Unloved – Recensione

La community di modders per quello che è considerato da molti uno dei capostipiti degli FPS moderni, Doom, è sempre stata molto attiva. Tra le tantissime mod rilasciate nel corso degli anni, Unloved è di certo una di quelle che è riuscita a farsi notare maggiormente, guadagnandosi il suo spazio e la sua bella fetta di appassionati. Il suo creatore originale, quindi, ha deciso di capitalizzare questo successo, arrivando a creare una versione stand-alone della mod grazie all’Unreal Engine 4, pubblicandola poi su Steam al modesto prezzo di 10€. L’inevitabile domanda che ci si pone allora è: varrà la spesa? Andiamo a scoprirlo.

Un incubo a occhi aperti
Parafrasando le parole del suo creatore, Unloved ci porta a vivere un incubo vero e proprio ispirato alle atmosfere tetre e deliranti dell’originale Silent Hill. Al contrario di quest’ultimo però, Unloved fa del gameplay veloce e frenetico il proprio punto di forza, costringendo il giocatore e muoversi continuamente in mappe generate proceduralmente, cercando di raggiungere l’obbiettivo di attivare un ascensore e fuggire.

Chiunque sia stato giocatore PC negli anni 90 troverà in Unloved qualcosa di molto famigliare. La velocità di movimento, unita alla possibilità di portare con se un buon numero di armi rispetto alle oramai canoniche 2 della maggior parte degli FPS, risulta un vero e proprio tuffo nel glorioso passato degli FPS Arena.

Anche la grafica purtroppo è un chiaro segno di rimembranza dei giorni passati: infatti non è certamente all’altezza di ciò che sarebbe lecito aspettarsi da un motore grafico performante come l’Unreal Engine 4. A parte la pochezza grafica generale, a rendere Unloved poco appetitoso per gli occhi sono soprattutto le animazioni estremamente spartane che caratterizzano i nemici, i quali finiscono per risultare più ridicoli che spaventosi.

Tolto questo “dettaglio”, sul quale è anche possibile passare sopra, per il resto Unloved non è nulla di più che un FPS abbastanza generico, senza nessuna particolare innovazione tale da renderlo preferibile ad altri nomi più affermati. Non travisate, non sto dicendo che il gioco non funzioni, ma quello che ci viene proposto non si discosta dalla mediocrità.

Affrontare orde su orde di nemici, che si giochi da soli o in coop fino a 4 persone è senza dubbio divertente e la possibilità di guadagnare karma per poi spenderlo su potenziamenti di vario genere invoglia a fare più di una partita. Quello che viene da chiedersi però, è quale spazio potrebbe trovare Unloved nel panorama videoludico odierno ormai affollatissimo di giochi veramente validi.

Quando Unloved fu originariamente rilasciato come mod di Doom 2, certamente il suo appeal era maggiore, merito anche di una concorrenza meno spietata. Malaugaratamente oggi riuscirete difficilmente a farvi coinvolgere per più di qualche partita, prima di passare ad altro. Il fatto che Unloved punti molto sul multiplayer poi non aiuta, infatti la popolazione giornaliera impegnata sul gioco è davvero esigua e non è raro che finiate per giocare da soli o al massimo con un paio di persone.

Non resta molto altro da aggiungere. Unloved è un FPS generico, caratterizzato da un comparto tecnico mediocre e un gameplay “old school” che può divertire sul breve periodo, ma che risulta veramente troppo spoglio e banale per coinvolgere davvero. Anche volendocisi impegnare seriamente, diventare dei veterani di Unloved è una sfida che in pochi vorranno affrontare, soprattutto perché la fanbase limitata porta ad abbandonare il titolo molto presto. Se quello che state cercando è un FPS con poche pretese, nel quale spazzare via orde di nemici da soli o in cooperazione con qualche amico, allora in Unloved potreste trovare un buon alleato e finirete per riempirci i momenti di noia. Se fate invece parte della numerosa schiera di videogiocatori con troppo poco tempo libero per giocare anche solo una parte di tutti i titoli meritevoli che escono ogni mese, difficilmente troverete un buon motivo per dedicarvi a Unloved, neppure tenendo conto del prezzo favorevole.