Unruly Heroes – Recensione

La vita è, a volte, strana. Ci sono opere videoludiche in grado di modificare per sempre il medium, capaci da soli di smuovere le coscienze di milioni di persone, e poi ci sono i giochi feccia, quelli che avrebbero meritato di non essere mai neppure codificati.

In mezzo a questi due schieramenti giocosi qualitativamente agli antipodi, ci sono poi quei titoli che, sebbene apparentemente scevri da qualsivoglia grave mancanza, non riescono proprio a ergersi in un mercato all’interno del quale diventa sempre più difficile guadagnare spazio. Beh, Unruly Heroes appartiene proprio a quest’ultimo raggruppamento.

Una grafica accattivante, uno studio, Magic Design Studios, caratterizzato da un pedigree illustre, inclusivo com’è di alcune menti eccelse facente parti del gruppo di lavoro responsabile di Rayman, una buona longevità e una varietà perlomeno discreta sembrerebbero essere tutti ottime fondamenta sulle quali costruire una produzione indimenticabile, eppure la sensazione di trovarsi davanti a un gioco dal valore complessivamente inferiore rispetto alla somma delle singole parti è davvero prepotente.

Una trentina di piattaformici livelli dovrebbero incentivare l’homo ludens a sperimentare nuove e sempre diverse sfide, complice anche un level design comunque interessante e sempre prono a sperimentare variazioni sul classico tema del collect ‘em up, insieme a una storia che, sebbene non faccia propriamente gridare al miracolo, aggiunge quel pizzico di caratterizzazione in più che non fa mai male.

Peccato che sembra quasi mancare l’anima, in questa creatura binaria. Sigh, sob. Manca qualcosa in Unruly Heroes, quella magia tipica dei platform più quotati che permetta alla creatura del team francese di spiccare definitivamente il volo, ritrovandosi orfano di quel quid in più che gli permetta di salutare la dimensione terrestre per spiccare un balzo in grado di condurlo direttamente nell’Empireo del videogioco.

Ciò che non manca, va sottolineato, è la blasfemia che fuoriesce dalla bocca del fruitore in ogni istante del peloso gameplay di Unruly Heroes, considerando come il livello di difficoltà generale sia settato verso l’alto e che, in generale, per ambire a prestazioni degne di questo nome si dovranno sudare le cosiddette sette camicie. Non aiutano neanche i controlli, in qualche circostanza un pochino troppo “lascivi” e imprecisi.

Ed è così che, ricercando la traversata perfetta fra un salto e un altro, con le imprecazioni a susseguirsi senza soluzione di continuità, l’opera binaria che vede protagonista quattro differenti personaggi swappabili on the fly scorre via senza troppi sconvolgimenti ormonali, lasciando al player una sensazione di incompletezza, pensando a quel che sarebbe potuto essere e che mai sarà.

Da sottolineare, comunque, come il team di sviluppo non si sia davvero risparmiato in termini di impegno profuso, considerando l’introduzione di due modalità multigiocatore, una in cooperativa, l’altra in versus, che sebbene non riescano chiaramente a ricavarsi un posto di prestigio negli annali del gaming, rappresentano tutto sommato una buona integrazione. Tecnicamente poi, il gioco non sfigura anche se posto di fianco alle produzioni più blasonate disponibili su PlayStation 4, proponendo una direzione artistica tutto sommato godibile, supportata da una cosmesi davvero brillante. Pur essendo realizzato interamente mediante Unreal Engine, Unruly Heroes può vantare su di una veste grafica particolarmente cartoonesca, che non fa rimpiangere l’eccellente UbiArt Framework.

Animazioni sfavillanti fanno da apripista a un titolo dannatamente riuscito dal lato visivo, dotato di un engine in grado di affiancare ottime texture a una resa su schermo pulita e senza imprecisioni di sorta. Di impatto anche l’audio, supportato da una serie di dialoghi interamente recitati di buona fattura.

Se siete in cerca di una produzione che sappia coniugare una buona giocabilità, una discreta longevità nonché una direzione artistica davvero gradevole, avete trovate pane per i vostri denti. Per tutti coloro che aspettano il nuovo messia dei platform per poter propendere all’acquisto, vi conviene rimandare: Unruly Heroes è una produzione discreta, a volte contraddistinta da ottimi spunti, ma nulla più.