Vesper – Recensione
Continuamente braccato dalle creature robotiche che infestano il pianeta, il nostro protagonista dovrà trovare un modo per invertire il Protocollo Vesper. Tra enigmi ambientali, sezioni stealth, del sano platforming stile anni novanta e degli sfondi suggestivi e inquietanti, Vesper è la concretizzazione di un sogno tutto italiano nato tra i banchi dell’università. A un anno dalla nostra anteprima (che potete leggere qui) ci ritroviamo a provare la versione completa del titolo di Cordens Interactive, il promettente team italiano da cui nasce Vesper.
Vediamo insieme se l’opera prima di questi ragazzi è riuscita a catturarci, rispettando le aspettative create con la demo.
Viaggio nel mistero
L’incipit di Vesper è semplice quanto misterioso: dopo l’attivazione del Protocollo Vesper il protagonista dovrà intraprendere un viaggio che deciderà le sorti della sua razza. La narrazione del titolo si basa quasi unicamente sui documenti che è possibile trovare in giro per i livelli, e che andranno ad approfondire e rivelare aspetti chiave dell’avventura. Questo sistema si avvicina molto al tipo di racconto costruito nei diversi capitoli di Dark Souls o dei Souls Like in generale: la lore è quindi fondamentale per comprendere appieno ciò che avviene su schermo.
Anche leggendo tutti i documenti però, non risulterà mai tutto chiaro, e molti elementi rimarranno avvolti nel mistero. Probabilmente questo è un effetto ricercato dagli sviluppatori che, per quanto possa piacere ad alcuni giocatori (gli amanti dei Souls per esempio), può anche non andare a genio a molti altri.
Un frullato di giochi
Come ci ha anche spiegato Matteo Marzorati, il creative director di Vesper, il progetto nasce da un insieme di ispirazioni provenienti da diversi titoli. Effettivamente da subito è facile rintracciare questi elementi, sapientemente mixati e resi propri. A primo impatto non si può non percepire l’effetto Limbo o Inside in alcune meccaniche di gameplay. La gestione delle luci può ricordare Ori and the Blind Forest, alcune ambientazioni rimandano ai Metroid e, come abbiamo già detto, la narrazione si avvicina molto a quella dei Souls.
Ma quindi che gioco è Vesper? Si tratta di un platform stile anni 90 con ambientazione sci-fi. Il gameplay si divide principalmente in tre parti: fasi platform, sezioni puzzle e “scontri” con i nemici. Le prime non sono mai complicate ma fanno semplicemente da raccordo tra le varie zone con i nemici. Qui troviamo i primi problemi: in queste fasi ci troveremo sempre ad affrontare una manciata di creature dal pattern fisso che ci distruggeranno facilmente una volta individuati, dovremo quindi agire silenziosamente per aggirarli. Nella prima ora circa saremo disarmati e costretti a trovare un modo per non farci trovare semplicemente premendo “Y” o “triangolo” in modo da spegnere la luce che si trova sulla testa del protagonista, mimetizzandoci nell’erba alta.
Solo più avanti otterremo un fucile particolare che ci permetterà di assorbire dei nuclei di luce che possono essere utilizzati per sbloccare porte o meccanismi, oltre che per prendere il controllo dei nemici. In questo modo gli scenari con le creature subiranno una variazione strategica, anche se per poco. Infatti dopo qualche livello torneremo a ripetere sempre le stesse azioni senza quasi mai vedere una novità. Solo a gioco inoltrato, quasi verso la fine, l’azione viene movimentata un po’ di più grazie a una maggiore frequenza di fughe e inseguimenti che metteranno alla prova tutto quello che avremo imparato nelle ore precedenti.
I puzzle sono invece il cuore del gameplay, infatti si vanno a inserire spesso sia nelle fasi platform che negli scontri, rendendo la vita del giocatore più complicata. Anche questi soffrono di una poca varietà, soprattutto nei primi 2/3 di gioco. Si tratterà sempre di spostare i vai nuclei di luce nei punti giusti in modo da sbloccare porte e passaggi, il più delle volte mentre si cercano di evitare i nemici. Queste sezioni riescono a restituire un buon senso di ansia. Non mancano parti in cui la morte al primo tentativo è praticamente inevitabile: alcuni livelli sono infatti fortemente trial and error. Fortunatamente questo raramente risulta frustrante in quanto accade pochissime volte e solo nelle prime ore dell’avventura. Andando avanti infatti, e facendo pratica con le meccaniche, tutto risulterà più fluido e anche soddisfacente.
Vi segnaliamo poi che una volta conclusa l’avventura per la prima volta (circa 6-7 ore) potrete ricominciare il titolo per sbloccare una nuova meccanica segreta. Ovviamente non vi diciamo di cosa si tratta perché rovinerebbe la sorpresa, ma ci teniamo a consigliare di non fermarvi alla prima run.
Lo sci-fi che ci piace
Una nota di merito va assolutamente agli sfondi e alle ambientazioni create da Cordens Interactive per Vesper. Un mondo sci-fi che, come abbiamo detto in precedenza, prende spunto da tantissimi altri prodotti ma che riesce ad avere anche una sua identità. Già dai primi momenti è ciò che circonda il protagonista a catturare l’occhio del giocatore, con questi sfondi che spesso vengono mostrati in tutta la loro maestosità con le telecamera che si allontana dal personaggio. Città distrutte, statue giganti a pezzi, paesaggi naturali e costruzioni che rimandano a una qualche entità divina fanno da cornice al nostro viaggio, rendendolo ancora più intrigante.
Una cosa che ci ha particolarmente colpito è il fatto che molte volte ciò che vediamo nello sfondo ci racconta qualcosa in più sul mondo di gioco e sulla sua lore. Insieme ai documenti e a delle brevissime cutscene quindi, anche l’ambientazione ha il suo ruolo chiave nella narrazione. Capita delle volte, per esempio, di ritrovare negli scorci che Vesper ci regala delle costruzioni o luoghi che magari avevamo visti citati in un documento precedente. In questo modo l’immedesimazione e l’impressione di muoversi in un mondo vivo aumentano notevolmente.
Come giocare a Vesper?
Il titolo è giocabile tramite ogni tipo di controller, oltre ovviamente ai classici mouse e tastiera. Vogliamo però segnalarvi che collegando il DualSense di PS5 al computer potrete godere di tutte le features del nuovo controller di Sony. Vibrazioni precise, sensazioni amplificati e grilletti che adatteranno la resistenza quando userete la Drive Gun. Se quindi volete vivere Vesper nel modo più coinvolgente possibile non possiamo far altro che consigliarvi di usare un Dualsense.
Ci troviamo di fronte a un titolo indie, tutto italiano (ci teniamo a sottolinearlo), che riesce a portare a termine il suo obbiettivo nonostante qualche imperfezione. Per godere pienamente di Vesper infatti bisognerà superare lo scoglio dei primi, ripetitivi livelli. Una volta superati però il titolo mostra tutte le sue potenzialità: artisticamente, nel gameplay e con la parte finale della storia. Certamente un buon inizio per i ragazzi di Cordens Interactive, che speriamo possano continuare su questa strada perfezionando sempre di più i loro prossimi progetti.
Pro
- Comparto artistico ispirato
- Lore intrigante al punto giusto
- Alcune meccaniche divertenti...
Contro
- ...Ma che arrivano troppo tardi
- Poca varietà di situazioni