World of Final Fantasy – Recensione PC

Era il 1726 quando Jonathan Swift pubblicò la prima edizione de “I viaggi di Gulliver”, un romanzo satirico e avventuroso che trascinava il celeberrimo protagonista in spassose riflessioni sociali. La voce di Gulliver ha riecheggiato nei secoli, tanto che a sentir parlar di Jiganti e Lillichini, il riferimento a Lilliput, terra di minuscoli uomini alti circa venti centimetri incontrati dal nostro marinaio durante il suo primo viaggio, sembra evidente.

World of Final Fantasy non si limita a rievocare l’opera di Swift solamente nei nomi, ma ne adotta anche i toni. Sebbene i pericoli del mondo siano in agguato dietro ogni angolo, a farla da padrone sarà una tentata ironia e l’amore per l’avventura.

Non ricordo chi sono, ma salverò il mondo

Reyn e Lann sono dei gemelli afflitti da una quasi totale amnesia (escamotage tanto usato da poter essere ormai definito “amnesia dell’eroe”), che si ritrovano imprigionati nella routine di un mondo senza tempo, fin quando un’autoproclamata divinità non interverrà a destarli dal torpore.

I gemelli erano invero domatori di miraggi, possenti creature da combattimento ora estranee alle loro menti. In men che non si dica ci ritroveremo catapultati nel mondo di Grymoire con lo scopo di recuperare le memorie perdute e catturare ogni mostriciattolo in agguato.

Gotta catch ‘em all

World of Final Fantasy è infatti completamente incentrato sulla cattura dei miraggi, le creature di Grymoire, che useremo in battaglia al nostro fianco. Per fianco si intende testa, visto che il gameplay prevede la verticalità del party: Reyn e Lenn formeranno la squadra di combattimento impilando sulle loro teste i miraggi in ordine di taglia, dal più grande al più piccolo nei tre slot disponibili. I nostri beniamini sono inoltre in grado di cambiare taglia trasformandosi in Lillichini, andando così ad offrirci l’opportunità di formare delle squadre secondarie con mostri di taglia grande.

Le battaglie prevedono incontri casuali in perfetta tradizione Jrpg e combattimenti a turni con la possibilità di scegliere la modalità di attesa per i meno avvezzi del combattimento a base di ATB, la celeberrima barra d’azione che una volta carica ci consente di agire. Finita la battaglia, guadagneremo punti esperienza e punti abilità, facendo crescere il livello dei nostri miraggi ed evolvendoli in nuove “terrificanti” incarnazioni.

La colonna sonora è in linea con l’operazione nostalgia messa in piedi da Square Enix, andando a riarrangiare e riproporre le melodie dei titoli che hanno reso celebre la saga di Final Fantasy. Le stesse mappe sono gli storici scenari dei vari capitoli della saga riadattati per il mondo Lillichino.

Questione di porting

World of Final Fantasy approda su PC con quasi un anno di ritardo rispetto alla controparte console (recensita a suo tempo da Gamesource), riproponendo quanto già visto senza modifica alcuna, presentando le stesse caratteristiche tecniche senza infamia  e senza lode. Unica pecca è la scomoda configurazione di comandi immaginata per chi usa mouse e tastiera, che rende quasi vitale l’utilizzo di un pad per garantire la comodità che ore di livellamento e cattura richiedono.

Che World of Final Fantasy sia la risposta di Square Enix a titoli come Pokémon e Yo-Kai Watch è innegabile, ma a ciò si aggiunge tutto l’autocitazionismo necessario a rendere il prodotto appetibile ai fan di vecchia data. Avete mai sognato di catturare un piccolo Ifrit in versione cartoon ed allenarlo? Allora questo è il titolo che fa per voi. Se cercate invece una trama ben strutturata, colpi di scena credibili e personaggi maturi, tenetevi alla larga da quest’ottimo spin-off.