Warriors Abyss Recensione

Dopo l’ottimo Dynasty Warriors Origins rilasciato a gennaio, Koei Tecmo e Omega Force ampliano il franchise della saga portando sul mercato un nuovo capitolo spin-off: Warriors Abyss. Non parliamo del classico musou a cui Omega Force ci ha abituati negli anni, ma di un titolo fuori dai canoni del team che tenta di stravolgere la formula musou attingendo dal più complesso genere del roguelite.
Warriors Abyss Recensione | I guerrieri dell’abisso
Sul fronte della storia, Warriors Abyss non brilla particolarmente e si presenta con un pretesto narrativo che definire banale è un complimento. Enma, il sovrano dell’Oltretomba, ha evocato dal mondo dei vivi un eroe – ovvero il giocatore – affinché possa sconfiggere il perfido Gouma, un’antica divinità che si è risvegliata e ha preso il controllo degli inferi.
Il nostro compito sarà quello di farci strada nel regno dei morti, diviso in 4 aree, ciascuna composta da 8 fasi che diventano man mano sempre più insidiose. In ogni fase affronteremo una battaglia in cui dovremo soddisfare delle condizioni per portarla al termine. Non ci sono condizioni particolarmente ostiche, ma si riducono tutte a sconfiggi un numero di nemici entro il tempo limite.
Al termine della fase, potremo riscattare un “Dono”, ovvero dei power up per il nostro personaggio. Ogni area termina con un potente boss dal moveset più stratificato rispetto alle unità affrontate nei livelli precedenti. È anche vero che i minions, i nemici base del gioco, non sono altro che carne da macello in questo gioco, come del resto lo sono anche nei vari musou di Omega Force.

E come ogni singolo titolo di Omega Force, anche in Warriors Abyss troviamo un numero spropositato di personaggi, ognuno con delle peculiarità. I personaggi sono volti noti per gli amanti della serie di Dynasty Warriors e sono in totale 100 eroi giocabili! Alcuni sono disponibili fin da subito, mentre altri si sbloccano spendendo le scintille di karma nella Sala delle anime, una sorta di gigantesco albero dove sono legati tra loro tutti i personaggi del gioco.
Ogni volta che viene sbloccato un personaggio viene creato un legate. Gli eroi sbloccati ottengono così un potenziamento che può incidere sul nostro attacco, difesa o salute. Una meccanica che troviamo molto spesso nei roguelike e roguelite, quest’ultimo genere è proprio quello scelto dallo studio nipponico per il titolo in questione.
Oltre ai potenziamenti permanenti che sblocchiamo tramite la Sala delle anime, il titolo riprende anche altre caratteristiche dai roguelite, come i doni, di cui abbiamo parlato poco sopra e che corrispondono a dei power up temporanei, e la morte permanente. Infatti, in caso di morte saremo costretti a ricominciare il gioco dall’inizio, perdendo così tutti i doni ottenuti nella nostra run attuale, ma mantenendo comunque i legami della Sala delle anime.
Roguelite Musou
Dopo aver speso poche parole sulla trama di Warriors Abyss – non c’è molto altro da dire, onestamente – e spiegato di base in cosa consiste il gioco, passiamo al gameplay di Warriors Abyss, il fulcro del gioco. I comandi sono intuitivi, anche grazie al fatto che i tasti che ci interessano si contano sulle dita di una mano.
Abbiamo l’attacco base, quello caricato (che in realtà è potente e non caricato come viene scritto nel gioco), la schivata, l’attacco musou e l’evocazione degli alleati. Gli attacchi base e quelli caricati si possono alternare per dar vita a delle potenti combo. L’attacco musou è invece un’abilità speciale che permette di sfoderare un attacco dalla potenza straordinaria in grado di uccidere all’istante i nemici intorno a noi.
Per eseguirla è necessario riempire la barra Musou che si vede in basso a sinistra dello schermo. La barra si riempie in diversi modi, ad esempio sconfiggendo i nemici, subendo dei danni, oppure tramite gli oggetti all’interno del gioco. Non possiamo dunque abusare di quest’attacco, ma avanzando nella storia e ottenendo i doni da Enma (i soliti doni di cui abbiamo parlato prima) si può accelerare il processo di riempimento della barra.

E a proposito di doni di Enma, questi non sono altro che legami e/o emblemi che migliorano alcune statistiche del personaggio ma andiamo con ordine. I legami sono essenziali per aumentare il forza combattiva totale del nostro eroe. Questo è visualizzabile fin dall’inizio in basso a destra e si tratta di un totale complessivo che deriva dalle diverse qualità di ogni singolo eroe che sceglieremo durante i legami.
Difatti, i legami non sono altro che la scelta degli alleati da poter avere al nostro fianco durante i combattimenti. Seppur non siano personaggi giocabili da noi in quanto possiamo comandarne solamente uno, questi combattenti legati a noi possono essere evocati a comando tramite l’attacco caricato. In base alle nostre statistiche, l’attacco varia e assume caratteristiche uniche. Ad esempio è possibile infondere agli attacchi l’elemento fuoco, oppure aumentare il danno da lacerazione e così via.
Oltre ai legami, troviamo anche gli emblemi, dove una volta raccolti in un certo numero dello stesso tipo, in automatico verrà sbloccato un nuovo potere legato all’effetto dell’emblema. Gli emblemi sono davvero tanti e si differenziano per elemento: abilità, vigore, forza, velocità, saggezza e fascino; ma ne esistono anche altri legati agli attributi, tra cui fuoco, ghiaccio, vento, fulmine e lacerazione.
Warriors Abyss si presenta dunque più tecnico del previsto, lasciandosi alle spalle, ma non troppo, il genere musou per come lo conosciamo noi. Lo possiamo definire come un musou alternativo oppure evoluto, che suona meglio. Il numero di nemici su schermo rimane sempre quello di 500/1000, e quando sono tanti la situazione degenera nel caos più totale. Ai livelli più alti i nemici attaccheranno più aggressivamente e senza sosta. Per fortuna gli attacchi dei nemici sono preceduti da un segnale di colore di viola che indica la provenienza del colpo e il loro raggio d’azione.

Graficamente si poteva fare meglio
Warriors Abyss è un titolo graficamente di due generazioni fa. Le ambientazioni sono principalmente aree spoglie e banali, i modelli dei personaggi sembrano presi dai giochi originali, quindi a partire dai primi Dynasty Warriors. Le illustrazioni dei personaggi sono anche carini, ma appunto sono delle semplici illustrazioni che si vedono solamente quando andiamo a selezionare il personaggio.
La grafica è chiaramente un elemento secondario considerando che si tratta di un roguelite, ma allo stesso avrei apprezzato un comparto tecnico più consono e in linea quantomeno ad altri giochi dello stesso genere, come Hades ad esempio (qui la nostra recensione). Insomma, Warriors Abyss poteva fare molto meglio in termini grafici.
Uno spin-off piacevole con i personaggi di Dynasty Warriors
Warriors Abyss è un titolo che cerca di provare qualcosa di nuovo dal classico musou, ma si capisce da diversi fattori che ci troviamo di fronte a un prodotto dal budget contenuto: il prezzo base è in linea con le produzioni a basso-medio costo (parliamo di € 24.99 la versione standard), la grafica non particolarmente curata (anche il menu di gioco è molto basilare) e come ultimo punto il fatto di essere stato annunciato e rilasciato il medesimo giorno, senza alcuna campagna pubblicitaria.
Anche la durata non è particolarmente longeva. Anche se si muore e ricomincia spesso, per completare una singola run del gioco, quindi superando tutte e 4 le aree, ci si impiegano circa 3-4 orette. Chiaramente con un roster così ampio vi tratterete di più, completandolo diverse volte e con personaggi sempre diversi.
Sorvolando sulla trama e sulla grafica, il gameplay di Warriors Abyss è divertente e adatto a sessioni di gioco brevi. Se vi piacciono i musou e cercate esperienze diverse dal solito, Warriors Abyss può rispondere alle vostre necessità. Se invece cerchi l’esperienza originale dei musou, puoi sempre andare sul sicuro scegliendo Dynasty Warriors Origins, l’ultimo capitolo della saga (qui la nostra recensione).
Warriors Abyss è disponibile per PlayStation 4, PlayStation 5, Nintendo Switch, Xbox Series X|S e PC. Se sei interessato all’acquisto del gioco, puoi farlo seguendo questo link!
Uno spin-off divertente della serie di Dynasty Warriors
Pro
- Roster enorme e diversificato
- Meccaniche Roguelite ben implementate
- Gameplay frenetico e divertente
Contro
- Trama inutile
- Graficamente antiquato
- Alcune situazioni su schermo sono particolarmente caotiche