Wednesdays Recensione

Parlare di un’opera come Wednesdays non è facile, perlomeno non all’interno di una classica recensione videoludica. Dopo aver completato l’avventura grafica pubblicata da ARTE France e sviluppata da The Pixel Hunt, exaheva e Pierre Corbinais, ho dovuto riflettere per qualche giorno su come strutturare questo articolo.
Per un po’ ho valutato di non dare un voto a questo gioco, mi sembrava difficile e forse anche sminuente valutare una storia tanto impattante, ben scritta e soprattutto pesante. Perchè Wednesdays parla di un problema vero, un problema difficile da affrontare, a volte persino da discutere.
Il contenuto dell’opera è impegnativo persino nell’ambito dei giochi destinati a sensibilizzare su argomenti di utilità pubblica, quelli che al GOTY sono categorizzati “Games for Impact”. Tuttavia, ho deciso di affrontare la recensione come tutte le altre. Perchè come gli sviluppatori di Wednesdays han deciso che il videogioco era il medium adatto a questa storia, io da editor videoludico devo valutarlo in quanto tale.
Se vogliamo che il videogioco maturi dobbiamo cominciare a considerare anche giochi di questo genere alle stregua degli altri ed accoglierli apertamente nel medium, non come attrazioni speciali ma come parte integrante di questa giovane arte.
Allo stesso tempo non vanno scusate a pieno certe mancanze o superficialità del prodotto, specie se provenienti dal comparto più “ludico”. Tutta questa introduzione serve per contestualizzare il punto di vista da cui è stata scritta e da cui nasce il voto. Tuttavia ve lo dico subito, se avete a cuore la tematica o anche solo se volete una storia reale e scritta molto bene, dovete dare una chance a Wednesdays, al netto di alcuni limiti che evidenzierò.
Wednesdays Recensione
Wednesdays parla di abuso sessuale su minori, e ne parla in modo diretto ed esplicito nelle parole, per quanto mai esplicito nelle illustrazioni. Lo fa, secondo me, molto bene ed è questo l’aspetto che più va premiato dell’opera, che però poteva tirare fuori molto di più dalle potenzialità del medium videoludico. Come cerco di fare sempre in ambito di recensione, valuto un gioco in base al suo intento, tirando le somme sul quanto bene arrivi o meno a realizzarlo. L’intento in questo caso è quello di sensibilizzare sull’argomento e come potrete evincere dal voto finale, trovo sia raggiunto molto bene.
Il principale mezzo con cui il team riesce a raggiungere l’obiettivo è quello della scrittura. La storia si incentra principalmente attorno a Timothée, un uomo che sta giocando ad un vecchio videogioco chiamato “Orca World” tramite il quale ripercorre vari ricordi della sua vita.
Sin dalla prima scena, conoscendo l’argomento trattato, si capisce come Timothèe sia una vittima di abusi che in età adulta sta cercando di fare i conti su come le sue esperienze traumatiche abbiano influenzato la sua vita. L’incipit di un viaggio nelle memorie tramite un videogioco è carino ma lo ritengo il primo difetto del gioco, nonché unico vero e proprio difetto della scrittura.
Il punto di vista che ci viene presentato dovrebbe essere quello di Timothèe in quanto l’interazione che porta ai ricordi parte da lui. Tuttavia tutte le scene nel passato – con l’eccezione di letteralmente due mezze scene – non sono mai dal punto di vista del protagonista ma sempre delle persone attorno a lui. Questo rende lo strumento narrativo di Orca World essenzialmente inutile, tanto che ritengo sarebbe stato anche meglio escluderlo completamente.

Orca World sembra semplicemente una scusa per chiamare Wednesdays “videogioco”, come se gli sviluppatori non pensassero che l’interazione minima, ma presente, delle varie scene di narrazione fosse abbastanza per chiamarlo tale.
Penso sia un peccato, sia perché io sono fermamente convinto che anche opere prettamente narrative come le visual novel possano essere degli ottimi videogiochi, qualora sfruttino i vantaggi del medium bene (vedi ad esempio la mia recensione di Tsukihime Remake) sia, soprattutto, perché vivere i vari ricordi da punti di vista esterni a Timothée è geniale.
Lo è sia per sensibilizzare un pubblico che potrebbe non avere esperienze simili a quelle del protagonista, sia per mostrare gli effetti più subdoli del crescere pensando di essere spazzatura. La scrittura di Wednesday è sinceramente pazzesca, molte scene fanno estremamente male senza mai sfociare nel cattivo gusto. Inoltre il modo in cui la storia ferisce è spesso inaspettato. Ciò che più ho apprezzato del titolo è infatti come non cerchi di imbastire una storia con un crescendo di tensione fino ad alla principale tragedia dell’abuso, come spesso si tende a fare quando si scrive di argomenti di questo tipo.
La tragedia dell’abuso subito da Timothèe non è riassumibile in un singolo momento o in un periodo specifico. La tragedia continua fino a quando non si affronta il trauma, fin quando non si parla di ciò che è successo. E gli effetti non sono solo sulla vittima, una persona ferita finirà per ferire anche chi gli sta attorno.

Ovviamente la gravità può essere molto inferiore – così come invece equivalente, altra cosa che Wednesdays mostra in modo molto efficace – ma non toglie che trattenere in sé stessi un trauma non è una soluzione e porterà sempre a sofferenze, sia per la vittima che per i suoi cari.
Trovo che il gioco sia al suo meglio proprio quando dimostra gli effetti meno discussi che può avere il non riuscire, o il non potere, far sentire il proprio trauma. Potrei elencare una serie di scene che mi hanno colpito tantissimo, tra cui la miglior scena del gioco nel quale il messaggio di sensibilizzazione non può non arrivare forte e chiaro, ma vorrei che deste una chance in prima persona a Wednesdays, senza sapere troppo.
La scrittura è molto pesante ma al contempo molto matura e vera. Potrebbe risultare abbastanza difficile da digerire, il finale è complesso ed emotivamente difficile da processare, tuttavia io posso parlare solo per il mio punto di vista e trovo che sia molto, appunto, maturo e l’ho apprezzato davvero, davvero tanto.
Se c’è qualcosa che posso criticare alla sceneggiatura sta nel fatto che forse avrei voluto qualcosina di più su certi personaggi.

Questo Accidenti colpisce duro.
Wednesday è un’ottima visual novel, come una sceneggiatura fenomenale che parla con molta cura e molta consapevolezza di un’argomento pesantissimo quale l’abuso sessuale su minori. Sicuramente è un’opera che fa male, specie perchè è scritta veramente bene, ma è anche una storia della speranza che attende chi riesce ad aprire gli occhi per affrontare i propri traumi.
Dovreste dargli una chance, trovate la pagina Steam a questo link. Al netto dei vari trigger warning di cui comunque il gioco avverte (e permette anche di saltare alcune scene che, sebbene non grafiche, arrivano vicino a mostrare gli abusi o le conseguenze più fisiche di questi) penso che sia un’opera che dovrebbe essere scoperta da più persone possibili.
Wednesdays è una perla difficile da giocare ma importante proprio per questo.
Pro
- Sceneggiatura eccezionale
- Sensibilizza su un argomento taboo
- Esteticamente molto gradevole
Contro
- Interattività limitata
- Il gestionale poteva non esserci