Viking Squad – Recensione
Slick Entertainment, studio di sviluppo canadese, è da poco approdato su Steam e Playstation Network con il suo Viking Squad. Un picchiaduro a scorrimento che, puntando su un cocktail a base di nerboruti vichinghi e mitologia norrena, prova a dare una rispolverata a un genere che nell’ultimo periodo, dopo i grandi risultati ottenuti da Castle Crashers di The Behemoth, risente indubbiamente della stagnazione creativa generata da cloni davvero poco originali.
Prendendo spunto a piene mani dalla mitologia norrena, Viking Squad consente a ogni giocatore di vestire i panni di uno dei 4 indomiti guerrieri vichinghi disponibili, catapultandolo nel bel mezzo di una guerra contro il subdolo e irritante dio Loki allo scopo di scongiurare i suoi piani consistenti nel riaprire le porte del Valhalla in passato sigillate.
La presenza di 4 vichinghi, ognuno dotato del suo peculiare stile di combattimento direttamente legato all’arma utilizzata garantisce, fin dalle prime battute, una buona varietà al gameplay, comportando in corso d’opera anche differenti scelte decisionali rispetto a specifiche situazioni di gioco. Ognuno dei vichinghi messi a disposizione infatti è in grado di venire incontro ai gusti di ogni tipologia di giocatore.
Che si prediliga uno stile di combattimento rapido fatto di rapidi fendenti, o uno lento basato sull’utilizzo di un possente martello, o tirare con l’arco al sicuro dalle retrovie o ancora un approccio bilanciato agli scontri è possibile selezionare il guerriero norreno che più si confà alle proprie preferenze. A tale varietà però, fa da contraltare un setup alquanto semplice fatto di combo molto lineari e dei classici salti e mosse speciali con annesse barre di potere da ricaricare.
Nulla di nuovo insomma, ma, proprio come nel succitato Castle Crashers, Viking Squad fornisce la possibilità di potenziare il vichingo prediletto tra un livello e l’altro attraverso la raccolta di speciali monete utili tanto ad acquistare nuovo equipaggiamento quanto per aumentare le relative caratteristiche aumentando i parametri di energia, danno e potenza dell’attacco speciale. La varietà proposta dalle differenti tipologie di stili di combattimento offre infine numerose possibilità di combinazione anche in modalità multiplayer, la quale consente di giocare fino a tre giocatori sia locale che online, dando vita di volta in volta a partite sempre diverse.
A rendere l’esperienza di gioco sempre differente a ogni partita concorre, unitamente alla varietà dei vichinghi disponibili, la vera novità introdotta dal titolo sviluppato da Slick Entertainment consistente nella generazione procedurale dei livelli, i quali a ogni mortesi presenteranno sempre diversi.
Ulteriori elementi roguelike, come ad esempio la possibilità di raccogliere collezionabili o di portare con sé oggetti in grado di sbloccare nuove aree segrete, si sposano alla perfezione con una struttura di gioco mutevole che non consente di ricordare a memoria nemici e ostacoli, portando in ultima analisi i giocatori a confrontarsi con sfide sempre nuove.
Il particolare espediente che caratterizza il movimento di eroi e nemici all’interno dei vari stage ha consentito al team canadese di inserire anche un pizzico di strategia grazie al fatto che tutti i personaggi presenti si muoveranno all’interno di una sorta di binari disposti su differenti livelli per ogni mappa.
Tutti gli attacchi, le combo e le mosse speciali sono studiate per agire in maniera orizzontale in modo da dar vita ad attacchi che colpiscono l’intera linea su cui vengono eseguiti oppure un’area specifica intorno a essa, rendendo quindi necessario calibrare i propri spostamenti da un binario all’altro per evitare di subire danni. Una scelta che, insieme al character design estremamente curato ed in linea con l’impronta norrena che permea il gioco, apporta di sicuro un ventata di novità al genere dei beat-em-up, sollevandolo dalla polvere nella quale riversava da un po’.
In definitiva Viking Squad, pur non innovando nel profondo il genere, riesce, complici le novità introdotte, ad apportare una ventata di freschezza al genere dei picchiaduro a scorrimento e nel dar vita a un’esperienza multiplayer dinamica ed appagante fin dalle prime battute di gioco.
Pro
- Quattro differenti stili di gioco
- Gameplay dinamico
- Design dei personaggi molto curato
Contro
- Nessuna novità di rilievo per il genere