trucco. Rimangono comunque alcune imperfezioni di sovrapposizione grafica, grazie alle quali vi capiterà spesso di divenire fantasmi e trapassare il braccio del vostro avversario o il corpo dell’arbitro. L’utilizzo delle armi è limitatissimo e così mal gestito da far preferire il combattimento normale. Mancano addirittura i tavoli dei commentatori, quindi eseguire un pedigree di fronte alla faccia incredula di JBL rimarrà esclusiva dei giocatori casalinghi. Salendo di grado e passando a PS2, si nota un leggero restyling per quanto riguarda gli effetti di luce, ma non molto di più rispetto alle versioni precedenti. La differenza c’è, e si sente, ai piani alti della serie, con PS3 e Xbox 360, ad un livello nettamente superiore: riflessi, movimenti, pubblico, ambiente e tutto il resto è molto più realistico. Finalmente i wrestler tornano ad essere degli umani e non robot che camminano meccanicamente ed eseguono movimenti da burattini. Il pubblico ha la stessa definizione delle superstar e finalmente interagirà con esse: potrete farvi incitare avvicinandovi al muretto e ottenendo delle pacche sulla spalla, oppure, in un ECW Extreme Rules Match, troverete degli spettatori che offriranno una chitarra da far spaccare in testa al vostro avversario o una stampella che dopo essere stata usata potrebbe servire più a lui che al vecchio possessore. Una novità desiderata e ben realizzata, che da un tocco molto più realistico ai match e aumenta l’apprezzabilità di un pacchetto che sembra quasi perfetto. Pacchetto che viene reso più ampio grazie alle aggiunte esclusive per le console Next Gen, come nuove armi nell’Extreme Rules Match e maggiori possibilità di modifiche generali, grazie alle quali potrete anche personalizzare il vostro ring in quasi ogni parte vogliate.
In ambito di tecnica vera e propria, la differenza si ripete: su PSP, ad esempio, troverete spesso errori grossolani, come email inviate da un mittente ma firmate da un’altra persona, in quanto il format è identico; oppure vi verrà proposto di scegliere il vostro avversario, ma poi vi ritroverete davanti tutt’altra persona; infine potrebbe capitare anche di iniziare una rivalità accanita con una superstar ma difendere il titolo al pay per view contro un totale estraneo ai fatti recenti.
Su Wii invece le cose sono un po’ diverse. Le combinazioni dei tasti vengono sostituite da quelle tra i movimenti del Wiimote e la pressione del tasto B, anche se l’intero sistema è ancora da perfezionare. Inoltre manca il 24/7, rimpiazzato dal Success Mode, totalmente rivoluzionato nella gestione ma privo della storia che vi porterà a divenire leggende nelle altre versioni; queste ultime tra l’altro potranno contare anche sull’online, assente nell’edizione su console Nintendo e PSP (anche se quest’ultima può avvalersi della modalità Ad Hoc).
Un distacco abissale che innalza la nuova generazione e condanna le versioni “veterane”, affermando di fatto la decisione degli sviluppatori di curare da ora in poi solo le edizioni di terza generazione. Si chiude, almeno presumibilmente, l’epoca WWE per PS2 e probabilmente continuerà ancora poco quella PSP: due versioni dimostratesi troppo inferiori e deludenti per mantenere il successo che in precedenza si erano meritate.
Commento? Solo per l’élite
Ad aumentare il clima di delusione tra i fan PSP si aggiunge anche l’assenza del commento durante i match; potrebbe essere considerato un elemento secondario, dato che nelle altre versioni è presente solo in inglese, ma rimane comunque un desiderio di non pochi giocatori sentire le urla di Jerry Lawler e Jim Ross mentre vedono un wrestler schiantarsi sul loro tavolo, dopo che sia stato buttato giù dall’alto della gabbia. Ma anche durante un normale match, sentire l’incitamento del pubblico contemporaneamente alle urla pazze di Tazz e Joey Styles riesce a stimolare più di quanto un brano con tanto rumore possa fare; fortunatamente non è stato rimosso anche dai filmati di intermezzo del 24/7, unica vera occasione per accertarsi dell’esistenza del commento, gestito, oltre che dalle già citate coppie, rispettivamente di RAW (Lawler-Ross) e ECW (Styles-Tazz), da JBL e Michael Cole per Smackdown!. Un commento sicuramente migliorato, reso più dinamico e anch’esso più realistico; adesso sembrerà veramente di assistere ad un match commentato dai veri cronisti, anche se rimane qualche minima pecca qua e là. Come già accennato, su PSP invece si potrà solo ascoltare uno dei tanti brani riprodotti in qualsiasi momento del gioco, con la conseguenza inevitabile di una ripetitività frustrante: dopo poco, tutte le canzoni vi sembreranno uguali. E ciò è un fattore doppiamente negativo, in quanto le canzoni utilizzate in questa versione valgono veramente tanto e sono ottimi titoli, ma il loro numero è scarso, ed essendo l’unica musica che ascolterete in tutto il gioco, diverranno fastidiosi in poco tempo. Discorso opposto invece per le entrate delle Superstar, ognuna diversa dall’altra e curate davvero bene, che vanno a riscattare la critica ottenuta nei precedenti capitoli. Sono presenti anche le musiche dei wrestler più importanti non presenti nel roster, cosicché grazie alla creazione delle superstar potrete riuscire a personalizzare adeguatamente le eventuali riproduzioni di personaggi come Kurt Angle, Chris Jericho e tanti altri.
Anche questo pacchetto si dimostra ad altissimi livelli nelle versioni per console di nuova generazione, mentre lascia ampiamente desiderare soprattutto per PSP: a questo punto è evidente come gli sviluppatori abbiano voluto coscientemente relegare alle console di seconda generazione una brutta copia dell’ottimo lavoro svolto per X360, PS3 e Wii. Una scelta che potrebbe costare cara, considerando l’ampia utenza Sony che non è ancora passata a PS3 e ripiegherà eventualmente su PS2 o PSP. Gli utenti Xbox possono invece dormire sonni tranquilli, consapevoli del fatto di giocare alla migliore versione realizzata, alla pari di quella PS3. A metà strada fra i due schieramenti si trovano invece gli utenti Wii, che potrebbero apprezzare l’innovativo sistema a sensori di movimento, ma anche essere contrariati dalla sua imperfezione e dalla grafica un po’ inferiore rispetto a PS3 e X360. Un titolo che tutto sommato merita di essere giocato, per qualsiasi occasione se ne abbia l’occasione, ma si sconsigliano quelle PSP e PS2 ai non appassionati del genere.