Underdogs Recensione

Recensito su PlayStation VR2

underdogs recensione

Underdogs, produzione sviluppata da One Hamsa, è un titolo che si tuffa a capofitto nel mondo della realtà virtuale con un concetto audace: mettere i giocatori nei panni di giganteschi mecha in lotta all’interno di arene futuristiche. Questa esperienza per PSVR2 si distingue per l’uso di movimenti basati sulla fisica e per un gameplay frenetico che unisce strategia e azione brutale, ma riesce davvero a convincere?

Underdogs Recensione

Il punto di forza di Underdogs è il suo gameplay unico. I giocatori controllano i propri mecha muovendo le braccia in modo intuitivo, un sistema che richiama palesemente il movimento di un gorilla. Questo approccio, benché non convenzionale, si traduce in una sensazione di totale immersione, che rende ogni combattimento fisico e viscerale. I colpi, gli afferra e i lanci sono eseguiti con un’immediatezza che sfrutta appieno le potenzialità dei controller PSVR2.

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Ciò detto, la curva di apprendimento è accessibile anche per i neofiti, mentre i giocatori più esperti possono affinare il proprio stile di combattimento grazie a una varietà di potenziamenti e armi che rendono unico il proprio mecha. Niente di troppo frustrante, insomma.

Seghe circolari, artigli e altri gadget offensivi aggiungono profondità al combattimento, mentre trappole ambientali come barrili esplosivi o spuntoni offrono strategie alternative.
Nonostante l’innovatività dei controlli, il gameplay soffre tuttavia di una certa ripetitività a lungo termine. Non stiamo parlando di roba alla Akka Arrh, sia chiaro, però le arene, benché ben progettate, non variano abbastanza e il continuo ciclo di ondate di nemici rischia di alienare i giocatori in cerca di una maggiore varietà.

Più di un semplice roguelike

Oltre ai combattimenti, Underdogs introduce elementi giocosi che arricchiscono l’esperienza. Tra un round e l’altro, i giocatori possono prendere decisioni strategiche su come spendere le proprie risorse: riparare il mecha, acquistare nuove attrezzature o intraprendere interazioni con NPC che possono fornire bonus preziosi o creare nuovi ostacoli. Questo aspetto aggiunge un livello di profondità che lo distingue dai tradizionali roguelike. Nulla di trascendentale, ma sicuramente un plus gradito.

Un’aggiunta notevole è la modalità “Sandboxxer”, che espande il titolo con sfide extra, un editor per creare livelli personalizzati e una piattaforma per condividere queste creazioni con la community. Questo strumento non solo prolunga la longevità del gioco, ma permette ai giocatori di esplorare varianti creative e approcci innovativi al gameplay. Non tutti i livelli creati sono memorabili, ma il potenziale per scoprire gemme nascoste è un grande incentivo.

Uno stile che compensa i limiti tecnici

Da un punto di vista visivo, Underdogs non è un capolavoro tecnico, ma il design riesce a mascherare efficacemente le sue limitazioni. L’ambientazione urbana, unita a un uso sapiente di luci e ombre, crea un’atmosfera cupa e vibrante che ben si adatta al tema del gioco. Tuttavia, dettagli come la cabina del mecha poco definita o la mancanza di texture più raffinate potrebbero far storcere il naso ai più esigenti.

L’audio, d’altra parte, compensa queste mancanze. La colonna sonora ad alta energia cattura l’intensità dei combattimenti, mentre gli effetti sonori ben calibrati migliorano l’immersione, rendendo ogni impatto e esplosione più tangibili. Grazie al supporto dell’audio spaziale 3D del PSVR2, è possibile percepire la posizione dei nemici o i rumori ambientali con precisione, un dettaglio che aggiunge un ulteriore livello di profondità.

Un’occasione mancata?

Essendo una versione dedicata al PSVR2, è naturale aspettarsi che il gioco utilizzi a pieno le caratteristiche uniche della piattaforma. Purtroppo, non tutte le promesse vengono mantenute. I trigger adattivi dei controller, ad esempio, sono sotto-utilizzati e la vibrazione del visore, che avrebbe potuto aumentare la sensazione di impatto durante i combattimenti, è praticamente assente.

Allo stesso modo, le capacità tecniche del visore OLED di Sony non vengono sfruttate al massimo. I colori, per quanto adeguati all’estetica del gioco, mancano di contrasto, il che riduce l’impatto visivo complessivo. Nonostante ciò, la chiarezza dell’immagine e la fluidità del gameplay rimangono impeccabili, senza segni di rallentamenti o artefatti visivi.

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Un’esperienza imperfetta ma memorabile

Underdogs su PSVR2 è un titolo che sfrutta la realtà virtuale per offrire un’esperienza di combattimento unica e coinvolgente. Le sue caratteristiche principali quali i controlli goduriosi, il sistema di combattimento dinamico e le opzioni di personalizzazione lo rendono una piccola gemma per gli appassionati di VR.

Tuttavia, limitazioni come la ripetitività del gameplay e l’uso incompleto delle funzioni del PSVR2 gli impediscono di raggiungere vette più alte.

7.5
Un roguelike particolarmente "fisico"

Pro

  • Controlli particolarmente riusciti
  • Possibilità di personalizzazione
  • Sistema di combattimento

Contro

  • Alla lunga ripetitivo
  • Sfrutta poco le caratteristiche dell'headset Sony
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