Watch Dogs – Watch Dogs
Watch Dogs
, il nuovo titolo free-roaming sviluppato da Ubisoft Montreal, spinge in particolar modo su quest’ultimo frangente servendo al protagonista e al giocatore la rivisitazione della metropoli di Chicago, verosimile nella sua realizzazione architettonica, fittizia nel suo cuore di città controllata da un sistema di reti informatiche in grado di vedere qualsiasi cosa. Il CToS infatti, è il sistema operativo che fa da sfondo alle vicende del protagonista, Aiden Pierce, giovane hacker che grazie al suo smartphone e alle sue conoscenze informatiche ha modo di accedere alle infrastrutture tecnologiche della città volgendo a proprio favore situazioni altrimenti fatali per una persona sola.Ciò che più mina le vicende del protagonista sono i personaggi, alcuni dei quali dalle potenzialità immense in quanto a caratterizzazione, ma che al contrario finiscono per diventare mere macchiette, senza mai evolversi, senza dare motivo al giocatore di affezionarvisi. Alcuni di questi addirittura, verranno decantati come personaggi chiave, per poi scomparire per sempre dopo una sola missione.
Il multiplayer si amalgama infine all’esperienza in giocatore singolo, proponendo a fianco di modalità competitive ormai rituali dei prodotti contemporanei (ma neanche tanto) come il capture the flag e le gare automobilistiche, una meccanica che in merito a funzionamento ci ha riportato alla mente quanto visto nei due Dark Souls, mettendo sul tavolo la propria versione di invasion nelle sessioni di gioco di altri utenti connessi alla rete, nonché dei contatti della propria lista amici. Modalità quest’ultima che poteva essere estesa maggiormente, ma che riesce in ogni caso ad aggiungere un nuovo livello di difficoltà e immersione regalando vivacità al mondo di Watch Dogs: l’attaccante travestito da civile avrà lo scopo, nascondendosi tra la folla, di hackerare il terminale del protagonista senza farsi scoprire, mentre quest’ultimo dovrà profilare l’intero quartiere alla ricerca della minaccia nel tentativo di porre fine alla sua missione, che spesso si tramuterà in sparatorie o rapidi inseguimenti automobilistici basati anch’essi sul controllo delle apparecchiature elettriche cittadine. Un comparto multigiocatore interessante tutto sommato, anche se non ci sarebbe dispiaciuta una maggiore persistenza e rilevanza in quanto a conseguenze nel gioco stesso.
Le armi disponibili e ottenibili durante il corso dell’avventura sono molte e diversificate tra loro: si passa dalla classica Colt 1911 (anche in versione provvista di silenziatore) a diversi fucili d’assalto quali l’M16 o il buon vecchio Kalashnikov, per poi animare la festa con fucili a pompa e lanciagranate. L’IA dei nemici è nella media, come il protagonista utilizzeranno le coperture disposte sullo scenario e non esiteranno a sparare a vista, nonché cercare di aggirare Pierce per coglierlo di sorpresa; lo stesso non si può dire degli abitanti di Chicago, dotati di ben poche variabili che si traducono in una fuga alla vista di un’arma, a una fuga in seguito ad un incidente, a una fuga nel caso di una colluttazione col giocatore.
I gadget aiuteranno invece a risolvere intelligentemente le sfide che si proporranno al giocatore: affiancate alle granate e ai c4, troveremo dei piccoli dispositivi che, producendo rumore, attireranno i nemici nel punto in cui li avremo posizionati. Il JamCom avrà invece la funzione di rallentare il processo di localizzazione delle forze di polizia e il blackout, beh, provocherà un blackout temporaneo di un’area cittadina.
I veicoli sono piuttosto semplici da manovrare, questo perché lo stile di guida adottato dagli sviluppatori si avvicina più a un racing game in salsa arcade piuttosto che una simulazione più vicina nello stile ad un GTA IV; questa caratteristica non ci ha comunque infastiditi particolarmente, anche se sarebbe stata apprezzabile una cura maggiore sulle collisioni tra veicoli, che talvolta creano siparietti inverosimili in cui macchine volano mentre altre esplodono per autocombustione. Infine, una mancanza che ci sentiamo di citare è l’assenza delle sparatorie in auto, perlomeno, da parte del protagonista, impossibilitato nell’utilizzare un’arma da fuoco alla guida e costretto quindi a fuggire o travolgere i propri nemici.
Il problema principale riguarda la gestione delle ombre le quali non vengono proiettate da ogni oggetto e non sempre reagiscono correttamente con le luci dinamiche del gioco, il che crea un’assenza di profondità soprattutto, come già detto, durante le ore di luce. Altro discorso e nota positiva va agli effetti particellari e in particolar modo ai fumi e vapori prodotti dal motore di gioco, capaci da soli di affascinare e immergere il giocatore nell’atmosfera generale del titolo. A questi possiamo infine aggiungere la pioggia combinata alla foschia notturna, un vero e proprio dipinto sul quale gli sviluppatori si sono visibilmente dedicati. Le texture infine sono variabili: si passa da personaggi e vestiari ben caratterizzati ad alcune sbavature in zone della città riprodotte in bassa risoluzione.
In conclusione
Watch Dogs è tutto sommato un prodotto sopra la media, di certo non brilla per una storia coinvolgente o ben sceneggiata, ma sa regalare un’esperienza sandbox capace di accontentare un pubblico misto, grazie soprattutto alle molteplici opportunità poste al giocatore tra una via e l’altra della grande metropoli. Quest’ultima è una città viva e plasmabile che farà felici sia coloro che cercheranno un’alternativa (sia chiaro, Watch Dogs ha un’anima sua) all’ultimo capitolo di GTA, sia coloro che, ossessionati dai vari fenomeni televisivi a la “Person of Interest”, vorranno avere il controllo telematico sulle vite di milioni di cittadini virtuali. Il combattimento è solido e soddisfacente soprattutto ad alte difficoltà, allo stesso modo le sezioni di guida sono impegnative e assumono un nuovo livello di profondità grazie all’hacking.
Ci sentiamo quindi di consigliarvi un titolo che, seppur non esente di critiche, saprà regalarvi decine di ore di gioco prima che la noia prenda il sopravvento, ma allo stesso tempo vi invitiamo a non effettuare l’acquisto nel caso foste alla ricerca di un titolo narrativamente memorabile o interamente current-gen in quanto a grafica.