War Tech Fighters – Recensione
Una delle maniere migliori per combattere la spaventosa calura che attanaglia questo inizio estate è sicuramente quella di combattere un tirannico impero interplanetario a bordo di giganteschi e sofisticatissimi mecha da combattimento. War Tech Fighters è dunque il titolo più indicato per alleviare la canicola a colpi di missili e spade laser.
War Tech Fighters, sviluppato dallo studio nostrano Drakkar Dev e distribuito da Blowfish Studios, si presenta come un action/sparatutto dalla fortissima connotazione arcade.
Il gioco ci mette nei panni di un pilota di War Tech, ovvero di una gigantesca macchina umanoide ideata per il combattimento spaziale. La fazione per la quale combattiamo è una sorta di “alleanza ribelle” di pianeti e colonie, che si contrappone al potente e dispotico Impero di Zatros, vera e propria super potenza dominante in quella porzione di galassia.
Dopo l’introduzione, che ci catapulta direttamente (pur portandoci per mano nell’apprendimento dei controlli) nel cuore di una delle innumerevoli battaglie che saremo chiamati a combattere, ci ritroviamo a bordo della nave ammiraglia della nostra flotta, ambiente che funge da hub per le nostre attività principali e che, come prima cosa, siamo invitati dal gioco stesso a esplorare liberamente.
Qui prenderemo confidenza con l’hangar dove è ricoverato il nostro War Tech – e dove potremo personalizzarlo e modificarlo – con il centro ricerca e con quello di comando, oltre che con la sala del simulatore, dove potremo usufruire di intensivi programmi di addestramento (leggi un tutorial esaustivo su tutte le funzionalità del nostro mecha) oltre al riaffrontare una simulazione accurata delle missioni che avremo portato a compimento.
Il War Tech che saremo chiamati a pilotare fa parte di una delle tre classi tra le quali dovremo scegliere a inizio campagna, appena dopo la missione introduttiva. Le classi si dividono in leggera, media e pesante. La classe leggera, come è facilmente intuibile, dispone di alta mobilità e di un arsenale d’attacco di tutto rispetto, a discapito di una certa fragilità strutturale. La classe pesante, per contro, possiede meno agilità e potere di aggressione, ma può incassare un gran numero di colpi diretti senza risentirne in maniera seria. La classe intermedia, infine, è la classica formula bilanciata tra le altre due.
Come abbiamo già accennato, il nostro War Tech è interamente modificabile e upgradabile con i ritrovati tecnologici e gli equipaggiamenti migliorati che otterremo mano a mano che completeremo gli avanzamenti disponibili nel centro ricerca. Inoltre, durante le missioni, sarà anche possibile scovare e recuperare progetti e materiali per ulteriori miglioramenti.
Le missioni che affronteremo in War Tech Fighters si svolgono quasi interamente nello spazio, dove potremo (e dovremo) pensare alle nostre mosse in maniera tridimensionale, dato che il nostro mecha sarà in grado di spostarsi liberamente nello spazio, non essendo legato a nessuna “linea dell’orizzonte”.
Durante le missioni dovremo esplorare la porzione di spazio in cui ci troveremo, analizzare asteroidi, anomalie e relitti in cerca di informazioni vitali e risorse, difendere navi o flotte intere e, ovviamente, ingaggiare in combattimento i mezzi avversari, siano essi caccia, navi (più o meno imponenti) e, naturalmente, War Tech nemici.
Il bello di questi veri e propri duelli spaziali è che, oltre al sembrare usciti direttamente da un anime in stile Gundam, possiedono una dinamica davvero divertente e altrettanto evocativa: il combattimento ravvicinato. Quando ingaggiamo o veniamo ingaggiati in un duello corpo a corpo, il nostro War Tech sfodererà una avveniristica lama degna dei migliori anime mecha. Con uno stick del pad direzioneremo i colpi, leggeri o pesanti che siano, mentre con l’apposto pulsante dorsale pareremo con lo scudo i copli del nostro avversario, oltre al tentare naturalmente di schivarli.
Avendo la meglio, assisteremo a una breve animazione in stile “colpo finale” nel quale taglieremo generalmente la corazza del nemico con un fendente deciso, facendolo poi esplodere, anche qui in puro stile “cartone di robottoni”. Anche gli altri tipi di nemici, quali i caccia o le astronavi, possono, previo cospicuo indebolimento, essere terminate con una sorta di “fatality”. La cosa non è indispensabile al gameplay, ma contribuisce enormemente a creare atmosfera.
War Tech Fighters è disponibile già da tempo per PC su Steam e ora approda finalmente anche su PlayStation 4, Xbox One e Nintendo Switch, in una versione completa e leggermente migliorata. Grafica ed engine sono su un ottimo livello, con una buona gestione dei modelli tridimensionali, delle collisioni e sopratutto degli effetti di luce. Anche i controlli sono ben studiati: semplici da imparare ma soddisfacenti da padroneggiare in, come già detto in apertura, puro stile arcade, con il focus principale sull’azione adrenalinica. Bella e piuttosto coinvolgente anche la trama della campagna, che si svilupperà tra le missioni e ci riserverà anche qualche notevole colpo di scena.
Volendo trovare dei difetti a War Tech Fighters, possiamo citare una certa confusione a schermo durante alcune missioni, complice anche la scarsità di punti di riferimento e una certa monotonia dello sfondo (d’altra parte siamo nello spazio!) e una gestione dei comandi dei menu che, per quanto in apparenza semplici, abbiamo trovato spesso scomodi e un po’ intricati. Niente di trascendentale, comunque.
War Tech Fighters si presenta come un gioco indie di gran lusso, senza aver nulla da invidiare a tante produzioni più “blasonate”. Ottima giocabilità, buon livello tecnico e i continui rimandi alle atmosfere degli anime di genere mecha sono in assoluto i punti forti di questo consigliatissimo titolo action. Da provare senza timore.
Pro
- Buona realizzazione tecnica
- Mecha altamente personalizzabili
- Evocativo e molto di atmosfera
Contro
- Alcuni scenari sono un po' confusionari
- Navigazione dei menu scomoda