Worldwide Soccer Manager 2007 – Recensione Worldwide Soccer Manager 2007
La strategia nel pallone
Il calcio, uno degli sport più graditi che infuoca gli animi e accende le passioni di milioni di persone. E’ ovvio che questo sport non poteva non fare la sua comparsa nel mondo videoludico, e infatti fin dalla sua era più arcaica sono stati tanti, tantissimi, i titoli calcistici prodotti su svariate piattaforme di gioco.
Con il mondo dei videogiochi in continuo sviluppo, è andato progressivamente a contrapporsi al "classico" videogame di calcio (quello in cui scegliamo la squadra con la quale giocare le varie partite e vincerle comandando i giocatori) una categoria legata non all’aspetto pratico, ma a quello puramente "manageriale" del pallone, dove il nostro compito non è quello di giocare direttamente le partite, ma quello appunto di amministrare il nostro club. Potremo quindi acquistare e vendere i giocatori, gestire i loro contratti, scegliere il modulo e gli undici titolari da schierare in campo ad ogni partita, dare indicazioni tattiche alla nostra squadra e via dicendo. Generalmente, l’aspetto gestionale è diverso a seconda del titolo: ad esempio, in PC Calcio 6.0, avevamo la possibilità di scegliere, all’inizio di ogni partita, quale compito assolvere all’interno del club. Così se decidevamo di essere esclusivamente l’allenatore, il rinnovo dei contratti dei giocatori e l’amministrazione della società erano gestiti in automatico. Ad ogni modo potevamo anche scegliere l’opzione "generale" con la quale potevamo occuparci dell’amministrazione del club a 360°.
La notorietà del genere manageriale è cominciata ad aumentare in particolare a partire dalla seconda metà degli anni ’90, in cui svariati giochi hanno cominciato a far parlare di sé. I manageriali venivano e vengono realizzati sia per console che per PC, ma hanno riscosso successo in particolare su quest’ultimo, che ha da sempre rappresentato l’habitat naturale per questo tipo di videogames per ovvi motivi. Tra i tanti titoli, ha acquisito grande rilievo fin dall’inizio la serie "Championship Manager" ("Scudetto" nella versione italiana), che ben presto si è meritatamente guadagnata l’appellativo di miglior gioco manageriale a tema calcistico in assoluto. Il progetto è stato portato avanti fino al 2004 dalla Sports Interactive con la Eidos come publisher, dopodiché, nella prima metà del 2004, le due case hanno deciso di separarsi, ponendo fine ad una fruttifera alleanza di diversi anni. In seguito a questa scissione, la Eidos, legittima proprietaria dei diritti della prestigiosa serie, ha deciso di portarla avanti servendosi della collaborazione di un nuovo team di sviluppo (Beautiful Game Studios) con cui lavora tuttora. Nel frattempo la Sports Interactive, forte della nuova alleanza con la SEGA, ha continuato a portare avanti il proprio progetto sotto il nuovo nome di "Football Manager", nel quale sono imbrigliate sotto nuova forma tutta l’esperienza e le conoscenze della casa che diede vita alla serie "Scudetto". Malgrado il vantaggio della Eidos di avere a disposizione un nome che dà garanzia e fiducia, oltre ad un sistema di gioco ormai collaudato, sembra che per la famigerata serie sia stato un brutto colpo l’allontanamento della Sports Interactive, che dal canto suo ha conseguito risultati brillanti con la nuova saga "Football Manager", sfornando subito due capitoli eccezionali, confermando tutti i buoni presupposti e la sua grande esperienza nel campo.
Andiamo dunque ad analizzare il terzo capitolo di quella che rappresenta indubbiamente la miglior serie di calcio manageriale, in cui affronteremo la stagione calcistica 2006/07.
Una lunga strada verso il successo
Come di consueto, una volta avviato il gioco verremo presto proiettati di fronte alla schermata principale, nella quale potremo iniziare a giocare una nuova partita, caricarne di vecchie, cambiare le opzioni, e altro. Come al solito, i programmatori ci propongono una massiccia mole di campionati nazionali con le loro serie minori, con la possibilità naturalmente di sceglierne più di uno. Una volta compiute queste scelte preliminari, dovremo compilare il nostro profilo di allenatore, scegliendo nome e cognome, data di nascita, nazionalità, squadra preferita ed esperienze passate di calciatore (giocatore dilettante, professionista, e così via), e una volta determinata la squadra da allenare, la partita inizierà.
Le cose che potremo fare sono veramente tante, e se volessimo elencarle tutte qui di seguito molto probabilmente andremmo per le lunghe. E’ per questo che FM 2007 va sperimentato in prima persona perché una recensione, per quanto sostanziosa e ben dettagliata possa essere, non riuscirà mai a rendere veramente l’idea di quanto di eccellente ci sia in questo titolo.
Tornando in tema, la collaudata struttura di gioco è rimasta la stessa come è giusto che sia, perciò chi ha già avuto modo di conoscere la serie non avrà problemi ad ambientarsi e a destreggiarsi in una partita. Il succo di FM 2007 naturalmente è sempre quello: iniziare la propria carriera come allenatore nella squadra che preferiamo e cercare di accrescere la nostra reputazione fino a raggiungere la vetta, vincendo tornei e competizioni, conseguendo promozioni in serie superiori, dimostrando personalità, professionalità e quant’altro, e allo stesso tempo amministrare saggiamente il club, gestendo i contratti dei giocatori, vendendoli e acquistandone di nuovi, sempre mantenendo uno sguardo attento e vigile sul nostro budget e sulle disponibilità finanziarie della società. Non è semplice condurre una partita di successo e chi è pratico della serie conosce bene il suo coefficiente di difficoltà, che in FM 2007 è stato ulteriormente aumentato per la gioia dei giocatori esperti che non amano vincere facilmente.
Cosa c’è di nuovo?
La strategia della Sports Interactive è quella di immettere, capitolo per capitolo, nuove migliorie e novità, senza colossali stravolgimenti, in modo da accrescere man mano la qualità della serie. La stessa linea è stata mantenuta anche per lo sviluppo di FM 2007, per il quale, d’altronde, non ci aspettavamo certo rivoluzioni (e perché mai poi ce le saremmo dovute aspettare? La serie è già perfetta così, a cosa servirebbero dei cambiamenti radicali?).
Il nuovo capitolo è dunque forte di aggiunte e novità che lo rendono almeno un paio di spanne avanti rispetto al prequel. Una delle più importanti e gradite sorprese è senza dubbio la nuova funzionalità che ci permette di avviare rapporti di collaborazione con altri club sotto forma di relazioni di collegamento; è il caso delle "società satellite" e "società affiliate". Questa aggiunta incredibilmente realistica, ci permette di affiliarci e/o di affiliare altri club in base a diversi tipi di accordi. Il più usato e senza dubbio il più utile di questi, è la forma basata sul prestito di giocatori dalla società satellite a quella affiliata, proprio come succede nella realtà. Questo è un’utile stratagemma per entrambe le società poiché quella satellite ha il vantaggio di far acquisire esperienza alle proprie giovani promesse mandandole gratuitamente in prestito; l’affiliata, dal canto suo, ha il vantaggio di potersi servire di giocatori di qualità superiore in grado di far compiere il salto di qualità alla squadra. A proposito di giovani promesse, il nuovo FM 2007, grazie al suo database sterminato, fornisce finalmente squadre giovanili complete e ben dettagliate.
Senz’altro degno di nota il modo in cui è stato migliorato l’intero sistema degli osservatori, che oltre a fornirci delle informazioni più realistiche sul conto di giocatori e squadre, ci permette di assegnare loro determinati incarichi con i quali potranno accrescere le loro conoscenze su determinate aree geografiche.
Migliorato e ampliato il sistema di interazione con i giocatori. Con il nuovo capitolo potremo dare loro indicazioni non solo nell’intervallo, ma anche nel prepartita in modo da impostarla fin da subito nel modo in cui vogliamo. Inoltre, è possibile interagire con loro anche al di fuori delle partite: oltre alla possibilità di rispondere alla stampa in merito alle prestazioni di un nostro giocatore (aspetto che comunque già conosciamo), potremo parlare con uno dei nostri per farci consigliare un valido giocatore o preparatore da ingaggiare, oppure per avvisarlo che intendiamo dargli un periodo di riposo in modo che non si demoralizzi se decidiamo di non schierarlo titolare per un po’ di tempo, e molto altro ancora.
Da segnalare infine il miglioramento dell’interfaccia, resa ancora più semplice e diretta, del sistema di comunicazione con lo staff e con i media, che ci fornisce informazioni più precise e dettagliate.
Comparto tecnico
Nulla di particolarmente nuovo sul fronte tecnico, che rimane sostanzialmente invariato. Per quanto riguarda la grafica, va menzionato solo qualche lieve cambiamento nello stile dei menù, che mantengono comunque la stessa identica organizzazione del prequel, ma forti, come già detto, di un’interfaccia migliorata che rende la navigazione ancora più semplice e diretta. Probabilmente c’è chi si chiederà se le partite si vedranno finalmente in 3D… La risposta è no, infatti la schermata rimane la stessa di sempre: campo visto dall’alto in 2D, con pedine numerate che fungono da giocatori. Ma che importanza ha? Vale la pena veder rallentare grossolanamente il proprio PC per il solo gusto di vedere i giocatori in 3D? Il bello di questo gioco è che, bene o male, può essere giocato anche con macchine un po’ vecchiotte, cosa che non sarebbe possibile se le manie di bellezza di alcune persone venissero ascoltate, poiché molti giocatori, per godere di questo mitico titolo, sarebbero costretti a comprare una scheda video adeguata o, nei peggiori dei casi, ad aggiornare l’intero computer. E’ per questo che è difficile comprendere quest’esigenza di avere una visualizzazione della partita in 3D al posto di quella tradizionale che, nonostante sia sviluppata in un comune 2D, è davvero ben strutturata. E’ infatti possibile denotare movimenti veramente realistici dei giocatori, nonostante questi siano rappresentati da schematiche pedine circolari. Se ad esempio indichiamo ai nostri terzini di avanzare o di assumere comunque un comportamento offensivo, ce ne accorgeremo subito. E’ per questo che il riconfermato sistema di visualizzazione delle partite è più all’avanguardia di quanto si possa pensare, e in più ha il merito di non appesantire la CPU e di rendere FM giocabile anche da macchine meno potenti, cosa che altrimenti non sarebbe possibile.
Sempre ad alti livelli la giocabilità, incrementata ulteriormente grazie al già menzionato miglioramento nell’organizzazione dei menù, dei tutorial e delle guide che compaiono durante le fasi di caricamento, che ci forniscono utili consigli, specialmente ai novizi.
Non c’è due senza tre
Com’era logico aspettarsi, la straordinaria serie FM si riconferma la regina indiscussa dei manageriali a tema calcistico. Nulla da fare per la concorrenza, la Sports Interactive è riuscita veramente ad inventare un giocattolo perfetto sotto ogni aspetto, costantemente munito di novità e sorprese che riescono a migliorarlo in continuazione, rendendolo sempre più realistico e ricco di elementi tipici del calcio vero.
Un titolo senza ombra di dubbio eccellente, pietra miliare dei manageriali e punto di riferimento per gli appassionati del genere, assolutamente consigliato a tutti coloro che vogliono tuffarsi in questo mondo. L’eccellente lavoro tecnico riflette inoltre la grande esperienza e competenza del team di sviluppo, che è riuscito nel duro compito di rendere raggiungibili tanti collegamenti e funzionalità in un menù pratico, diretto e ben strutturato, in grado di facilitare il compito dei giocatori alle prime armi, inevitabilmente spaesati di fronte a tante opportunità di gioco.
Adesso non resta altro che gustarsi questo gioiellino dalla longevità infinità, rimanendo in attesa di una prossima magia della Sports Interactive che speriamo continuerà a regalarci questa serie ancora per tanti anni.