White Day 2 The Flower That Tells Lies – Complete Edition RECENSIONE | Un ritorno a scuola traumatico

Recensito su PlayStation 5

White Day 2 The Flower That Tells Lies RECENSIONE

Disponibile già dallo scorso anno su PC, White Day 2: The Flower That Tells Lies – Complete Edition, seguito diretto di White Day: A Labyrinth Named School (trovate qui la nostra recensione), arriva anche su console PlayStation 5 e Xbox Series X|S con una versione completa che raccoglie tutti gli episodi, insieme a tutti i DLC rilasciati finora, in un unico pacchetto definitivo.

Sviluppato dallo studio sudcoreano Rootnstudio e pubblicato da Pqube, White Day 2: The Flower That Tells Lies non si discosta molto dal precedente capitolo in termini di gameplay. Lo studio ha voluto creare un sequel che riprendesse appieno lo spirito del precedente gioco, mantenendo la medesima visuale in prima persona e offrendo un’esperienza horror autentica e coinvolgente che farà sicuramente felici i fan del primo White Day.

White Day 2: The Flower That Tells Lies – Complete Edition | RECENSIONE

Prima di partire con la recensione del titolo, ripercorriamo un attimo la storia di White Day partendo dalla primissima versione, quella del 2001 sviluppata dallo studio sudcoreano Sonnori. Nel 2015, lo studio ROI Games ha deciso di rimaneggiare il titolo originale sviluppando un remake fedele all’originale, ma con una nuova veste grafica e un’interfaccia moderna che si adattava bene in quel periodo.

Possiamo dire che il remake ebbe un discreto successo nel panorama horror, portando a sviluppare un secondo capitolo per PC con il nome di White Day 2: The Flower That Tells Lies. Questo secondo capitolo rappresenta la naturale evoluzione della serie, passando anche a un motore grafico molto più dettagliato come l’Unreal Engine piuttosto che rimanere ancorati al buon Unity, motore utilizzato per il remake.

Tuttavia, a livello grafico si notano le magagne di uno studio indipendente, specialmente nei filmati di intermezzo non sempre curati e con animazioni goffe sia durante il gioco che nei filmati. Le ambientazioni, cupe e claustrofobiche, risultano essere maggiormente dettagliate e incutono un costante senso di angoscia. I giochi di luci e ombre utilizzati dal team, creano un’esperienza visiva di tutto rispetto, seppur il comparto tecnico di White Day 2 non brilli particolarmente.

White Day 2 The Flower That Tells Lies - Complete Edition RECENSIONE Story Mode
Il salto grafico di White Day 2 è molto di impatto se paragonato al prequel

Un ritorno traumatico alla Yeondu High

Ambientato la notte successiva agli eventi del precedente capitolo, anche in White Day 2: The Flower That Tells Lies la Yeondu High School torna a essere il teatro di inquietanti fenomeni dove l’unica via di salvezza è risolvere il mistero che si cela dietro l’istituto. Come scritto all’inizio della recensione, White Day 2 è la continuazione del precedente capitolo ed è stato diviso in 3 episodi a se stanti con nuovi protagonisti che condividono un unico filo conduttore: l’atmosfera cupa e misteriosa della Yeondu High School.

Nella seconda notte di terrore, quattro persone fanno il loro ritorno a scuola in cerca di risposte sulle misteriose scomparse. In ogni episodio controlliamo un protagonista diverso e con storie che si intrecciano tra loro. Il primo episodio, forse il meno ispirato dei tre, segue le vicende di Jang Sung-tae e Jung Soo-jin, due studenti che si sono intrufolati nell’istituto per scoprire cosa è successo la notte prima.

Nel secondo episodio vestiamo i panni di dell’ex docente Kang Seo-yeon in cerca di risposte sulla scomparsa del padre all’interno della scuola; il terzo e ultimo episodio, sicuramente il più breve dei tre, vede come protagonista la studentessa del primo anno Yoo Ji-min alla ricerca di un modo per portare la pace allo spirito inquieto di Han Na-young, una ex studentessa dell’istituto.

Sebbene ogni personaggio sia dentro la scuola per un motivo diverso, le loro storie andranno a intrecciarsi man mano che avanzeremo nel gioco. Inoltre, come nel primo capitolo, ci saranno degli eventi in cui dovremo fare delle scelte che andranno a influenzare la storia portando a diversi finali. Una risposta sbagliata può portare facilmente al bad ending, quindi ti consiglio di salvare spesso durante la run per evitare spiacevoli imprevisti.

La trama base del gioco non è particolarmente complessa e facile da seguire. Molto più interessanti invece i documenti che svelano diversi retroscena su cose accadute all’interno dell’istituto anni prima che diventasse una scuola. Personalmente, avrei messo maggiore enfasi sulla trama base dato che molte delle cose che accadono nel gioco non vengono spiegate, lasciandoti spiazzato in più di un’occasione.

White Day 2 The Flower That Tells Lies - Complete Edition RECENSIONE Scelte multiple
Non fatevi ingannare! Anche le scelte più semplici impattano sulla storia di White Day 2

Enigmi tra i banchi di scuola

Sia chiaro, adoro gli enigmi che richiedono una certa logica, ma in White Day2: The Flower That Tells Lies non sempre è la logica a farla da padrona. Capiterà spesso di trovarci disorientati mentre esploriamo l’istituto alla ricerca di non si sa bene cosa; l’esplorazione in questi casi diventa obbligatoria perché sarà proprio grazie alla raccolta di documenti e che riusciremo a capire come avanzare nella trama.

La scuola non è affatto piccola! Fortunatamente abbiamo a disposizione fin da subito una mappa per orientarci. Nel primo capitolo, quando visitavamo un luogo, ci veniva segnato sulla mappa, ma in White Day 2 questa funzionalità è stata completamente rimossa, rendendo più complicata l’esplorazione.

In alcune occasioni, risolvere un puzzle è certamente più intuitivo, mentre in altri il gioco non è particolarmente chiaro. In tutto questo ricordiamoci che non siamo soli mentre esploriamo le classi della scuola, ma saremo costantemente inseguiti da un fantasma o da esseri umani posseduti. Incontrare uno di questi esseri non significa per forza game over, tranne in alcune sezioni, ma sicuramente sono fastidiosi in quanto sono molto veloci e ci rallenteranno non poco nella risoluzione degli enigmi.

Qualche modifica al gameplay

A differenza del primo White Day, non ci sarà la possibilità di nascondersi, ma solamente di scappare fino a seminare il nostro aggressore. Abbassarsi non serve assolutamente a nulla nel gioco se non per raccogliere oggetti dal pavimento. Altra meccanica completamente eliminata è la possibilità di interagire con gli interruttori, cosa che permetteva nel precedente capitolo di accendere le luci delle classi per attirare il bidello.

Per il secondo capitolo si è optato più per un approccio diretto. Se il nemico vede una porta aperta, ci entra e basta, altrimenti tirerà dritto per il corridoio proseguendo il suo percorso. Tuttavia, seppur possa sembrare frustrante una situazione del genere, abbiamo la possibilità di difenderci in qualche modo grazie all’ausilio di una macchinetta fotografica polaroid che può bloccare per alcuni istanti il nemico, permettendoci di scappare e nasconderci. Non abbiamo “munizioni” infinite per la nostra macchinetta, ma possiamo trovare in giro per la scuola dei rullini extra.

White Day 2 The Flower That Tells Lies - Complete Edition RECENSIONE Gameplay
La macchinetta fotografica è l’unica “arma” a nostra disposizione. Non sempre funziona!

Sempre tornando al discorso di meccaniche assenti, in White Day 2 non ci sarà più bisogno di curarsi dopo aver ricevuto dei danni. Questi andranno via in maniera automatica dopo esserci nascosti dall’aggressore. Tutti questi cambiamenti potrebbero far storcere il naso ai più, specialmente chi viene da primo capitolo, ma personalmente, almeno per quanto riguarda le cure in-game, sono favorevole a tale eliminazione.

Il titolo è già di per sé frustrante con alcuni enigmi difficilissimi da risolvere, con tizi che ci inseguono per tutta la durata del gioco. Se andiamo anche ad aggiungere un fattore guarigione manuale con oggetti da raccogliere in giro, diventa veramente troppo pesante per l’utente finale.

White Day 2: The Flower That Tells Lies | VALUTAZIONE FINALE

White Day 2: The Flower That Tells Lies – Complete Edition ha un enorme potenziale ancora tutto da dimostrare. Le ambientazioni sono curate, il top se andiamo a vedere il genere horror, minate forse da un’esperienza di gioco che tende più alla frustrazione piuttosto che all’orrore puro. Mi è capitato spesso di avere più paura dell’enigma da risolvere piuttosto che dai fantasmi, e questo sicuramente non è un fattore positivo.

Graficamente è migliorato nettamente rispetto a White Day: A Labyrinth Named School, ma permangono alcuni difettucci a livello di animazioni, in particolare quelle dei nemici spesso grossolane e goffe. La storia di White Day 2 si lascia seguire senza pretese e la durata del gioco è più che buona. Parliamo di circa 8-10 ore per il suo completamento e con la possibilità di incrementare il nostro contatore grazie alla presenza di finali multipli da sbloccare.

Nel complesso mi sono sicuramente divertito nel giocare White Day 2: The Flower That Tells Lies, ma per avanzare nel gioco dovrete armarvi di tanta pazienza. Non è un titolo per tutti, complice anche il fatto che il titolo è completamente in inglese, ma per chi cerca enigmi complessi e apprezzano tinte horror a base di spiriti, troverà sicuramente pane per i suoi denti.

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6.9
Un'esperienza horror coinvolgente

Pro

  • Ambientazione angosciante
  • Finali multipli che incrementano la longevità
  • Enigmi ingegnosi...

Contro

  • ...ma che diventano frustranti in alcune occasioni
  • Troppo dispersivo
  • Meno interazione ambientale rispetto al precedente capitolo
Vai alla scheda di White Day 2: Swan Song
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