WRC 10 – Recensione
WRC 10 è il “nuovo” capitolo KT Racing ed edito da Nacon su licenza ufficiale del Campionato del mondo di Rally. Se vi state chiedendo perché l’abbiamo messo tra virgolette, ve lo spieghiamo subito: ogni volta che ci ritroviamo tra le mani un gioco che esce ogni anno, lo stato d’animo è sempre quello: “Oh no, di nuovo“. A volte i dev ci smentiscono sfornando un titolo che merita davvero di essere ben analizzato e testato, altre… no. E, purtroppo, WRC 10 ricade nel secondo caso.
Quest’anno è il cinquantesimo anniversario dalla creazione del World Rally Championship e, gli sviluppatori, hanno colto l’occasione per aggiungere una modalità storica per far rivivere i rally che sono entrati nella leggenda della disciplina. Potrete guidare la splendida Lancia Stratos di Sandro Munari, la Toyota Celica Gt4 di Carlos Sainz e tante altre. Sette capitoli iconici come il mitico Rally dell’Acropoli, il Safari Rally o il bellissimo Rally di Sanremo. Per quanto riguarda i tracciati nuovi, troviamo le quattro nuove tappe del calendario 2021: Belgio (Ypres), Croazia, Estonia e Spagna (Catalogna). I modelli di auto riprodotti sono davvero tanti, divisi per categorie: WRC – WRC2 – WRC3 – Junior WRC – Legends e Bonus.
Simulazione? No grazie
WRC 10 non è un titolo simulativo. Non giriamoci attorno e non indoriamo la pillola. Se avete un volante lasciatelo pure da parte perché il gioco non vi trasmette nulla a livello di emozioni o sensazioni. E questo, francamente, nel 2021 parlando del gioco ufficiale del World Rally Championship è assolutamente inaccettabile. Il modello di guida è identico a quello dello scorso anno: le differenze tra una superficie e l’altra sono totalmente ad appannaggio del feedback del DualSense, non si percepisce un vero modello di guida calibrato. Secondo poi, scegliere un’auto piuttosto che un’altra è praticamente un semplice vezzo estetico. Sotto questo punto di vista, i miglioramenti futuri dovranno essere decisi ed evidenti, perché davvero non ci siamo. L’implementazione con il Dualsense di PlayStation 5 è davvero interessante e aiuta a sentire meglio la macchina, ma è davvero incredibile che un pad riesca a dare più sensibilità di un volante e una pedaliera.
Per il resto, le modalità sono sempre quelle: Carriera, dove dovremo imparare a gestire il nostro team di rally con tutti gli annessi e connessi, mentre se volete semplicemente vestire i panni di un pilota all’interno del campionato WRC, vi basterà selezionare la modalità Stagione. Oltre agli eventi storici presentati poc’anzi, “Partita Rapida” vi permette di correre un evento singolo senza dover fare tutto il campionato. La modalità più completa risulta essere la Carriera, dove gli aspetti gestionali sono davvero tanti e, l’editor di livree, permette di dare quel tocco in più di personalizzazione che non guasta mai.
In generale, non è che il titolo non sia divertente, ma la sensazione è quella dell’ennesima minestra riscaldata che, inevitabilmente, stanca. Dal punto di vista del gameplay è sostanzialmente tutto ragazzi, non c’è niente di nuovo e ci dispiace anche parecchio. Possiamo dare tutte le attenuanti del caso, a partire dalla cross-gen, ma nel cinquantenario del WRC era lecito aspettarsi davvero qualcosa di più.
Grafica e Audio
Continuiamo con le dolenti note: WRC 10 ripresenta gli ormai annosi problemi che affliggono la serie: la grafica è ormai datata, tranne che su next-gen dove la realizzazione di elementi come le pozzanghere e i riflessi durante le tappe notturne aiutano l’immersività, ma è davvero troppo poco. I modelli delle auto sono ben fatti, anche se i danni dal punto di vista visivo sono fatti davvero male. Cronici ormai i problemi inerenti all’apparizione di artefatti ed elementi dell’ambientazione a mano a mano che si corre lungo il tracciato di una prova speciale. Trovarsi un tronco o una pianta che non avevi visto ma che appare magicamente all’interno di una curva buttandoti per aria la macchina è decisamente snervante. Sotto questo punto di vista, speriamo che per il prossimo capitolo si possa fare qualcosa di più. L’audio è sufficiente, non c’è una grossa differenza tra i vari modelli di auto, a tutto svantaggio del realismo.
Multiplayer
La modalità multigiocatore ricalca quella del capitolo precedente. I server si sono rivelati stabili e senza incertezze. In questo è un titolo che offre molte ore di divertimento con gli amici, quindi se in vista della stagione invernale volete sfidarvi su neve e fango, potete farlo tranquillamente e senza alcun problema. Oltre alle classiche partite on line, è disponibile anche la modalità locale con split screen e, giornalmente, sono presenti eventi sfida nei quali cimentarsi.
WRC 10 è l’ennesimo titolo affetto dal (purtroppo) celebre “effetto cosmetico”. Poche, pochissime migliorie rispetto a WRC 9, stessi identici problemi e tanto amaro in bocca per un’occasione persa. Non ci stancheremo mai di dirlo: ha poco senso fare un titolo nuovo ogni anno, se poi le aspettative vengono disattese in questo modo. Compratelo solo se siete davvero appassionati di rally e collezionate ogni titolo sulla disciplina. In caso contrario, potete tranquillamente lasciarlo sullo scaffale.
Pro
- Rally storici
- Modalità Carriera ben fatta
- Parco auto
Contro
- Audio scadente
- Grafica datata
- Praticamente identico a WRC 9