WoW The War Within RECENSIONE
Che siate orgogliosi figli di Roccavento impegnati a far svettare alto il vessillo dell’Alleanza o feroci sostenitori dell’Orda in procinto di trionfare nel prossimo Mak’gora non ha importanza: la voce di Azeroth ci ha chiamati tutti per difendere ancora una volta il nostro piano e schierarci contro il nulla e le perfide macchinazioni dell’aralda Xal’atath.
Sto naturalmente parlando delle premesse narrative della nuova espansione del celebre MMORPG di casa Blizzard, che da qualche settimana ci sta deliziando con la sua nuova espansione “WoW The War Within”. Dopo due espansioni che nel corso del loro ciclo vitali si sono rivelate fiacche nel proporre una storyline avvincente e lasse nei contenuti, siamo davvero di fronte a un ritorno in grande stile?
WoW The War Within RECENSIONE | Dove eravamo rimasti?
Chris Metzen ha finalmente fatto ritorno in Blizzard, al timone della nave che ci guiderà attraverso la trilogia denominata The World Soul Saga e World of Warcraft The War Within è il primo tassello di quello che promette essere un ritorno all’epica leggendaria di casa Blizzard, che tanto amiamo e della quale abbiamo tanto bisogno.
Il titolo WoW The War Within ha più richiami. In primis fa riferimento alla ferita aperta del pianeta Azeroth inferta dal Titano Sargeras; in secondo luogo ammicca a un’espansione che si sviluppa nel sottosuolo: nelle profondità verticali di un bioma completamente inesplorato, ma ancor più importante nell’introspezione dei nostri beneamati eroi.
Re Anduin ne ha passate davvero tante e dopo essere stato sottomesso dal Calceriere e Sylvanas Ventolesto in Shadowlands, posseduto e costretto ad operare il male, è scomparso per cinque lunghi anni, ritirandosi in meditazione durante gli eventi di Dragonflight. Rinuncia alla luce della quale si reputa indegno e cambia look, per esteriorizzare la sofferenza del suo animo.
Sarà proprio la voce del pianeta a richiamare Anduin, Thrall, Jaina e le forze congiunte di Alleanza e Orda verso l’oratore del mondo, il nano Magni Barbabronzea, e a dar vita all’epica di questa nuova saga, che ci vedrà esplorare l’isola di Dorne e lo sconfinato sottosuolo ricco di segreti al di sotto di essa.
Nuove aeree da esplorare
WoW The War Within ci propone l’esplorazione di quattro nuovi biomi, dalla superficie dell’isola alle profondità cavernose brulicanti di Nani, fino a giungere all’inquietante dominio di spaventose creature Aracnidi, il tutto condito da un level design affascinante, verticalissimo, esteticamente splendido, spingendo al massimo l’innovazione possibile per un titolo che ha sulle spalle ormai 30 anni.
Complice di una visione di gioco rinnovata è la possibilità di muoverci fin da subito sulle nostre mount grazie al sistema di volo dinamico introdotto in Dragonflight, che asciuga i tempi di percorrenza in maniera splendida e si rende centrale al fine dell’esplorazione verticale che rende il levelling divertente, veloce e dinamico.
I contenuti proposti da WoW The War Within ammiccano alla target audience più diversificata, con un’esperienza che può essere totalmente vissuta in single player grazie anche all’aggiunta dei Raid Story Mode, per chi vuole soltanto godersi il viaggio e immergersi nella storia di WoW The War Within. Il tutto condito da centinaia di sub-quest piacevoli e tutte ben strutturate.
I contenuti PVE
Naturalmente il gioco non certo indietro gli amanti del competitivo PvE, che faranno del Raid Mitico e delle istance Mitiche Plus il loro core content, con sistemi di difficoltà incrementale ancora una volta perfettamente gestiti dal sistema delle chiavi, che offrono ricompense di equipaggiamento direttamente correlate alla difficoltà della chiave in corso.
L’end game è ancora una volta tutto lì: vestire del massimo item level possibile il proprio alter ego virtuale, farmare le chiavi più alte possibili per ottenere pezzi di equipaggiamento migliori con cui tentare chiavi più alte, mentre si farma il Raid nelle sue difficoltà al fine di droppare pezzi ancora più performanti e puntare al Cutting Edge stagione.
La formula anche in WoW The War Within è ben rodata e non va assolutamente rimaneggiata. A cambiare ed evolversi sono i Dungeon proposti, alcuni dei quali hanno pacing, ambientazioni e meccaniche spaccamascella.
In particolare mi ha colpito la spedizione chiamata The Dawnbreaker: immaginate di essere su un dirigibile in volo ed essere assediati da dirigibili nemici, dover andare in volo sulle navi affiancate e sbarazzarvene proprio grazie al volo dinamico, con il tutto che culmina in un inseguimento in volo di un gigantesco drago nemico da tallonare e ferire prima di giungere nel luogo dello scontro finale. Questo design ci insegna che è possibile continuare a emozionare ed innovare senza stravolgere la forma di base e il risultato è eccellente.
Per gli amanti del PVP
Gli abituali del PvP potranno continuare a darsele di santa ragione anche in WoW The War Within, nelle arene casuali competitive o dedicarsi allo spietato 3v3, formulando team e strategie sempre più complesse per trionfare e salire di rank. Questo aspetto è ahimè la parte dell’esperienza che ho più trascurato perché, diciamoci la verità, in un MMO non si può davvero fare tutto, soprattutto se si tratta di un colosso con 30 anni di storia alle spalle.
WoW The War Within non introdurrà una nuova classe, ma una nuova razza: stiamo parlando del nano terrigeno, che sarà sbloccabile grazie alla chain quest della storia principale e qualche sub correlata, anche se avremmo gradito partire col botto e magari guadagnare un nuovo tank per le nostre spedizioni, visto che l’ultima classe aggiunta (il Draktyr di Dragonflight) poteva essere specializzato soltanto come Healer e DPS.
Infine applaudiamo l’arrivo dei Delve, dei mini Dungeon a difficoltà incrementale che ricordano alla lontana la vecchia Torghast di Shadowlands (di cui trovate qui la recensione), sicuramente divertenti per farmare in compagnia, ma decisamente rivolti a chi deve far pratica con le spedizioni e cerca un’esperienza più rilassata senza la pressione di un timer sul collo.
WoW The War Within RECENSIONE | Conclusioni
Il ritorno di Chris Metzen, un design da brividi a 360 gradi, una direzione artistica avanguardista e una quantità spropositata di contenuti fanno partire WoW The War Within con il piede giusto, spingendo al massimo i limiti imposti dalla formula WoW e non potrà che deliziare gli appassionati.
La nostra recensione si ferma qui, gettando uno sguardo sui contenuti proposti in preseason, attendendo con ansia l’aggiornamento della Season 1 che verrà rilasciato il 1 Settembre 2024. Le premesse ci sono tutte e la speranza è quella di non perdersi per strada con accaduto soprattutto in Shadowlands, incrociamo le dita e ci vediamo in Raid.
Non dimenticare di leggere anche la nostra intervista agli sviluppatori alla Gamescon 2024. Tina Wang (Associate Art Director) e Michael Nuthals (Senior Game Director), durante la fiera di Coliania hanno risposto ad alcune delle nostre domande sulla nuova espansione di WoW The War Within.
WOW torna con una direzione artistica all'avanguardia e una quantità spropositata di contenuti.
Pro
- Design di altissimo livello
- Nuove aree esteticamente meravigliose
Contro
- Replica una formula vincente ma già vista